Le questioni aperte dalle pesanti critiche di Antonio Conte all’indirizzo della propria dirigenza verranno affrontante in seguito, come lasciato intendere dal lapidario “Ora concentriamoci sull’Europa League” pronunciato dal presidente Zhang in un colloquio telefonico col proprio tecnico. Il focus dell’Inter è rivolto interamente alla gara di coppa: stasera alle 21, sul campo neutro della Veltins-Arena di Gelsenkirchen, i nerazzurri affrontano il Getafe negli ottavi di finale di Europa League (diretta su Sky Sport Uno e su Sky Sport 252).

Sarà il primo incrocio della storia tra le due società (il primo in assoluto contro una squadra italiana per il Getafe): il passaggio del turno, per l’Inter, segnerebbe un ritorno ai quarti di una coppa europea che manca dalla stagione 2010-11, anno in cui i nerazzurri vennero poi eliminati dallo Schalke 04 in Champions League; per il Getafe sarebbe la seconda volta, dopo l’unico precedente datato 2007-2008, in cui ai quarti di Europa League gli spagnoli incontrarono sul proprio cammino il Bayern Monaco che ne interruppe la corsa con un doppio pareggio e il favore dei gol segnati fuori casa. La sfida tra Inter e Getafe sarà, insieme a Roma-Siviglia, uno dei due ottavi disputati su gara secca, non avendo potuto giocare la gara di andata (tutti gli altri incroci invece verranno completati con la gara di ritorno).

Inter: un successo per scacciare i malumori

Il morale in casa Inter è diviso tra i malumori dovuti alle severe esternazioni di Conte e il buon momento di forma sul piano sportivo. Sotto il profilo societario i nerazzurri si trovano in uno status di “tregua armata”, in attesa della resa dei conti, del confronto con il comparto dirigenziale del club richiesto – o meglio, imposto – da Antonio Conte; sul “lato campo”, di contro, i segnali sono più che positivi: la squadra ha chiuso l’anno inanellando una serie di 8 risultati utili consecutivi, mantenendo la porta inviolata nelle ultime 4 partite e chiudendo la stagione con la migliore difesa del campionato.

Conte si affiderà alla consueta difesa a 3, con De Vrij e Bastoni insieme ad uno tra Skriniar e Godin, in ballottaggio per una maglia da titolare. Il centrocampo sarà probabilmente più folto con Young e Candreva che agiranno sulle corsie esterne, mentre la zona centrale sarà presidiata da Barella, Brozovic e Gagliardini, quest’ultimo in vantaggio su Borja Valero e soprattutto Eriksen, che quindi potrebbe essere nuovamente escluso dall’11 di partenza. In attacco, con Sanchez non ancora al meglio, non ci sono dubbi e ci si affida alla coppia europea Lukaku-Lautaro Martinez. Buone notizie giungono infine dall’infermeria, che restituisce al gruppo Stefano Sensi: il giocatore, pienamente ristabilito dopo l’infortunio al bicipite femorale, siederà in panchina. La sua ultima apparizione da titolare risale al 12 febbraio, in occasione di Inter-Napoli di Coppa Italia. Come dicevamo prima, dovrebbe partire dalla panchina, e sarà impiegato a gara in corso, anche Alexis Sanchez, che sarebbe vicino alla firma di un triennale con l’Inter: l’accordo con il Manchester United si starebbe definendo in queste ore.

Getafe: difesa aggressiva, attacco sterile

Quella del Getafe è una stagione dai due volti: una prima parte caratterizzata da un rendimento costante, che aveva proiettato gli uomini di Josè Bordalàs a ridosso della zona Champions; una ripresa, invece, assolutamente disastrosa nel post-lockdown, che ha fatto scivolare la terza squadra di Madrid fuori dai piazzamenti europei, chiudendo la stagione con un deludente ottavo posto, date le premesse di inizio stagione. L’Inter potrebbe approfittare della fragilità mentale di un organico che nelle ultime 11 partite ha vinto una sola volta, a fronte di 5 pareggi e 5 sconfitte (4 delle quali giunte nelle ultime 6 gare) e che tra l’altro non scende in campo dal 19 luglio, giorno dell’ultima gara disputata in Liga.

La principale caratteristica degli spagnoli è l’aggressività difensiva, un tratto che ha contribuito ad affibbiare alla squadra l’etichetta di “catenacciara”. Jorge Molina, capitano e uomo simbolo del Getafe, ha recentemente rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui prende le distanze da questo tipo di descrizione: “Abbiamo da tempo questa etichetta che non corrisponde alla realtà. L’anno scorso ci siamo classificati quinti, sfiorando la Champions. Non è vero che pensiamo solo a difenderci e a fare falli. Per definirci userei solo una parola: squadra. Nel senso più ampio del termine, perché qui lavorano tutti allo stesso modo, tutti si aiutano, tutti hanno la stessa ambizione“. Passerà dai suoi piedi e da quelli di Jaime Mata – i due saranno le punte titolari nella gara contro l’Inter – il destino di una squadra che vuole interrompere il grave digiuno da gol in cui versa (un solo gol segnato nelle ultime 6 partite disputate).

Inter-Getafe, le probabili formazioni

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; Candreva, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lautaro Martinez, Lukaku.

GETAFE (4-4-2): Soria; Damián Suárez, Djené, Timor, Olivera; Nyom, Arambarri, Maksimović, Cucurella; Mata, Molina.