Il 26 marzo del 2005 il “maestro” Andrea Pirlo mette a segno la sua prima e unica doppietta con la maglia della nazionale italiana maggiore. L’allora centrocampista del Milan è il protagonista assoluto della vittoria ottenuta dall’Italia di Marcello Lippi contro la Scozia nella gara valida per le qualificazioni ai Mondiali di Germania 2006. Allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, gli azzurri scendono in campo con Buffon tra i pali, Bonera, Cannavaro, Materazzi e Chiellini in difesa, Camoranesi, Pirlo e Gattuso a centrocampo, mentre in avanti il tridente è composto da Totti (sostituito nella ripresa da De Rossi), Gilardino e Cassano (Toni dal minuto 83).

Nonostante un netto predominio territoriale nei confronti degli scozzesi, l’Italia non riesce a sbloccare la gara fino al 35’, quando Pirlo, per l’occasione sceso in campo con la maglia numero 8, beffa l’estremo difensore avversario Douglas con una punizione magistrale calciata proprio sul suo palo. Subito il gol dello svantaggio, la nazionale di Walter Smith mette i brividi a Buffon, ma per il gol della sicurezza azzurra bisogna attendere il minuto 85’: è ancora Pirlo a presentarsi sulla mattonella magica, ma stavolta l’estremo difensore è diverso (Gordon subentra a Douglas infortunato al minuto 38). Cambia il portiere avversario ma non l’esito, perché il “maestro” fa partire un destro a giro che si infila esattamente all’incrocio dei pali alla destra del portiere scozzese. Una notte magica per il regista bresciano, che però le soddisfazioni maggiori con la maglia della nazionale italiana se le sarebbe tolte da lì a poco.

Pirlo sul tetto del mondo nel 2006

Dopo l’esordio con la maglia della nazionale maggiore nel 2004 (Azerbaigian-Italia 0-2 del 7 settembre 2002, ct Giovanni Trapattoni) e la prima rete il 30 maggio 2004 durante Tunisia-Italia 0-4, Pirlo viene convocato per gli Europei del Portogallo, competizione nella quale colleziona solo due presenze per via della prematura eliminazione dell’Italia direttamente nel girone eliminatorio. Ai Mondiali del 2006 in Germania, però, il centrocampista bresciano si presenta da leader assoluto della mediana azzurra. Dopo aver segnato la prima rete della competizione per gli Azzurri contro il Ghana, si esibisce poi nella sua specialità: gli assist vincenti. Contro gli Stati Uniti serve ad Alberto Gilardino un “cioccolatino” per la rete del momentaneo 1-0, mentre nella semifinale contro la Germania tira fuori tutto il suo repertorio tecnico, confezionando un pregevole assist per Fabio Grosso sul gol dell’1-0.

È di Pirlo, inoltre, il calcio d’angolo dal quale nasce la rete dell’1-1 siglata da Marco Materazzi nella finale contro la Francia. Si va ai calci di rigore in quel di Berlino e il numero 21 si presenta per primo sul dischetto confermando di essere di ghiaccio e trasformando un rigore calciando forte e centrale. Oltre ad alzare al cielo la coppa del Mondo 2006,  in quella occasione Pirlo porta a casa anche il premio “Fifa Man of the Match” della finale, riconoscimento che si era già aggiudicato al termine delle gare contro Ghana e Germania.

Gli Europei 2008 e i Mondiali 2010

Sfortunata la partecipazione agli Europei 2008 giocati in Austria-Svizzera. Pirlo è protagonista di tre ottime partite nel girone, andando anche in gol su rigore nella vittoria dell’Italia di Roberto Donadoni per 2-0 contro la Francia. Per via delle due ammonizioni ricevute, però, salta la partita dei quarti di finale contro la Spagna, gara persa dagli azzurri ai calci di rigore.

Esperienza negativa, purtroppo, anche ai Mondiali di Sudafrica 2010. Nonostante il ritorno in panchina di Marcello Lippi, il ct campione del Mondo di quattro anni prima, l’Italia viene eliminata al termine del girone eliminatorio, con Pirlo che riesce a scendere in campo solo nel secondo tempo della terza e ultima partita contro la Slovacchia per via di un infortunio al polpaccio sinistro.

La prima fascia da capitano e il cucchiaio ad Hart

Nel 2012 torna alto il feeling tra Pirlo e la maglia della nazionale italiana. Durante le qualificazioni europee arriva la prima fascia di capitano sotto la guida tecnica di Cesare Prandelli, nella gara Estonia-Italia (1-2) del 3 settembre 2010, mentre all’esordio di Euro 2012 il centrocampista della Juventus confeziona l’assist per l’1-0 di Antonio Di Natale contro la Spagna. Ai quarti di finale, al termine di un’altra prestazione da “maestro”, Pirlo trasforma, con uno storico cucchiaio ad Hart, uno dei quattro calci di rigore con i quali gli azzurri eliminano l’Inghilterra. Nonostante l’eliminazione nel turno successivo per mano della Spagna, Pirlo risulterà uno dei migliori calciatori della rassegna europea in Polonia-Ucraina portando a casa tre premi come Uefa Man of the Match.

Il Mondiale 2014 e il traguardo delle 113 presenze

Il 16 giugno 2013, durante la gara di Confederations Cup contro il Messico, Pirlo raggiunge il traguardo delle 100 presenze con la maglia della nazionale italiana. Il traguardo viene anche “bagnato” con un gran gol su calcio di punizione. L’anno successivo, ai Mondiali di Brasile 2014, il numero 21 della nazionale italiana esordisce nella rassegna iridata indossando la fascia di capitano nella vittoria contro l’Inghilterra, anche se la spedizione azzurra sarà poi fallimentare con l’eliminazione già al termine del girone.

Dopo una lunga riflessione, nei mesi successivi arriva la sofferta decisione di lasciare la maglia azzurra, ma la scelta da parte della Figc di Antonio Conte, che lo ha allenato per tre anni alla Juventus, lo convince a ritornare sui suoi passi. È così che il 10 ottobre 2014, contro l’Azerbaigian, arriva la presenza numero 113 che gli consente di superare un mostro sacro come Dino Zoff (112) salendo sul terzo gradino del podio dei calciatori più presenti in maglia azzurra. Conte, comunque, non lo convoca per gli Europei 2016 in Francia, chiudendo stavolta definitivamente la storia di Pirlo con la maglia della nazionale.

I record con gli “azzurrini”

Nel palmares “azzurro” di Andrea Pirlo, rimarrà indelebile anche la vittoria dell’Europeo Under 21 del 2000, probabilmente la manifestazione che ha mostrato al mondo per la prima volta tutto il talento del regista bresciano, autore di una doppietta in finale contro la Repubblica Ceca e capocannoniere della rassegna. Nel 2004, inoltre, per Pirlo c’è anche un’importante medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene. Ad oggi, con 46 partite giocate e 16 reti, il “maestro” è primo nella classifica delle presenze di tutti i tempi con gli azzurrini e secondo nella graduatoria dei marcatori dietro ad Alberto Gilardino.