Nel ritorno del playoff di Europa League, il Milan perde 3-2 contro il Rennes ma, grazie al 3-0 dell’andata, si qualifica per gli ottavi di finale. Gara piacevole e con tante emozioni al Roazhon Park, con i padroni di casa che sbloccano il match all’11’ con diagonale di Bourigeaud, il migliore in campo. Il Diavolo reagisce subito e al 22′ trova il pareggio con un colpo di testa di Jovic. A inizio ripresa francesi ancora avanti, con un rigore di Bourigeaud assegnato dopo un fallo dubbio di Kjaer su Terrier (54′). Passano solo 4 minuti e il Milan pareggia con Leao, che si fa perdonare dopo almeno due occasioni fallite davanti al portiere. Il Rennes, però, insiste e al 67′ va ancora in gol dagli 11 metri, ancora con Bourigeaud (tocco di braccio di Jovic), ma la rimonta dei francesi non si compie.

Missione compiuta anche per la Roma. Dopo l’1-1 dell’andata, nel ritorno dei payoff la squadra di De Rossi batte il Feyenoord 5-3 ai rigori e stacca il pass per gli ottavi. All’Olimpico nel primo tempo gara tirata e un gol per parte: gli olandesi sbloccano subito il match con Gimenez (5′), poi Pellegrini (15′) pareggia i conti con un gran destro a giro dal limite. Il match si decide poi ai calci di rigore: dal dischetto decisivo il penalty di Zalewski dopo gli errori di Lukaku e le parate di un super Svilar su Hancko e Jahanbakhsh. Ecco i risultati delle gare di ritorno degli spareggi: in grassetto le squadre qualificate.

Friburgo-Lens 3-2 d.t.s.

Qarabag-Braga 2-3 d.t.s.

Rennes-Milan 3-2

Tolosa-Benfica 0-0

Marsiglia-Shakhtar 3-1

Roma-Feyenoord 2-1 (dopo rigori)

Sparta Praga-Galatasaray 4-1

Sporting-Young Boys 1-1

Rennes-Milan 3-2: rossoneri sconfitti ma agli ottavi

Pur con le solite pesanti amnesie difensive, il Milan resiste al disperato tentativo del Rennes e si qualifica per gli ottavi di finale. Il Rennes non ha nulla da perdere e schiera inizialmente giocatori molto offensivi: Gouiri, Kalimuendo e Terrier il tridente, con l’ex Bologna Theate a dirigere la difesa. Pioli, nonostante l’ampio vantaggio conquistato nella gara d’andata, si affida a quasi tutti i suoi fedelissimi, facendo rifiatare solo Giroud e Loftus-Cheek, con Jovic (squalificato in campionato) e Musah al loro posto. Il Roazhon Park è un’autentica bolgia e spinge i suoi con un tifo assordante fin dalle prime battute e così i padroni di casa partono subito all’attacco lasciando però spazio alle ripartenze rossonere. Al 2′ e all’8′ Leao va vicino al gol: prima Mandanda si salva in uscita, poi Theate compie un mezzo miracolo in scivolata dopo che il portoghese aveva lasciato sul posto Omari. All’11’, però, arriva il vantaggio dei francesi: il pallone arriva al limite a Bourigeaud che con un preciso diagonale da fuori area batte Maignan. I tifosi di casa ci credono e aumentano ulteriormente i decibel del tifo, ma il Milan ha il merito di non perdere la calma e quando riparte dà sempre l’impressione di poter far male. Pulisic pasticcia su un pallone d’oro servitogli da Theo Hernandez al centro dell’area. Il terzino francese scende ancora sulla sinistra al 22′ e questa volta Jovic tutto solo di testa sul secondo palo non può sbagliare. Il serbo realizza un gol importantissimo e si fa perdonare in parte per l’ingenua espulsione rimediata a Monza in campionato. Il Rennes si riversa subito in avanti e crea due belle occasioni da rete: prima Maignan respinge con i pugni una punizione di Bourigeaud, poi il portiere francese ha un gran riflesso sulla conclusione ravvicinata di Kalimuendo. La prima frazione di gioco si chiude poi con Leao che non riesce a superare Omari per ritrovarsi a tu per tu con Mandanda.

