Terremoto in casa Lazio: Maurizio Sarri si è dimesso nella giornata di ieri. La notizia è arrivata a poche ore dalla sconfitta contro l’Udinese, la quarta consecutiva per i biancocelesti tra campionato e Champions. La decisione del tecnico, accettata subito dalla società, sarebbe legata a diversi motivi: dal rapporto complicato col presidente fino agli ultimi attriti con alcuni giocatori, non ultimo lo sfogo di Immobile al momento della sostituzione nella gara contro l’Udinese. Secondo quanto si apprende, i nomi più caldi per sostituire Sarri sulla panchina della Lazio sarebbero quelli di Tommaso Rocchi, ex bandiera del club e allenatore della Lazio U14, dell’ex bomber biancoceleste Miroslav Klose, che avrebbe dato la sua disponibilità per traghettare la squadra fino a giugno, e di Christian Brocchi, fermo dopo l’esperienza con Milan e Monza. Nel frattempo la squadra è stata affidata al vice di Sarri, Giovanni Martusciello, che non si è dimesso, così come il resto dello staff, e quindi siederà sulla panchina biancoceleste nella trasferta di sabato a Frosinone.

Un addio annunciato quello di Sarri, ma comunque inatteso con queste tempistiche. Da tempo, comunque, i rapporti tra la società e l’ormai ex tecnico biancoceleste si erano raffreddati in maniera insanabile con continui botta e risposta sia sul mercato, sia sugli obiettivi raggiungibili. La situazione si è poi incrinata dopo un cambio di atteggiamento dello spogliatoio nei confronti dell’allenatore. Stando alla ricostruzione dei fatti delle ultime ore, la squadra avrebbe riferito infatti a Lotito che tra il tecnico e i giocatori non c’era più quasi rapporto.