Domenica 21 febbraio alle ore 15:00 si gioca MilanInter, un derby di Milano che è finalmente tornato ad essere importantissimo per il vertice della classifica. È infatti dal 2 aprile 2011, e quindi da quasi dieci anni, che la stracittadina meneghina non rappresenta una sfida-scudetto: alla vigilia di quella sfida il Milan aveva due punti di vantaggio e, pur privo dello squalificato Ibra, inflisse un sonoro 3-0 ai cugini nerazzurri grazie alla doppietta di uno scatenato Pato e al calcio di rigore realizzato da Cassano. Tornando al presente, nell’ultimo turno, con la caduta dei rossoneri contro lo Spezia in trasferta e la vittoria dei nerazzurri a San Siro con la Lazio, c’è stato il sorpasso in vetta da parte degli uomini di Antonio Conte, che ora comandano con 50 punti, una lunghezza di vantaggio sulla squadra di Stefano Pioli. All’andata, con l’Inter squadra di casa è stato il Milan ad avere la meglio: 1-2 il punteggio finale in favore dei rossoneri grazie ad una doppietta di Zlatan Ibrahimovic, mentreil gol della bandiera nerazzurra è stato segnato da Romelu Lukaku.

In stagione le due squadre si sono incontrate anche ai quarti di Coppa Italia e in quel caso, sempre con l’Inter squadra di casa, sono stati i nerazzurri a passare il turno in rimonta: dopo il vantaggio del ‘Diavolo’ con Ibra, ci hanno pensato Lukaku e una punizione di Eriksen nel recupero a consegnare la semifinale a Conte, poi eliminato però dalla Juventus di Andrea Pirlo.

Ibrahimovic vs Lukaku: il duello continua

La gara di Coppa Italia è finita sulle prime pagine dei quotidiani sportivi, e non, soprattutto per le polemiche seguite al duro scontro tra Ibrahimovic e Lukaku. Sul finire del primo tempo, tra i due è nato un battibecco in seguito ad un fallo di gioco subito dal belga, che ha reagito nei confronti di Romagnoli. Lo svedese è corso in difesa del compagno e da lì ne è scaturita una contesa verbale tra riti voodoo e minacce di ricorso alle armi. La Procura federale sta ancora indagando sull’accaduto, dal momento che l’arbitro e i suoi collaboratori non avrebbero messo a referto nulla, a parte il doppio giallo comminato ai due calciatori (Ibra sarà poi espulso nella ripresa per doppia ammonizione). Sia il direttore di gara, sia i due calciatori sono già stati ascoltati dai procuratori federali, ma al momento non sembra che la sentenza sia imminente e comunque non dovrebbero esserci conseguenze pesanti. Indiscrezioni giornalistiche parlano di una multa salata, o nella peggiore delle ipotesi una squalifica minima da scontare comunque in Coppa Italia.

I precedenti tra i due attaccanti

Non è la prima volta che Ibrahimovic e Lukaku si rendono protagonisti di aspri confronti. Pare che i dissapori siano nati ai tempi in cui entrambi giocavano nel Manchester United (lo svedese fece le valigie dopo pochi mesi dall’arrivo del belga) e da allora i due, seppur a distanza, non hanno perso occasione per punzecchiarsi. Dopo il derby vinto in rimonta, nel febbraio di un anno fa, per 4-2 con un suo gol nel finale, Lukaku ha esultato su Instagram con una foto trionfante ed un messaggio a tono: “C’è un nuovo re in città”. Ibra, intuendo una provocazione nei propri confronti, se l’è legata al dito e, dopo la doppietta decisiva nel derby d’andata di questa stagione vinto per 2-1, ha replicato con un messaggio dei suoi: “Milano non ha mai avuto un re, ha un Dio”.

Insomma, questo derby di Milano è prima di tutto Ibrahimovic contro Lukaku, due calciatori decisivi per entrambi gli allenatori e che dal loro sbarco nel capoluogo meneghino hanno inevitabilmente condizionato le fortune dei rispettivi club. In questa stagione lo score di Ibra parla di 18 presenze, 16 gol e 2 assist, mentre Lukaku ha totalizzato 29 presenze ufficiali tra tutte le competizioni mettendo a referto 22 gol e 4 assist.

I numeri di Ibrahimovic e Lukaku

Dal suo ritorno al Milan, lo svedese ha giocato il 64,4% delle partite, ovvero 38 su 59 (4 le ha saltate causa Covid, le altre per infortuni e squalifiche), mentre Lukaku è praticamente insostituibile con il 93% delle presenze (80 su 86).

Dai dati del portale statistico Transfermarkt, inoltre, emerge che nella sua seconda esperienza rossonera Ibrahimovic sta segnando un gol ogni 105,4 minuti (27 totali), facendo meglio del belga che ne ha messi a segno 56, ma con una media di un gol ogni 115,3 minuti. Ibra segna o fa segnare un compagno ogni 83 minuti (27 gol e 7 assist), mentre Lukaku ogni 97,8 minuti (56 gol e 10 assist). L’incidenza dei rispettivi score nelle proprie squadre emerge anche dalla percentuale dei gol totali: lo svedese con 27 su 122 ha messo a segno il 22,1% delle reti totali del Milan, mentre Lukaku, con 56 reti sulle 179 totali della squadra di Conte, ha un’incidenza del 31,2%.

Ibrahimovic si è rivelato fin qui più letale con il destro, mettendo a segno 15 gol su 27 (il 56%), contro il 21% di Lukaku, 12 gol di destro su 56 totali. Il belga fa molto meglio col sinistro, 37 gol su 56 totali (il 66%), mentre Ibra si ferma al 22%, ovvero 6 su 27 totali. Il confronto aereo, nonostante l’età avanzata rispetto al rivale, vede prevalere lo svedese con 6 gol di testa su 27 totali (il 22%), contro i 7 su 56 totali del belga (il 13%).

Nessuna tripletta per entrambi (Ibra ne ha messa a segno una nella sua prima esperienza al Milan), mentre quanto a doppiette il centravanti del Milan ne ha messe a segno fin qui 8, una ogni 4,7 partite, mentre Lukaku ne realizza in media una ogni 5,7 partite (14).