Manca sempre meno all’inizio dei Mondiali del Qatar e noi proseguiamo la nostra carrellata di analisi dei gironi eliminatori. In particolare ci occupiamo del Gruppo C, di cui fanno parte l’Argentina, il Messico, la Polonia e l’Arabia Saudita. Scopriamo di seguito curiosità e favorite per il passaggio del turno in questo raggruppamento, ricordando che accedono alla fase ad eliminazione diretta le prime due di ciascun girone.

Argentina: la favorita numero uno

L’Argentina è, senza ombra di dubbio, una delle principali candidate alla vittoria del titolo Mondiale, oltre che la favorita assoluta per il primo posto nel girone. La squadra di Scaloni, che spesso ha fallito in occasioni importanti, sembra aver rotto una vera e propria maledizione più di un anno fa, l’11 luglio 2021, quando ha conquistato la Copa America battendo 1-0 in finale il Brasile, grazie alla rete di Angel Di Maria. Prima di allora, la Seleccion era a digiuno di titoli addirittura dal 1993 (vittoria della Copa America). Il Mondiale manca, invece, alla nazionale albiceleste dal 1986, quando Maradona incantò il mondo intero grazie alle sue meravigliose prodezze. Con il tempo, grazie anche al lavoro del c.t., l’Argentina è riuscita a diventare qualcosa di più di un insieme di grandi individualità, come dimostrato non solo nell’ultima Copa America già citata, ma anche nel girone di qualificazione sudamericano: se è vero, infatti, che è stato il Brasile a posizionarsi al primo posto, il passaggio dell’Argentina – arrivata seconda – non è mai stato minimamente in discussione. La stella della squadra è, ovviamente, Lionel Messi, per il quale sarà l’ultimo Mondiale e, di conseguenza, l’ultima occasione per aggiungere alla sua già ricca bacheca il trofeo più importante e prestigioso. Pesa, però, l’assenza di Lo Celso, che era un titolare inamovibile della squadra di Scaloni. Da valutare, inoltre, lo stato di salute di alcuni giocatori importanti, che recentemente hanno avuto qualche problema fisico con i rispettivi club: Di Maria (doppietta messa a segno nell’amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti), Dybala, Paredes, Foyth e Nico Gonzales rischiano infatti di non presentarsi nelle migliori condizioni a questo importantissimo appuntamento. Oltre a quelli appena citati, tra i giocatori “italiani” presenti nella Seleccion, troviamo anche il duo interista formato da Correa e Lautaro Martinez. Tra gli ex, invece, Molina, Pezzella, Romero, De Paul e Gomez.

La probabile formazione argentina

(4-3-3): E. Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Tagliafico; Rodriguez, Paredes, De Paul; Messi, Lautaro Martinez, Di Maria. C.t. Scaloni

La Polonia vuole riscattarsi

La Polonia torna a disputare un Mondiale dopo la deludente spedizione in Russia di 4 anni fa, quando terminò il Gruppo H all’ultimo posto con 3 punti, avendo vinto solamente nell’ultima sfida con il Giappone (doppia sconfitta contro Colombia e Senegal negli altri due incontri). Tra mondiali ed Europei, dal 2002 ad oggi, la nazionale polacca ha superato lo scoglio dei gironi una sola volta, ad Euro 2016. L’uomo più rappresentativo della squadra di Czesław Michniewicz è Robert Lewandowski, capace di trascinare la sua nazionale al mondiale grazie a una meravigliosa doppietta nello spareggio contro la Svezia. Con l’Argentina che, secondo i pronostici, è la favorita numero uno per il primo posto nel girone e l’Arabia Saudita considerata da tutti come il fanalino di coda del Gruppo C, Lewandowski e compagni dovranno vedersela con il Messico per il secondo posto, che varrebbe l’accesso agli ottavi di finale della competizione. Sono addirittura 10 i giocatori provenienti dal campionato italiano: Szczesny (Juventus), Skorupski (Bologna), Bereszynski (Sampdoria), Glik (Benevento, Serie B), Kiwior (Spezia), Zalewski (Roma), Zielinski (Napoli), Zurkowski (Fiorentina), Milik (Juventus), Piatek (Salernitana). Manca all’appello Dragowski (sostituito da Grabara dell’FC Copenhagen), che ha subito un brutto infortunio nell’ultima sfida di Serie A tra Spezia e Verona.

La probabile formazione polacca

(3-4-1-2): Szczesny; Bednarek, Glik, Kiwior; Bereszynski, Krychowiak, Zurkowski, Zalewski; Zielinski; Lewandowski, Milik. C.t. Michniewicz

Il Messico si gioca tutte le sue carte

Dal Mondiale in USA del 1994, la nazionale messicana ha sempre superato la fase a gironi della competizione, ma poi non è mai riuscita ad andare oltre gli ottavi di finale. El Tri è guidato dal Tata Martino, allenatore argentino che per una stagione si è seduto anche sulla panchina del Barcellona, non ottenendo risultati memorabili. Tra i convocati per l’avventura in Qatar ci sono diversi veterani come Guillermo “Memo” Ochoa e Hector Herrera, ma anche qualche giovane di belle speranze. Il napoletano Hirving Lozano e Raul Jimenez del Wolverhampton sono senza dubbio i giocatori più attesi, nonché le stelle offensive della squadra. Presente anche Johan Vásquez, difensore della Cremonese, in prestito dal Genoa. Pesa non poco l’assenza del Tecatito Jesus Corona del Siviglia, vittima di un terribile infortunio.

La probabile formazione del Messico:

(4-3-3): Ochoa; Alvarez K., Montes, Moreno, Gallardo; Rodriguez, Alvarez E., Guardado; Alvarado, Jimenez, Lozano. C.t. Martino

Arabia Saudita con poche speranze

L’Arabia Saudita, a 28 anni di distanza dall’ultima (e unica) storica qualificazione agli ottavi di finale di un Mondiale, cerca in Qatar un’impresa che appare sulla carta quasi irrealizzabile, in quella che sarà la sua sesta partecipazione a una Coppa del Mondo. La nazionale saudita si presenta a questa competizione con una squadra totalmente rivoluzionata rispetto a quella schierata in Russia 4 anni fa. In panchina c’è un nuovo commissario tecnico: Hervé Renard, alla seconda esperienza da allenatore in un Mondiale (a Russia 2018 era c.t. del Marocco). Pochi giorni fa, la federcalcio saudita ha annunciato l’esclusione dalla lista dei convocati di Fahad Al-Muwallad, attaccante dello Shabab, “a titolo precauzionale”, poiché rimasto coinvolto in una vicenda di doping. Presente – nonostante il terribile infortunio al tendine d’Achille patito lo scorso aprile – l’attaccante Saleh Al-Shehri.

Probabile formazione dell’Arabia Saudita:

(4-2-3-1): Al-Owais; Abdulhamid, Al-Bulayhi, Al-Amri, Al-Shahrani; Kanno, Al-Faraj; Bahebri, Al-Najei, Al-Dawsari; Al-Buraikan. C.t. Renard

Qatar 2022: il calendario del gruppo C

22 novembre

Argentina-Arabia Saudita, ore 11 (Rai 2)

Messico-Polonia, ore 17 (Rai 2)

26 novembre

Polonia-Arabia Saudita, ore 14 (Rai 2)

Argentina-Messico, ore 20 (Rai 1)

30 novembre

Polonia-Argentina, ore 20 (Rai 1)

Arabia Saudita-Messico, 20 (Rai Sport)