Anche nella ripresa i ritmi rimangono alti e fioccano le occasioni. La prima è per Leao che, mandato in porta da Jovic, si fa ipnotizzare da Mandanda sprecando un’altra grande chance. Al 54′ il Rennes torna in vantaggio: per Pinheiro un contatto dubbio tra Kjaer e Terrier è da rigore, il Var non può intervenire e Bourigeaud dal dischetto non sbaglia. Passano, però, 4 minuti e Leao si fa perdonare: il portoghese parte palla al piede dalla propria metà campo, approfitta di un’indecisione tra Omari e Mandanda e deposita in rete a porta vuota. Passano i minuti e Pioli decide di effettuare qualche cambio: dentro Okafor, Chukwueze e Loftus-Cheek. Poco dopo i francesi passano per la terza volta in vantaggio. Al 68′ Jovic intercetta con il braccio largo un colpo di testa di Kalimuendo: l’arbitro non vede il tocco ma, dopo il consulto al Var, assegna ancora un rigore, trasformato sempre da Bourigeaud che firma la prima tripletta in carriera. Da questo momento in avanti il Milan si difende bene concedendo poco altro al Rennes, che negli ultimi minuti paga anche un po’ di stanchezza. Agli ottavi il Milan affronterà una delle teste di serie del sorteggio, esclusa l’Atalanta: Liverpool, Brighton, West Ham, Bayer Leverkusen, Slavia Praga, Rangers e Villarreal, che avevano vinto i rispettivi raggruppamenti della fase a gironi.

Il tabellino di Rennes-Milan 3-2

RENNES (4-3-3): Mandanda; G. Doué (12′ st Seidu), Omari, Theate, Truffert; Bourigeaud, Santamaria (12′ st Matusiwa), D. Doué (27′ st Blas); Gouiri (39′ st Yildirim), Kalimuendo, Terrier (27′ st Salah). A disp.: Gallon, Lembert, Wooh, Belocian, Cisse, Lambourde, Bertug. All.: Stephan
MILAN (4-3-3): Maignan; Florenzi (39′ st Terracciano), Kjaer, Gabbia, Theo; Bennacer (17′ st Loftus-Cheek), Reijnders, Musah (35′ st Thiaw); Pulisic (17′ st Chukwueze), Jovic, Leao (17′ st Okafor). A disp.: Sportiello, Mirante, Eletu, Nsiala, Bartesaghi, Adli, Giroud. All.: Pioli
Arbitro: João Pinheiro (Portogallo)
Marcatori: 11′, 54′ rig., 68′ rig. Bourigeaud (R), 22′ Jovic (M), 58′ Leao (M)
Ammoniti: Gouiri (R), Maignan (M)

Roma-Feyenoord 5-3 dcr: giallorossi agli ottavi dopo i calci di rigore

Rispetto all’andata De Rossi cambia due uomini: in mediana c’è Cristante al posto dello squalificato Bove, nel tridente invece El Shaarawy insieme a Lukaku e Dybala. Slot risponde inserendo Timber e Wieffer davanti alla difesa e schierando dall’inizio bomber Gimenez (partito dalla panchina all’andata) al centro dell’attacco con Nieuwkoop, Stengs e Paixao in appoggio. Sugli sviluppi di un cross di Hartman, innescato da un recupero palla di Hancko, dopo soli cinque minuti Gimenez sblocca il match colpendo il pallone con la spalla dopo una chiusura in area di El Shaarawy. Lampo che rompe subito l’equilibrio e accende il match. In pressione i giallorossi spingono, rischiano grosso su un contropiede di Gimenez disinnescato da Svilar e poi pareggiano subito i conti con una magia di Pellegrini dal limite al 15′. La Roma si accende: si appoggia a Lukaku, battaglia sulle seconde palle e attacca con tanti uomini cercando gli inserimenti dei centrocampisti. Da una parte Gimenez non trova la porta su un cross di Paixao, dall’altra Cristante sfiora invece il raddoppio dopo una grande giocata di Pellegrini in verticale.

