Il gruppo D di Euro 2020 dovrebbe essere una corsa a due tra Inghilterra e Croazia, mentre Repubblica Ceca e Scozia partono con l’obiettivo di puntare, nella più rosea delle ipotesi, al secondo posto o ad un piazzamento come migliore terza. Analizziamo il cammino verso gli Europei delle quattro selezioni di questo raggruppamento e i loro punti di forza.

Inghilterra: il coraggio di Southgate

L’Inghilterra del ct Gareth Southgate si è qualificata alla fase finale di Euro 2020 dominando letteralmente il gruppo A e chiudendo in vetta con 21 punti. Per la nazionale di Sua Maestà, 7 vittorie e una sola sconfitta (con la Repubblica Ceca che si ritrova ora nello stesso girone) che confermano un processo di crescita importante da parte di un gruppo confermatosi molto solido. Dopo aver allenato l’Under 21 dal 2013 al 2016, 5 anni fa Southgate ha preso le redini della nazionale maggiore avviando un processo di “normalizzazione” e promozione dei giovani britannici che si è confermata la via giusta per il ritorno tra le grandi. Oggi la nazionale inglese è un mix perfetto di calciatori esperti e giovani che hanno già calcato palcoscenici importanti come la finale di Champions League vinta dal Chelsea contro il Manchester City. Finale che ha visto tra gli altri protagonisti il 21enne Foden e il 22enne Mount, nuove leve che sono già tra i punti fermi dell’Inghilterra assieme ad un altro classe 2000, ovvero Sancho, ed elementi esperti come il bomber Kane. Tra i convocati anche il 2001 Saka e addirittura un 2003, quel Jude Bellingham che si è messo in mostra quest’anno con la maglia del Borussia Dortmund.

Formazione tipo dell’Inghilterra (4-3-3): Pickford; Walker, Stones, Maguire, Chilwell; Henderson, Rice, Mount; Rashford, Kane, Foden. CT: Southgate.

La Croazia sogna l’impresa

Dopo aver disputato la finale dei Mondiali 2018 (vittoria della Francia in Russia), la Croazia è ripartita con rinnovate ambizioni nel cammino europeo vincendo, seppur non proprio nettamente, un equilibrato girone E. I croati hanno chiuso con 17 punti frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta davanti al Galles (14). Il ct Zlatko Dalic si affiderà ancora una volta al rosario consacrato a Medjugorje che tiene conservato nella giacca e alla folta truppa di “italiani”, che in questi anni hanno avuto la possibilità di alzare il proprio livello grazie al campionato nostrano. Nella loro storia, i croati non si sono qualificati alla fase finale degli Europei solo nel 2000, ma questa sarà un’edizione particolare, soprattutto perché potrebbe essere l’ultima competizione internazionale (è il 4° Europeo) con la propria nazionale per Luka Modric, il numero 10 e stella del Real Madrid che ancora una volta sarà chiamato a trascinare i compagni, esperti e meno esperti. Tra i punti di forza della Croazia ci sarà sicuramente l’ex Sassuolo e Inter Vrsaljko, il regista nerazzurro Brozovic e gli esterni offensivi Perisic e Rebic. La sorpresa potrebbe essere Nikola Vlasic 23nne del Cska Mosca che piace molto a Napoli, Milan e diversi club di Premier League. Dalic, all’occorrenza, opta per un 4-3-3 o un 4-2-3-1.

Formazione tipo della Croazia (4-3-3): Livakovic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Barisic; Modric, Brozovic, Kovacic; Brekalo (Rebic), Bruno Petkovic, Perisic. CT: Dalic.

Repubblica Ceca col mal di gol

La Repubblica Ceca di Jaroslav Silhavy si è qualificata alla fase finale di Euro 2020, come dicevamo, alle spalle proprio dell’Inghilterra con 15 punti, ma con soli 13 gol segnati. È proprio il mal di gol uno dei punti deboli della selezione di Silhavy che, dopo aver fatto il vice dell’ex commissario tecnico Bruckner, si è messo in mostra soprattutto con lo Slavia Praga (riportato al titolo nazionale dopo 8 anni di digiuno). Il modulo preferito dalla Repubblica Ceca è il 4-2-3-1, a cui il ct non rinuncia se non per casi di estrema urgenza.  Nella sua rosa ci sono elementi che in Italia conosciamo molto bene: l’ex Samp e Roma Schick, oggi al Bayer Leverkusen, ma anche il centrocampista offensivo della Sampdoria Jankto, e quello del Verona Barak, sul quale pare si siano posati addirittura gli occhi del Milan. Attenzione anche a Soucek, centrocampista del West Ham con il vizio del gol, e alla possibile sorpresa Hlozek, 18enne centravanti sgusciante dello Sparta Praga che è già stato attenzionato da alcune big europee.

Formazione tipo della Repubblica Ceca (4-2-3-1): Vaclik; Coufal, Kalas, Celustka, Boni; Kral, Soucek; Barak, Darida, Jankto; Schick. CT: Silhavy.

Scozia, ci pensa il “taciturno” Clarke

La Scozia torna a presenziare ad un evento internazionale dopo 22 anni, 25 se si considera l’ultimo Europeo disputato. Gli uomini di Steven Clarke hanno staccato il ticket per la fase finale di Euro 2020 solo dopo gli spareggi con Israele e Serbia ma, una volta raggiunto l’obiettivo, il come non è più così importante. La svolta l’ha rappresentata proprio il commissario tecnico chiamato dalla federazione nel 2019 per risollevare le sorti di una selezione a cui le soddisfazioni mancavano da troppo tempo. Per gli scozzesi sarà la terza partecipazione ad una fase finale degli Europei e non partono certo tra i favoriti per il passaggio del turno. Le stelle, comunque, a Clarke non mancano: dal difensore del Liverpool Robertson, al centrocampista McTominay del Manchester United. La sorpresa potrebbe essere rappresentata da Ryan Christie, 26enne centrocampista del Celtic Glasgow, mentre a Dykes, bomber del QPR, il compito di fare da terminale offensivo in quello che sarà, a meno di clamorose sorprese, un 3-4-2-1.

Formazione tipo della Scozia (3-4-2-1): Marshall; Hendry, Hanley, Tierney; O’Donnell, McTominay, McGregor, Robertson; McGinn, Fraser; Dykes. CT: Clarke.

Il calendario del gruppo D

Domenica 13 giugno

Ore 15:00 Inghilterra-Croazia (Londra)

Lunedì 14 giugno

Ore 15:00 Scozia-Repubblica Ceca (Glasgow)

Venerdì 18 giugno

Ore 18:00 Croazia-Repubblica Ceca (Glasgow)

Ore 21:00 Inghilterra-Scozia (Londra)

Martedì 22 giugno (ore 21)

Repubblica Ceca-Inghilterra (Londra)

Croazia-Scozia (Glasgow)