Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 28 Giugno 2025
Chiusa la fase a gironi, il Mondiale per Club entra nel vivo con gli ottavi di finale. Sedici squadre sono rimaste in corsa per il titolo e il tabellone delinea due percorsi nettamente distinti, specialmente per le italiane. La Juventus è attesa da un cammino durissimo contro le big d’Europa, mentre l’Inter si trova in una parte del tabellone sulla carta più abbordabile, con la suggestione di un incrocio con l’ex tecnico Simone Inzaghi ai quarti.
Real Madrid vs Juventus: la notte della verità
Per la Juventus, il secondo posto nel girone si è tradotto nell’accoppiamento più temuto: il Real Madrid. La sfida arriva nel momento psicologicamente più delicato per i bianconeri, reduci dalla pesante sconfitta per 5-2 contro il Manchester City, una vera “lezione di calcio” che ha messo a nudo le fragilità della squadra di Igor Tudor. L’umiliazione di Orlando, segnata da un “pazzesco autogol” di Kalulu e da una difesa apparsa in costante affanno , ha lasciato il segno. Tudor ha ammesso la superiorità degli avversari, sottolineando il divario tecnico ed economico (“spendono 100 milioni quando vogliono”) , ma ora è chiamato a ricostruire il morale di un gruppo ferito. Di fronte c’è un Real Madrid in salute, che ha chiuso il girone al primo posto travolgendo 3-0 il Salisburgo con una prestazione autoritaria. Xabi Alonso sembra aver trovato la quadra con un solido 3-4-2-1, esaltando la classe di Vinícius e Bellingham. La storia di questa rivalità è un classico europeo: quasi in perfetto equilibrio per numero di vittorie, ma con due ferite ancora aperte per la Juve, le finali di Champions del 1998 e 2017. La speranza bianconera risiede nel fatto che, nei doppi confronti, la storia è stata spesso diversa.
Inter vs Fluminense: esame brasiliano per Chivu
Destino opposto per l’Inter di Cristian Chivu, che ha chiuso il girone al primo posto da imbattuta, mostrando solidità e cinismo nella vittoria decisiva per 2-0 contro il River Plate. I nerazzurri affrontano il Fluminense, squadra brasiliana che si presenta con una doppia anima: una difesa esperta e rocciosa, guidata dalla leggenda Thiago Silva, ma un attacco descritto come “poco brasiliano” per la sua scarsa efficacia. Nonostante la presenza del fantasista Ganso e del bomber Germán Cano, i brasiliani hanno faticato a trovare la via del gol. Si preannuncia un affascinante scontro di stili tra il 3-5-2 collaudato dell’Inter, che punterà sulla spinta degli esterni, e il compatto 4-2-3-1 del Fluminense. Per l’Inter, la vittoria aprirebbe scenari suggestivi, come un possibile quarto di finale contro il Manchester City o, soprattutto, contro l’Al-Hilal dell’ex Simone Inzaghi, in una sfida dal sapore di eredità e destini incrociati.
Manchester City vs Al-Hilal: Guardiola contro la “creatura” di Inzaghi
Questa non è una semplice partita, ma un confronto tra filosofie e modelli economici. Da un lato, la macchina perfetta del Manchester City di Guardiola, reduce dalla goleada sulla Juve. Dall’altro, la nuova potenza saudita dell’Al-Hilal, plasmata da Simone Inzaghi. L’ex tecnico dell’Inter ha importato il suo pragmatismo e il suo 3-5-2, creando una squadra organizzata e difficile da affrontare, come dimostra il pareggio per 1-1 contro il Real Madrid. Con veterani come Koulibaly, Neves e Cancelo, l’Al-Hilal non è una semplice collezione di stelle, ma una squadra vera. L’unico precedente, un’amichevole del 2012 vinta dai sauditi, aggiunge un pizzico di curiosità a una sfida che rappresenta un microcosmo del calcio moderno.
