La Spagna è la prima finalista di Nations League e domenica sera a San Siro affronterà la vincente tra Belgio e Francia. Per l’Italia di Roberto Mancini, battuta dopo 37 risultati utili consecutivi, ci sarà da disputare la “finalina” per il terzo e quarto posto che andrà in scena sempre domenica, ma alle ore 15:00 presso l’Allianz Stadium di Torino. Contro la Spagna di Luis Enrique gli azzurri perdono 2-1 compromettendo sostanzialmente la gara nel primo tempo con i due gol subiti e perdendo per doppia ammonizione il capitano Leonardo Bonucci. Nella ripresa, in 10 uomini e con gli iberici molto abili nel palleggio, è stata molta dura, anche se il guizzo di Chiesa che porta al gol di Pellegrini consente agli azzurri di uscire dal campo con orgoglio.

Italia-Spagna 1-2: la cronaca della partita

Italia e Spagna scendono in campo con moduli speculari, un 4-3-3 e per giunta in entrambi i casi con un falso nueve, ovvero senza prime punte di ruolo. Mancini sceglie Bastoni al posto di Chiellini al fianco di Bonucci al centro della difesa, mentre davanti il trio è composto da Chiesa, Insigne e Bernardeschi. Le Furie Rosse utilizzano Ferran Torres da terminale centrale, come spesso fa anche al Manchester City, ma la grande novità è l’impiego dal primo minuto di Gavi, 17enne centrocampista del Barcellona che ha già incantato un’intera nazione.

Entrambe le formazioni partono con un pressing molto alto, ma dopo un’azione pericolosa di Chiesa al 5’, dal versante sinistro la Spagna colpisce: al 17’ Oyarzabal si invola sulla corsia mancina, Bonucci gli concede il cross e Bastoni, che sembra in vantaggio su Ferran Torres, fallisce l’intervento consentendo all’ex Valencia di battere Donnarumma. L’estremo difensore del PSG viene fischiato dal pubblico del Meazza e poco dopo il gol commette una papera clamorosa lasciandosi sfuggire dalle mani una debole conclusione delle Furie Rosse. Per fortuna un intervento di Bonucci ad anticipare l’attaccante avversario evita il raddoppio.

L’Italia rimane comunque in partita e ha con Bernardeschi (deviazione sul palo di Unai Simon) e Insigne due ghiotte occasioni per pareggiare. Al 41’ la svolta del match: capitan Bonucci, già ammonito per proteste (provvedimento forse eccessivo), si becca il secondo giallo per un intervento a gomito troppo alto su Busquets. Nel recupero, la mazzata che mette probabilmente il punto esclamativo alla gara: ancora Oyarzabal ad inventare e ancora Torres a battere di testa Donnarumma per il 2-0.

Nel secondo tempo la strada è inevitabilmente in salita per gli azzurri, che in 10 uomini sono costretti a chiudersi e a cercare qualche ripartenza. Mancini prova ad inserire forze fresche con gli juventini Kean e Locatelli, ma il centravanti è molto impreciso e arruffone, come ultimamente gli capita anche in maglia bianconera. Ovviamente è la Spagna ad avere più risorse atletiche potendo gestire facilmente il pallone: prima Oyarzabal, poi Alonso vanno vicini al terzo gol, ma Donnarumma dice no all’esterno del Chelsea. Al 38’ l’Italia trova però il guizzo per riaprirla: sugli sviluppi di un corner, Chiesa approfitta dell’indecisione di Yeremi Pino per involarsi verso la porta di Simon servendo a Pellegrini un cioccolatino per il 2-1. Una rete che sancisce l’orgoglio italiano in una gara nata storta e finita male: nel finale, infatti, non c’è modo per la nazionale italiana di trovare la seconda rete che varrebbe i supplementari.

