L’Inghilterra batte la Danimarca e raggiunge l’Italia in finale di Euro 2020. La nazionale di Gareth Southgate, nell’ultimo atto in programma domenica 11 luglio alle ore 21:00 nella cornice di Wembley, contenderà agli azzurri la coppa che viene consegnata storicamente ai vincitori degli Europei. Dopo la vittoria degli uomini di Mancini ai calci di rigore contro la Spagna martedì sera, nemmeno agli inglesi sono bastati i tradizionali 90 minuti per avere la meglio su una Danimarca che ha retto finché ha potuto, poi ha giocato prevalentemente di rimessa ed è caduta solo per un calcio di rigore per giunta dubbio.

Euro 2020: Inghilterra-Danimarca 2-1 dts

Si parte subito a ritmi elevati in quel di Wembley, con i padroni di casa – sospinti da ben 60mila spettatori – che spingono di più, anche se non riescono ad impensierire più di tanto Schmeichel. Il ct danese Kasper Hjulmand l’ha preparata molto bene e in campo si vede, perché gli scandinavi non concedono spazi, anche se quando devono ripartire commettono diversi errori tecnici che riconsegnano rapidamente il controllo del gioco agli inglesi. Al 30’ si rompe l’equilibrio: è il doriano Damsgaard a portare in vantaggio la Danimarca su un calcio di punizione dai 25 metri sul quale Pickford non sembra proprio impeccabile. Complimenti, comunque, alla giovane stellina che la Samp ha scovato per soli 6 milioni di euro e ora è valutata oltre 30. L’Inghilterra reagisce e prima va vicina all’1-1 con Sterling, poi lo trova concretamente al 39’ quando su traversone dal fondo Kjaer mette la palla nella propria rete nel tentativo di anticipare il veloce attaccante del Manchester City. Si va così al riposo sul punteggio di 1-1.

Nella ripresa l’intensità è sempre alta, ma dopo il quarto d’ora è sostanzialmente un monologo dei britannici. L’occasione migliore è rappresentata da un’incornata di Maguire, che però trova la risposta perfetta di Schmeichel, bravo a tuffarsi sulla propria destra e a togliere la palla a pochi centimetri dal palo. I due ct cambiano: Hjulmand toglie Dolberg e Damsgaard per contenere meglio le scorribande inglesi, mentre Southgate prova ad evitare i supplementari mandando nella mischia l’uomo mercato e idolo dei tifosi Jack Grealish. Nel finale, però, la paura di perdere è tanta in entrambe le selezioni, tanto che la partita viene sostanzialmente accompagnata ai supplementari.

All’extra-time il canovaccio non cambia, con l’Inghilterra a premere e la Danimarca a difendersi. La migliore occasione capita sui piedi di capitan Kane, che però trova un’altra risposta importante dell’estremo difensore danese. La svolta sul finire del primo tempo supplementare: Sterling cade in area di rigore per un presunto contatto con l’atalantino Maehle e l’arbitro Makkelie concede il calcio di rigore, che viene confermato anche dal VAR. Una concessione a dir poco generosa, con l’azione viziata tra l’altro dalla presenza in campo di due palloni. È a discrezione dell’arbitro fermare o meno il gioco nel caso in cui ci siano due palloni in campo, a seconda della vicinanza dall’azione: nel caso specifico, le due sfere sono anche molto vicine e lascia perplessi il fatto che nemmeno i collaboratori dell’arbitro abbiano segnalato la cosa. Tornando alla cronaca, Kane si fa ipnotizzare da Schmeichel dal dischetto, ma è lesto e fortunato sulla ribattuta portando così in vantaggio per 2-1.

Nel secondo tempo supplementare la Danimarca cerca di riaprire la gara con le ultime forze rimaste, ma sbatte contro il muro inglese, con gli uomini di Southgate che anzi rischiano di rimpinguare il bottino in ripartenza. Il risultato non cambierà più fino al 120’.

Italia-Inghilterra: numeri e curiosità

L’Inghilterra torna così a giocarsi una finale a 55 anni di distanza da quella del Mondiale del 1966, unico trionfo tra l’altro dei britannici in un grande torneo, e lo farà al cospetto del proprio pubblico. Un piccolo ma indubbio vantaggio per Southgate e i suoi, anche se i ragazzi di Roberto Mancini in questo Europeo hanno dimostrato di non temere niente e nessuno.  Si affronteranno le due migliori difese del torneo, con gli inglesi che hanno subito solo una rete, quella in semifinale contro la Danimarca, mentre gli azzurri ne hanno incassate tre. Probabilmente il cammino degli azzurri è stato più convincente dal punto di vista del gioco, ma in una finale sono discorsi che lasciano il tempo che trovano: ci si gioca tutto in 90, se non in 120 minuti ed eventuali rigori, e conta solo ed esclusivamente vincere.

Tra Italia e Inghilterra il primo confronto in una grande competizione internazionale risale ai Mondiali del ’90, quando le due selezioni si sono affrontate per il 3° posto. Allora, il match del San Nicola di Bari fu vinto proprio dagli azzurri grazie alle reti di Baggio e Schillaci. Ad Euro 2012, invece, azzurri e inglesi si sono incrociati ai quarti di finale, con i ragazzi di Prandelli che hanno avuto la meglio ai calci di rigore (quella esperienza si concluse purtroppo con la sconfitta per 4-0 in finale contro la Spagna).

Nel 2014, ai Mondiali in Brasile, invece, l’ultimo confronto ufficiale ad un grande torneo: l’Italia vinse la sfida d’esordio della fase a gironi contro l’Inghilterra per 2-1: reti di Marchisio, Sturridge e Balotelli.