Miroslav Klose, attuale allenatore dell’Under 17 del Bayern Monaco, compie 42 anni. L’ex centravanti tedesco, classe 1978 lega il suo nome principalmente alle vittorie ottenute in terra tedesca con il Bayern, ma con la maglia della Lazio ha vissuto in Italia una seconda giovinezza, che lo ha accompagnato fino alla conquista del Campionato del Mondo ottenuta in Brasile nel 2014. Vero e proprio cecchino dell’area di rigore, particolarmente abile nel gioco aereo, si è sempre distinto per stile dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Un professionista esemplare, prodigo anche di assist per i compagni, la cui vita da atleta gli ha consentito di giocare ad alti livelli fino a 38 anni.

Klose: i primi passi nel calcio

Nato ad Opole, città della Polonia ex colonia tedesca, si trasferisce in Germania nel 1986. Qui, Miro inizia a muovere i primi passi nel calcio con la squadra locale dell’SG Blaubach-Diedelkopf. Inizia a mettersi in mostra con l’Homburg, formazione che milita nella Fußball-Regionalliga, ma nell’estate del 1999 viene acquistato dal Kaiserslautern. Con la seconda squadra di questo club mette a segno più di 20 gol aprendosi, con le sue prestazioni, le porte della prima squadra. Il campionato 2000-2001 è quello della consacrazione con 11 gol  tra Bundesliga e Coppa Uefa, cui si aggiungono 2 reti con la nazionale maggiore tedesca, con cui esordisce a 23 anni. Con il Kaiserslautern gioca in tutto cinque stagioni, di cui quattro stabilmente in prima squadra: al termine dell’avventura matura un totale di 52 gol in 147 presenze.

Nell’estate del 2004 si trasferisce al Werder Brema, squadra campione in carica della Bundesliga, per 5 milioni di euro. Nella prima stagione con il nuovo club mette a segno 17 reti tra campionato e Champions League, mentre l’anno successivo sfiora la vittoria della Bundesliga, ma si consola conquistando il titolo di capocannoniere con 25 reti in 26 partite. Considerate anche le coppe e le gare con la nazionale, Klose totalizza 42 reti disputando la sua migliore stagione in carriera in termini realizzativi. La terza è anche l’ultima stagione di Miro al Werder: dopo 132 partite e 63 gol, il centravanti viene acquistato dal Bayern Monaco – che batte la concorrenza di Barcellona e Juventus – per 15 milioni di euro.

I quattro anni al Bayern Monaco

Con i bavaresi inizia un ciclo di quattro anni che si apre subito con la vittoria della Bundesliga e della coppa di Germania contribuendo con 21 gol. La seconda stagione è avara di soddisfazioni per Klose, che nonostante alcuni problemi fisici riesce ad andare in gol 20 volte. Anche il campionato 2009-2010 è costellato da infortuni che gli fanno perdere sostanzialmente metà stagione, ma rientra in tempo per aiutare il Bayern a vincere la Bundesliga. Non riesce però a completare l’opera stagionale perdendo a Madrid la finale di Champions contro l’Inter del triplete.

Nella stagione 2010-2011, il “mago” olandese Louis van Gaal lo relega spesso in panchina in favore di Muller e Gomez ed è per questo motivo che nell’estate del 2011 Klose decide, all’età di 33 anni, di lasciare i bavaresi dopo 53 gol in 150 partite. La Lazio di Lotito lo mette sotto contratto a parametro zero e si rivelerà un affarone.

Alla Lazio a parametro zero

Il 9 giugno 2011 Klose firma un contratto biennale con la Lazio e la prima stagione è tutto sommato positiva con 15 reti segnate tra campionato e coppe. Nella sua seconda stagione in Italia si rende protagonista di un gesto che gli vale persino gli elogi della Fifa: dopo aver segnato un gol di mano contro il Napoli, confessa la propria colpevolezza all’arbitro che non si era accorto di nulla. Per il resto, il suo secondo anno in Italia è costellato da infortuni che lo costringono fuori per gran parte del campionato. Rientra in tempo però per mettere a segno ben 5 gol contro il Bologna a maggio 2013, eguagliando il record di Pruzzo risalente alla stagione 1985-86. Pochi giorni dopo arriva il suo primo e unico trofeo italiano: la Coppa Italia ottenuta in finale contro la Roma. Nonostante i diversi stop, conclude la stagione con 16 gol, risultando per il secondo anno consecutivo il miglior marcatore della sua squadra.

Dopo il prolungamento di contratto, Klose gioca altre tre stagioni con la maglia biancoceleste. L’avventura si conclude il 15 maggio 2015 con 171 presenze e 63 gol. L’addio alla Lazio coincide anche con l’addio al calcio giocato e l’inizio di una nuova carriera, quella da allenatore. Il 1° novembre 2016 entra a far parte dello staff del CT tedesco Joachim Löw, come collaboratore tecnico. L’11 maggio del 2018 il Bayern Monaco lo sceglie per allenare la formazione Under 17.

Klose: trofei e record

Nella bacheca di Klose ci sono i seguenti titoli a livello di club: due Bundesliga vinte entrambe con il Bayern, due Coppe di Lega (una con il Werder Brema e una col Bayern), due Coppe di Germania e una Supercoppa di Germania (ancora con i bavaresi) e una Coppa Italia vinta con la Lazio. Il trofeo più importante arriva però con la nazionale tedesca, con cui si laurea campione del Mondo nel 2014 a 36 anni. È anche vicecampione del mondo nel 2002 e vicecampione d’Europa nel 2008. Dal 2001 al 2014 colleziona ben 137 partite disputate in nazionale, diventando così il secondo calciatore di sempre del suo Paese per presenze con la selezione maggiore, mentre con 71 gol è il miglior marcatore della storia della Germania.

Capocannoniere dei Mondiali 2006, è anche il miglior marcatore della storia dei Mondiali (ne ha giocati 4 in tutto, oltre a tre Europei) con 16 reti. Per la sua selezione è stato un vero e proprio talismano: ogni volta in cui ha segnato, la Germania non ha mai perso.