Habemus ct! Ora è ufficiale: Luciano Spalletti è il nuovo ct della Nazionale. Gli ultimi incontri tra l’ex tecnico del Napoli e il presidente Gravina sono stati risolutivi tanto che l’annuncio del successore di Roberto Mancini è arrivato poco prima delle 20 di ieri sera. Spalletti, che guadagnerà circa 3 milioni di euro all’anno, ha firmato fino al 2026, periodo temporale che comprende Euro 2024 e i Mondiali del 2026. La prima partita sulla panchina azzurra sarà il 9 settembre contro la Macedonia del Nord per le qualificazioni al prossimo Europeo. Questo il comunicato con il quale la Federcalcio ha annunciato il nuovo ct azzurro: “La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver raggiunto l’accordo con Luciano Spalletti per la carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana. L’allenatore toscano assumerà l’incarico a partire dall’1 settembre 2023 e la presentazione ufficiale si svolgerà in occasione del raduno degli Azzurri, in programma nei primi giorni di settembre, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano“. Il Presidente della Figc Gabriele Gravina ha accolto il nuovo allenatore della Nazionale con queste parole: “Diamo il benvenuto a Spalletti: la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli Azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi”. Spalletti, che ha firmato un accordo fino ai Mondiali del 2026, sarà già pienamente operativo all’inizio della prossima settimana per redigere le convocazioni in vista del doppio impegno di inizio settembre.

Per quanto riguarda lo staff, Spalletti dovrebbe essere affiancato dai suoi storici collaboratori, in primis il suo vice Marco Domenichini e il preparatore atletico Francesco Sinatti. Stesso discorso per quanto concerne le scelte della Figc, quelle che erano state prese prima del divorzio con Mancini: ci saranno così dunque Andrea Barzagli, Antonio Gagliardi e Gigi Buffon come capo-delegazione. L’arrivo di Luciano Spalletti darà inoltre continuità tattica al progetto della Nazionale. Come Mancini, anche l’allenatore di Certaldo punterà sul 4-3-3 che ha fatto le fortune del Napoli.

Riguardo alla famosa clausola di circa 3 milioni che richiede il Napoli di De Laurentiis, quel che è certo è che per il momento Spalletti non ha versato alcunché nelle casse del club partenopeo né, soprattutto, ha intenzione di farlo. De Laurentiis include le Federazioni nel suddetto patto di non concorrenza stipulato con l’allenatore da far valere per tutta la stagione appena cominciata, mentre Spalletti intende l’accordo relativo soltanto ai club. Si va quindi verso un contenzioso tra il neo commissario tecnico della Nazionale e il Napoli, come confermato dal legale di quest’ultimo Mattia Grassani. La FIGC in linea teorica sarebbe parte estranea alla causa che potrebbe nascere, ma l’impressione è che verrà sostenuto in tutti i modi Spalletti, in quella che si preannuncia una battaglia lunga e complessa.