Il Siviglia è la prima finalista dell’edizione 2019-20 di Europa League: al termine di una partita in cui il Manchester United spreca l’impossibile, gli andalusi approdano all’atto conclusivo di un torneo che si conferma il loro preferito. Vanno in vantaggio, i Red Devils, grazie alla marcatura in avvio di gara di Bruno Fernandes, freddo nel trasformare il calcio di rigore concesso dall’arbitro Brych per fallo di Diego Carlos su Rashford. Il pari giunge a metà della prima frazione di gioco e porta la firma dell’ex milanista Suso. Nella ripresa inizia l’assedio inglese, ma le conclusioni dei vari Greenwood, Martial e Rashford trovano le risposte miracolose del portiere marocchino Bounou, meglio noto come Bono, in serata di grazia. Di de Jong la rete che regala al Siviglia la quarta finale nelle ultime 6 stagioni. Per Solskjaer è la terza semifinale di coppa persa in stagione, dopo quelle in Coppa di Lega e FA Cup.

Il nome della seconda finalista uscirà dal confronto tra Inter e Shakhtar Donetsk, in programma stasera alle 21 alla Merkur Spiel-Arena di Dusseldorf. Per i nerazzurri è l’ottava semifinale di Coppa Uefa-Europa Legue, un record nella manifestazione, ed è la prima semifinale europea dopo quella di Champions League del 2009-10, che portò al successivo trionfo col Bayern Monaco e alla conquista del Triplete.

L’unico precedente tra le due squadre risale al 2005-06, quando si incrociarono in un doppio confronto nel terzo turno preliminare di Champions: finì 2-0 per l’Inter in Ucraina (gol di Martins e Adriano) e 1-1 a San Siro (gol di Recoba). La partita sarà trasmessa sui canali Sky Sport Uno, Sky Sport Football, Sky Sport 251 e sarà visibile in chiaro sul canale TV8 del digitale terrestre.

L’Inter si affida a Lukaku, recordman in Europa League

L’Inter ha vinto tutti gli incontri che ha disputato in questa Europa League, dal momento in cui è retrocessa dalla Champions: sul suo cammino ha trovato il Ludogorets, il Getafe agli ottavi di finale e il Bayer Leverkusen ai quarti. Antonio Conte ci crede e suona la carica nelle dichiarazioni della vigilia: “La parola paura non deve far parte del nostro vocabolario. Abbiamo rispetto perché affrontiamo una squadra che si è affermata negli anni, la più forte nel nostro percorso in Europa League, ma ci siamo preparati bene e vogliamo dimostrare che siamo arrivati fino a questo punto per un motivo e che vogliamo arrivare in finale.”

Contro gli ucraini il tecnico nerazzurro dovrebbe confermare l’undici visto nei quarti, affidandosi innanzitutto al proprio bomber, Romelu Lukaku, che ha attiva una serie di 9 gare consecutive con gol in Europa League (un record): il belga ha iniziato il filotto nel 2014, ai tempi dell’Everton, e da allora ha messo a referto 12 gol in 9 gare. Al suo fianco, come consuetudine, Lautaro Martinez. Non ci sarà Sanchez, quindi il ruolo di primo rincalzo in avanti toccherà ad Esposito. Dovrebbe partire dalla panchina Eriksen, che sarà pronto a dare il proprio contributo a gara in corso.

Lo Shakhtar vuole bissare il successo del 2009

Nello Shakhtar, che nei turni precedenti ha regolato Benfica, Wolfsburg e Basilea, attenzione innanzitutto a Junior Moraes, che con 5 gol e 2 assist nella fase ad eliminazione diretta della competizione rappresenta la minaccia più concreta della squadra ucraina, che vuole bissare il successo in Europa League ottenuto nel 2008-09 sotto la guida di Mircea Lucescu, in finale contro il Werder Brema. Alle sue spalle agirà una linea di 3 trequartisti molto tecnici: Marlos, Alan Patrick e Taison.

Luis Castro, attuale tecnico degli arancio-neri, non teme gli italiani: “Conte ha un modo eccezionale di preparare la partita, ma dal canto nostro noi siamo sereni. Sicurezza e consapevolezza sono due aspetti che abbiamo nel nostro dna”.

Inter-Shakhtar Donetsk, le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro. All. Conte.
Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Kryvtsov, Khocholava, Matviyenko; Marcos Antonio, Stepanenko; Marlos, Alan Patrick, Taison; Junior Moraes. All. Luis Castro.