Mancano ormai solamente due giorni all’inizio dei Mondiali di calcio in Qatar e noi proseguiamo la nostra carrellata di analisi dei gironi eliminatori. É il turno del Gruppo F, di cui fanno parte il Belgio, la Croazia, il Canada e il Marocco. Scopriamo di seguito curiosità e favorite per il passaggio del turno in questo raggruppamento, ricordando che accedono alla fase ad eliminazione diretta le prime due di ogni girone.

Belgio, ultima chiamata

Quando si nomina il Belgio si ha la sensazione di parlare sempre di una “eterna incompiuta”: come per l’Inghilterra, infatti, si tratta di una nazionale spesso costituita da una generazione di talenti, capaci di fare la differenza nei vari campionati europei, ma mai di conquistare un trofeo con la propria nazionale. La sensazione è che, per quella che è stata chiamata la Golden Generation, sia davvero l’ultima chiamata. Basti pensare a De Bruyne, Hazard, Vertonghen, Mounier: tutti over 30, che devono cogliere quella che, con ogni probabilità, sarà la loro ultima chance per scrivere la storia della loro Nazionale. Per il Belgio sarà la partecipazione numero 15 ai Mondiali. La squadra di Roberto Martínez è tra le favorite per raggiungere il risultato storico di un successo in un trofeo internazionale, che fu sfiorato dai belgi prima negli Europei del 1980, con la sconfitta in finale contro la Germania Ovest, e poi negli ultimi Mondiali in Russia del 2018, con la semifinale persa 1-0 contro la Francia e il successivo terzo posto conquistato nella finalina con l’Inghilterra. Nella bacheca dei Diavoli Rossi, fin qui, c’è la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1920 e il quarto posto alle Final Four della seconda edizione della Nations League. Questa sarà la quarta apparizione consecutiva del Belgio a un Mondiale: nel 2014 la corsa della squadra allora allenata da Marc Wilmots si fermò ai quarti di finale, contro l’Argentina. Tra gli “italiani” troviamo Lukaku, reduce da un anno e mezzo non particolarmente positivo tra Chelsea e Inter, e Charles De Ketelaere, ancora oggetto misterioso con la maglia del Milan. Tra gli ex Serie A figurano Timothy Castagne (ex Atalanta) e Dries Mertens (ex Napoli).

La formazione tipo belga

(3-4-2-1) Courtois; Faes, Alderweireld, Vertonghen; Meunier, Witsel, Tielemans, Carrasco; De Bruyne, Hazard; Lukaku.

La Croazia ritenta l’impresa

La Croazia ci riprova. Quattro anni fa, in Russia, la Nazionale di Zlatko Dalić arrivò seconda, sconfitta 4-2 dalla Francia in finale. Non era mai successo ai croati di arrivare così in fondo nel tabellone di un torneo internazionale. Come per il Belgio, anche nella Croazia sarà l’ultima chiamata per molti giocatori della “vecchia guardia”. Basti pensare agli 8 reduci da Russia 2018 (Livaković, Vida, Lovren, Modrić, Kovačić, Brozović, Perišić e Kramarić): come allora, la Croazia può contare su un centrocampo stellare, con Brozovic davanti alla difesa e il duo Modric-Kovacic a organizzare la manovra, senza dimenticare la fantasia di Pasalic e la spinta offensiva di Perisic a sinistra. Oltre a quelli appena citati (Brozovic e Pasalic), tra i convocati croati che militano in Serie A troviamo anche Martin Erlic del Sassuolo e Nikola Vlasic del Torino. Non convocato, invece, l’attaccante del Milan Ante Rebić. Tra gli ex Serie A, oltre alle stelle Perisic e Kovacic (entrambi ex Inter), troviamo anche alcune meteore del nostro campionato, che non hanno particolarmente brillato in Italia: Bruno Petkovic, Ante Budimir e Marco Livaja. Il primo non ha lasciato un bel ricordo sia a Catania che a Bologna (zero reti segnate), così come per il secondo tra Genova – sponda Sampdoria – e Crotone. Il talento dell’ultimo, invece, non è mai stato messo in discussione, ma la discontinuità, abbinata a qualche bravata di troppo, non gli hanno permesso di emergere nel nostro Paese.

La formazione tipo dei croati

(4-3-3) Livakovic; Stanisic, Sutalo, Gvardiol, Sosa; Modric, Brozovic, Kovacic; Vlasic, Kramaric, Perisic

Marocco, qualche stella è pronta a brillare

Attenzione all’insidia Marocco, che dopo la mancata qualificazione alle prime 4 edizioni del nuovo millennio, si appresta a disputare il secondo Mondiale consecutivo. Nel 2018 non era andata molto bene alla nazionale marocchina, che aveva concluso il Gruppo B al quarto posto, con un solo punto, alle spalle di Spagna, Portogallo e Iran. Come allora, anche questa volta il girone non è particolarmente semplice e il passaggio del turno sembra essere una vera e propria impresa. Qualificazione alla fase successiva che al Marocco è riuscito una sola volta nella storia, nel 1986, in Messico. Nella lista dei 26 convocati da Hoalid Regragui figurano anche alcuni giocatori di grande prestigio, come il fantasista Hakim Ziyech del Chelsea – che torna in Nazionale a distanza di un anno dopo i dissidi con il precedente commissario tecnico Halilhodzic – ma anche Achraf Hakimi del PSG e Noussair Mazraoui del Bayern Monaco. C’è anche un po’ di Italia nella squadra marocchina, come testimoniano le convocazioni di Sofyan Amrabat (Fiorentina) e Abdelhamid Sabiri (Sampdoria). Parteciperà alle spedizione in Qatar anche Walid Cheddira, bomber del Bari in Serie B, che fino a 3 anni fa giocava nei dilettanti.

La formazione tipo del Marocco

(4-3-3) Bono; Hakimi, Saiss, Aguerd, Mazraoui; Amallah, Amrabat, Zaroury; Ziyech, En-Nesyri, Boufal.

Canada, chi si rivede

Il Canada torna a disputare la fase finale di un Mondiale dopo 36 anni dall’ultima volta. Era, infatti, il 1986, e in Messico spadroneggiava Diego Armando Maradona, capace di portare la Albiceleste al suo secondo successo mondiale. In quell’occasione non andò particolarmente bene ai canadesi, che conclusero il girone con zero punti, alle spalle di Unione Sovietica, Francia e Ungheria. Ma il ritorno dei Rouges in una competizione internazionale, questa volta, è decisamente più promettente, anche in vista del Mondiale casalingo del 2026. La stella della squadra è, senza ombra di dubbio, Alphonso Davies, difensore del Bayern Monaco, convocato in extremis per via delle sue condizioni fisiche. Il centrocampo si regge sul capitano Atiba Hutchinson del Besiktas e su Eustaquio del Porto. In attacco, fiducia a Larin del Bruges e a David del Lille.

La formazione tipo del Canada

(4-4-2) Borjan, Johnston, Kennedy, Miller, Adekugbe; Hoilett, Hutchinson, Eustáquio, A. Davies; Larin, David.

Qatar 2022: il calendario del Gruppo F

23 novembre

Marocco-Croazia, ore 11 (Rai 2)

Belgio-Canada, ore 20 (Rai 1)

27 novembre

Belgio-Marocco, ore 14 (Rai 1)

Croazia-Canada, ore 17 (Rai 1)

1 dicembre

Croazia-Belgio, ore 16 (Rai 1)

Canada-Marocco, ore 16 (Rai Sport)