PSG vs Inter Miami: la resa dei conti di Messi
È la partita con la più alta carica emotiva del tabellone. Lionel Messi, a 38 anni, affronta per la prima volta da avversario il PSG, club che ha lasciato tra le polemiche. La Pulce non ha mai nascosto di non essersi trovato a suo agio a Parigi, e le sue parole hanno scatenato reazioni piccate in Francia. La sfida è anche una reunion con l’allenatore Luis Enrique, con cui ha vinto tutto a Barcellona, e con ex compagni come Hakimi, che ha già avvisato: “In campo non ci sono amici”. Sarà un evento mediatico globale, tra il PSG campione d’Europa e l’Inter Miami delle leggende blaugrana, un vero e proprio scontro stellare che va oltre il semplice risultato sportivo.
Benfica vs Chelsea: rivincita in terra americana
La mente torna subito alla finale di Europa League del 2013, decisa al 93′ da un gol di Ivanović che consegnò il trofeo al Chelsea. Quel precedente è l’apice di una rivalità che ha sempre sorriso ai Blues, vincitori in tutti e tre gli scontri diretti ufficiali. Entrambe le squadre arrivano alla sfida con assenze importanti e la necessità di gestire le energie in un torneo reso estenuante dal clima. Si prevede una partita tattica e con pochi gol. I fari saranno puntati sull’intramontabile Ángel Di María per il Benfica, già a segno tre volte, e sul giovane attaccante del Chelsea Liam Delap, che si è sbloccato nell’ultima partita e rappresenta la nuova speranza per l’attacco di Enzo Maresca.
Flamengo vs Bayern Monaco: scontro tra due mondi
Un classico confronto tra due filosofie: la tecnica e la passione del Flamengo contro la potenza e l’organizzazione del Bayern Monaco. Non ci sono precedenti recenti, il che rende la sfida ancora più imprevedibile. Il Flamengo ha impressionato nei gironi, battendo anche il Chelsea e mostrando un gioco intenso basato sul possesso palla. Il Bayern, pur dominando, ha mostrato qualche crepa difensiva che i brasiliani, guidati da ex “italiani” come Jorginho e Gerson, potrebbero sfruttare. Sarà una parata di stelle, con i bavaresi che schiereranno la loro artiglieria pesante, da Kane a Musiala, fino a Michael Olise, uno dei capocannonieri del torneo.
Palmeiras vs Botafogo: un “Clássico” moderno sul palcoscenico mondiale
È l’unico derby nazionale degli ottavi, ma attenzione a non fare confusione: non si tratta del “Clássico da Saudade”, nome che spetta alla storica sfida tra Palmeiras e Santos. Quella tra Palmeiras e Botafogo è una rivalità moderna, esplosa negli ultimi due anni con duelli epici e finali di campionato al cardiopalma che hanno infiammato il Brasile. Il Mondiale per Club eleva questa contesa a un livello globale, offrendo a entrambe le squadre la possibilità di affermare la propria supremazia non solo in patria, ma di fronte al mondo intero.
Borussia Dortmund vs Monterrey: efficienza contro esperienza
Un intrigante contrasto di stili tra l’efficienza tedesca del Dortmund e l’esperienza messicana del Monterrey. Non esistono precedenti tra i due club. I tedeschi hanno vinto il girone ma hanno faticato, lamentandosi anche dei campi di gioco “morbidi” e poco adatti al loro stile. Al contrario, il Monterrey è emerso da un “girone della morte” grazie a una difesa rocciosa guidata dall’eterno Sergio Ramos e a una maggiore abitudine al clima statunitense. Questi fattori rendono i messicani un avversario ostico, un “underdog” con tutte le carte in regola per creare la sorpresa.
Il programma completo degli ottavi di finale
Sabato 28 giugno
- Palmeiras vs Botafogo (ore 18:00)
- Benfica vs Chelsea (ore 22:00)
Domenica 29 giugno
- PSG vs Inter Miami (ore 18:00)
- Flamengo vs Bayern Monaco (ore 22:00)
Lunedì 30 giugno
- Inter vs Fluminense (ore 21:00)
Martedì 1 luglio
- Manchester City vs Al-Hilal (ore 03:00)
- Real Madrid vs Juventus (ore 21:00)
Mercoledì 2 luglio
- Borussia Dortmund vs Monterrey (ore 03:00)
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