Di Redazione William Hill News
9 Giugno 2021
È stato definito il “girone di ferro”, e non a caso. Il gruppo F di Euro2020 è quello che promette più spettacolo e le partite migliori, e che potrebbe sancire l’eliminazione – anche se le quattro migliori terze avranno comunque la possibilità di accedere agli ottavi – di almeno una grandissima del calcio europeo e mondiale. Ci sono ben 12 trofei, tra Coppe del Mondo e continentali, presenti in questo gruppo tra Germania, Francia e Portogallo, e l’outsider Ungheria potrebbe anche scompigliare i piani.
Si gioca tra Monaco e Budapest, e proprio lo stadio della capitale magiara sarà l’unico di tutta la competizione ad ammettere tutti gli spettatori: saranno quindi 61mila i tifosi presenti alla Ferenc Puskas Arena, un dato non indifferente se pensiamo che, quindi, l’Ungheria giocherà non solo in casa, ma anche con uno stadio pieno tutto a suo favore.
E sono tanti anche gli incroci di rilievo: ci sono le due finaliste dell’ultimo Europeo, Francia e Portogallo; c’è una delle semifinaliste del 2016, la Germania; e c’è infine la nazionale che sembrava potesse essere la sorpresa dell’ultima edizione, l’Ungheria. La selezione magiara arrivò a un passo dal fermare il Portogallo ai gironi del 2016, poi una tripletta di Cristiano Ronaldo diede ai lusitani il terzo posto e il passaggio del turno che li portò al primo titolo della loro storia.
Francia, obbligata a vincere
Inutile girarsi attorno, la Francia è la squadra super favorita per la vittoria finale, e qualsiasi altro risultato diverso dal primo posto avrebbe il sapore del fallimento: i Bleus, campioni del mondo in carica, non solo possono contare sull’ossatura del 2018, ma hanno anche aggiunto Karim Benzema al loro attacco. Insieme al centravanti del Real Madrid ci sono, su tutti, Kylian Mbappe e Antoine Griezmann, e quello transalpino è senza dubbio il reparto avanzato più forte del torneo (e molto probabilmente del mondo).
Anche il centrocampo, nel 4-3-3 di Deschamps, è tra i più forti in circolazione: Pogba (tra i migliori nel 2018), Kanté (tra i migliori anche in questa stagione, culminata con la Champions vinta con la maglia del Chelsea) e Rabiot (autore sempre di buonissime prestazioni in nazionale) hanno le caratteristiche giuste per formare un reparto mediano che combina muscoli e qualità. In difesa, ai lati della coppia centrale Koundé-Varane, agiscono Pavard e Lucas Hernandez del Bayern. È una squadra talmente forte, per dirne una, che si è permessa il lusso di lasciare a casa il rossonero Theo Hernandez e Mendy del Manchester City.
I Bleus vengono anche da un un buon momento: a questo Europeo sono arrivati da primi nel girone, con 8 vittorie, un pareggio e una sconfitta (i due mancati successi sono arrivati con la Turchia) e non hanno perso in Nations League. La Francia arriva da 16 risultati utili consecutivi, con 40 reti segnate e solo 9 subite.
La formazione tipo della Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Koundé, Varane, Hernandez; Pogba, Kanté, Rabiot; Griezmann, Benzema, Mbappé.
Portogallo alla ricerca del bis
I lusitani arrivano dal periodo migliore della loro storia, con l’Europeo vinto in Francia nel 2016 e la Nations League sollevata due anni dopo. Accanto a Cristiano Ronaldo, veterano del gruppo, si muove un gruppo giovane e di qualità, sensibilmente migliore rispetto alla formazione campione cinque anni fa. CR7 rimane la stella assoluta, faro di un’intera nazione, ma anche la batteria alle sue spalle fa paura: Bernardo Silva e Bruno Fernandes hanno assunto lo status di campioni a Manchester, uno sponda City e uno sponda United, e Joao Felix, dopo un primo anno di adattamento, è campione in carica nella Liga con l’Atletico Madrid.
In mediana il solito Joao Moutinho, uno dei veterani del gruppo, e Renato Sanches, che proprio all’ultimo Europeo attirò le attenzioni di mezzo continente e che ora, dopo cinque anni non facilissimi, sembra tornato – col Lille – a quei livelli. Anche la difesa ha giocatori di assoluta qualità: accanto a un altro “grande vecchio”, Pepe, c’è Ruben Dias, gioiellino del City, la nostra vecchia conoscenza Joao Cancelo a destra e Raphael Guerreiro del Borussia Dortmund dall’altro lato.
Superare il girone non sarà semplicissimo, ma dietro la Francia è probabilmente il Portogallo la principale candidata per il passaggio del turno. Dal 2018, negli ultimi 23 impegni ufficiali, la nazionale di Fernando Santos, in panchina dal 2014, ha perso solamente due volte, una delle quali proprio contro i transalpini. La prima fase sarà difficilissima, ma in quella a eliminazione diretta non si può non considerare tra le favorite.
La formazione tipo del Portogallo (4-2-3-1): Lopes; Cancelo, Dias, Pepe, Guerreiro; Moutinho, Sanches; B. Silva, B. Fernandes, Felix; Ronaldo.
Germania, il riscatto per l’ultima di Low
Ungheria vittima sacrificale?
Il calendario del Gruppo F
Tutte le gare saranno in diretta tv su Sky, alcune anche sulla Rai.
Martedì 15 giugno
Ore 18:00 Ungheria-Portogallo (Budapest)
Ore 21:oo Francia-Germania (Monaco)
Sabato 19 giugno
Ore 15:00 Ungheria-Francia (Budapest)
Ore 18:00 Portogallo-Germania (Monaco)
Mercoledì 23 (ore 21)
Portogallo-Francia (Budapest)
Germania-Ungheria (Monaco)
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