La ripresa inizia senza cambi e con ritmi bassi: Dybala ci prova al volo dal limite, ma il suo tentativo viene deviato. Poi la Roma protesta per un tocco di Stengs in area su El Shaarawy, ma Manzano e il Var lasciano correre lasciando qualche dubbio sulla decisione. Arriva poi il momento dei cambi: Slot fa entrare Zerrouki e Ivanusec al posto di Stengs e Paixao, mentre per la Roma entrano Celik e Aouar al posto di Karsdorp e Pellegrini. In questa fase nessuna delle due squadre sembra prevalere. Da una parte Wellenreuther respinge un cross di Celik, dall’altra Mancini sbroglia invece una situazione pericolosa dalle parti di Svilar. E così, dopo un duro scontro di gioco per Llorente e una buona occasione per Lukaku, il match scorre senza altri lampi fino al novantesimo portando la gara ai supplementari.

Nell’extratime De Rossi inserisce Zalewski al posto di El Shaarawy e la Roma cerca la profondità appoggiandosi a Lukaku e affidandosi al sinistro di Dybala in costruzione. Un colpo di testa di Cristante finisce sull’esterno della rete, poi lentamente gli olandesi guadagnano metri e costringono i giallorossi ad abbassare momentaneamente il baricentro. Svilar blocca un destro di Ivanusec, poi Zalewski anticipa Geertruida in area. Arriva poi il momento di Baldanzi che sostituisce Dybala. Sulle gambe e con i rigori nel mirino, Roma e Feyenoord provano a sfruttare i lanci lunghi e i calci piazzati. L’ultima occasione del match capita sui piedi di Lukaku, ma Wellenreuther si supera sul diagonale di destro dell’attaccante belga. Alla lotteria dei rigori, il primo errore dagli 11 metri è proprio di Lukaku, ma le parate di uno straordinario Svilar su Hancko e Jahanbakhsh e l’ultimo rigore realizzato da Zalewski regalano la vittoria e il passaggio del turno ai giallorossi.

Il tabellino di Roma-Feyenoord 5-3 d.c.r.

ROMA (4-3-3): Svilar; Karsdorp (22′ st Celik), Mancini, Llorente (40′ st Ndicka), Spinazzola (1′ sts Angelino); Cristante, Paredes, Pellegrini (26′ st Aouar); Dybala (11′ pts Baldanzi), Lukaku, El Shaarawy (1′ pts Zalewski). A disp.: Rui Patricio, Boer, Smalling, Amzoun, Renato Sanches, Joao Costa. All.: De Rossi
FEYENOORD (4-2-3-1): Wellenreuther; Geertruida, Beelen, Hancko, Hartman; Wieffer (15′ sts Jahanbakhsh), Timber; Nieuwkoop (26′ st Minteh), Stengs (14′ st Zerrouki), Paixao (14′ st Ivanusec); Gimenez (33′ st Ueda). A disp.: Lamprou, Van Sas, Lopez, L. Sauer, Read, Milambo, Lingr. All.: Slot
Arbitro: Manzano
Marcatori: 5′ Gimenez (F), 15′ Pellegrini (R)
Ammoniti: Spinazzola, Paredes, Ndicka (R); Geertruida, Hancko, Timber, Wieffer (F)
Sequenza rigori: Paredes (R) – gol; Ueda (F) – gol; Lukaku (R) – parata , Hancko (F) – parata; Cristante (R) – gol; Jahanbakhsh (F) – parata; Aourar (R) – gol, Hartman (F) – gol; Zalewski (R) – gol