Italia-Spagna 1-2: il tabellino

Italia (4-3-3): Donnarumma 6; Di Lorenzo 5, Bonucci 5, Bastoni 5, Emerson 5,5; Verratti 5 (13′ st Locatelli 6), Jorginho 5,5 (19′ st Pellegrini 6,5), Barella 5 (27′ st Calabria 6); Chiesa 7, Bernardeschi 5,5 (1′ st Chiellini 6,5), Insigne 5 (13′ st Kean 5). Ct: Mancini 6

Spagna (4-3-3): Simon 6; Azpilicueta 6, Laporte 6, P. Torres 6, Alonso 6,5; Koke 6 (30′ st Merino 6), Busquets 7, Gavi 7 (39′ st Sergi Roberto sv); Oyarzabal 7, Sarabia 6,5 (30′ st Gil 6), F. Torres 7,5 (4′ st Pino 5,5); Ct: Luis Enrique 7

Arbitro: Karasev 5,5

Marcatori: 17′ e 45’+1 F. Torres (S), 38′ st Pellegrini (I)

Ammoniti: Sarabia (S), Azpilicueta (S), Pino (S), Locatelli (I), Oyarzabal (S)

Espulsi: Bonucci (I, somma di ammonizioni)

Le pagelle del match

Donnarumma 6: i fischi di San Siro in qualche modo lo condizionano e, dopo il primo gol di Ferran Torres, rischia una frittata clamorosa; si riprende con il passare dei minuti ed evita pure il peggio agli azzurri.

Di Lorenzo 5: il terzino del Napoli è al solito molto generoso, ma commette ancora errori di concentrazione e posizionamento. Dal suo lato arrivano le occasioni più ghiotte della Spagna, soprattutto nella prima frazione.

Bonucci 5: la prima ammonizione è assai discutibile ma, proprio perché sei già gravato di un giallo, meglio evitare certi interventi. Paga probabilmente anche l’assenza di Chiellini al suo fianco nel primo tempo.

Bastoni 5: sull’occasione del primo gol commette un errore che inevitabilmente inficia una prestazione che con il passare dei minuti sarebbe potuta essere da sufficienza.

Emerson 5,5: soffre sicuramente meno del suo compagno sull’altro versante, ma ci si aspettava sicuramente qualcosa in più.

Verratti 5: troppo precipitoso e nervoso, una prestazione troppo al di sotto delle qualità di un elemento con la sua esperienza internazionale. Dal 13′ st Locatelli 6: mette ordine e prova a dare respiro alla squadra in un momento in cui la gara è purtroppo compromessa.

Jorginho 5,5: quando le cose vanno male è sempre uno di quelli che comunque si distingue per ordine e personalità, ma stavolta è dura anche per lui. Dal 19′ st Pellegrini 6,5: buon impatto sulla gara. Come Chiesa, crede nella possibilità di errore degli spagnoli e segna il gol della bandiera.

Barella 5: male male, irriconoscibile rispetto alle prestazioni che ha sfoderato di recente con la maglia dell’Inter. Dal 27′ st Calabria 6: il milanista entra con brio e volontà, anche se il contesto non è propriamente la situazione migliore per lui.

Chiesa 7: è il calciatore cui si aggrappa questa Italia nei momenti di difficoltà. Quando gli azzurri non riescono ad uscire dal guado, i suoi strappi sono micidiali, come testimonia lo scatto rabbioso e la convinzione di poter ottenere qualcosa da una situazione apparentemente tranquilla per gli avversari in occasione del 2-1.

Bernardeschi 5,5: parte al centro, poi si sposta a destra, dove sembra rendere meglio, ma non è stata una serata facile nemmeno per lui. Dal 1′ st Chiellini 6,5: il numero 3, nonostante non sia più un ragazzino, trascina tutti già solo con la sua presenza. È ancora uno degli imprescindibili.

Insigne 5: sbaglia un gol clamoroso sullo 0-1, per il resto gara di grande sofferenza. Dal 13′ st Kean 5: poco preciso e molto confusionario, non riesce praticamente ad incidere, come avvenuto di recente anche con la maglia bianconera.