Ronaldo Luís Nazário de Lima, conosciuto da tutti come Ronaldo, è uno di quei calciatori che per sempre rimarrà nella storia del calcio.
Il “Fenomeno”, soprannome datogli negli anni passati all’Inter prima con la maglia numero 10 cucita sulle spalle, e si perchè la nove era occupata da un certo Ivan “Bam Bam” Zamorano poi strappata l’anno successivo di prepotenza, obbligando il cileno ad inventarsi quel 1+8, contribuì a suon di gol e prestazioni incredibili a stampare sui libri di calcio quell’appellativo che per il resto della sua carriera suonerà più come un cognome che come un aggettivo, e questo succede solo alle leggende.

2 Palloni d’Oro e 2 Mondiali con il suo Brasile sono gli acuti di una carriera che a livello di premi con i club è stata troppo poco riconoscente.
Nasce calcisticamente nel Cruzeiro, arriva giovanissimo in Europa e lo fa con la maglia del PSV, una parentesi al Barcellona e poi l’Inter per 5 stagioni.
Chiamato da Florentino Perez a diventare la punta di diamante dei Galacticos per altri 5 anni per poi tornare nella sua Milano ma sulla sponda opposta dei Navigli, quella del Diavolo.
La sua carriera si chiude, come per tanti brasiliani, nuovamente in patria, e le ultime magliette sudate saranno quelle del Corinthians.

Tra club, nazionale maggiore, nazionali giovanili e nazionale olimpica, Ronaldo ha collezionato 646 presenze e 442 reti, con una media di 0.68 gol a partita.

Dopo questo rapido ripasso, passiamo ora alla sua formazione ideale e alle parole rilasciate al Daily Mail Sport in questi giorni.
Vi anticipiamo che l’amore per l’Italia e per la Serie A del Fenomeno è rimasto quello di sempre e nella Top 11 schiera ben 9 giocatori che hanno militato nel nostro campionato.
Un 4-3-3 decisamente poco equilibrato, con un’assenza totale di filtro a centrocampo, un undici che faticherebbe e non poco a girare in zona ZTL di questi tempi.
In porta il numero 1 della Juventus e della Nazionale italiana, Gianluigi Buffon.
Nella difesa a quattro schiera sugli esterni bassi due compagni di Nazionale e club, Cafù a destra e Roberto Carlos a sinistra. Il blocco centrale è tutto made in Italy, composto da Fabio Cannavaro e Paolo Maldini.
A centrocampo la cosa più offensiva che vedrete oggi: Zinedine Zidane, Diego Armando Maradona e Pelè.
In attacco da destra a sinistra: Lionel Messi, Ronaldo e Cristiano Ronaldo.
Poteva fare meglio?