Diego Pablo Simeone compie oggi 50 anni. Stiamo parlando di uno dei personaggi che più ha inciso sulla storia recente del calcio, sia durante la sua carriera da giocatore, sia nella sua seconda vita da allenatore. E il destino del Cholo (questo il suo soprannome che deriva dalla lingua azteca e che significa “incrocio di razze”) è indissolubilmente legato all’Italia. Di ruolo centrocampista, Simeone è sbarcato in Italia per la prima volta nel 1990, subito dopo i Mondiali italiani, grazie al Pisa di Romeo Anconetani, che lo preleva dagli argentini del Velez Sarsfield.

L’argentino ha solo 20 anni e, pur collezionando 55 partite condite da 6 reti in due stagioni, non riesce a sfondare in un calcio che non ha molta pazienza. Sono gli anni in cui la Serie A è il campionato più difficile al mondo e non c’è molto tempo per aspettare i giovani; servono giocatori più esperti e già pronti per giocarsela contro i migliori in circolazione. Dopo le esperienze con Siviglia e Atletico Madrid nella Liga Spagnola, però, Simeone torna in Serie A e stavolta lo fa da giocatore molto più esperto. Prima con l’Inter, poi con la Lazio, il ‘Cholo’ si impone quale centrocampista capace di trascinare un intero reparto e tutta una squadra con la sua grinta, la ‘garra’ per dirla alla sudamericana.

Mediano dinamico, bravo a sradicare la palla dai piedi degli avversari, ma al contempo letale negli inserimenti, Simeone diventa decisivo per i suoi allenatori in fase realizzativa, mostrando un grande tempismo soprattutto sulle palle da fermo. La sua avventura italiana da calciatore termina a 33 anni, quando il Cholo decide di rientrare per un biennio all’Atletico Madrid, prima di chiudere la carriera con il Racing Club, la società che lo avvierà al nuovo ruolo di allenatore.

I titoli di Simeone da calciatore

Da calciatore, Diego Simeone ha conquistato una Liga Spagnola nel 1996 con l’Atletico Madrid e una Coppa del Re sempre con la maglia dei Colchoneros. Con la maglia dell’Inter, invece, non riesce a primeggiare in Italia ma conquista una Coppa Uefa nel 1998 e la Supercoppa Europea l’anno successivo, mentre con la Lazio arriva nel 2000 la tripletta: campionato, Coppa Italia e Supercoppa italiana.

Con la maglia della nazionale argentina, invece, il Cholo colleziona 112 presenze portando a casa due Copa America (1991, 1993), una Confederations Cup (1992) e un argento alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996.

Simeone e il “cholismo”

Da allenatore, Simeone dimostra sin da subito grande carisma e se oggi si parla di “cholismo” è perché il suo credo, fatto di un calcio molto ermetico e pragmatico, ha ottenuto risultati indiscutibili. A molti non piace, anzi spesso il cholismo viene identificato come un calcio rinunciatario e difensivista, ma per chi è stato allenato dal tecnico argentino è invece un vero e proprio stile di vita fatto di sacrifici e sofferenza, le uniche vie ritenute maestre per arrivare ai risultati.

Dopo aver iniziato proprio con il Racing Club de Avellaneda nel 2006, la carriera da allenatore di Simeone è proseguita con Estudiantes, River Plate e San Lorenzo, prima della parentesi italiana sulla panchina del Catania nel 2011. Pur avendo un altro anno di contratto con i siciliani, il tecnico argentino risolve consensualmente l’accordo per tornare ancora una volta al Racing per qualche mese, prima di iniziare il ciclo vincente con l’Atletico Madrid, sulla cui panchina siede da ben 9 anni.

Negli anni, Simeone ha cambiato diversi moduli di gioco, pur senza mai snaturare la sua filosofia fatta di aggressione degli avversari, densità sui portatori di palla e marcature quasi asfissianti. Agli albori della sua carriera da allenatore, il Cholo è partito con il 4-4-2, per poi passare alla difesa a tre con il River Plate (3-3-1-3). A Catania, invece, si è adattato ai calciatori a disposizione passando al 4-2-3-1, modulo che replica anche nella prima parte della sua esperienza all’Atletico Madrid. Negli ultimi anni sulla panchina dei Colchoneros il 4-4-2 è stato lo schieramento di base, con alternanza di 4-3-3 e anche 5-3-2, soprattutto in gare nelle quali è necessario contenere di più.

I titoli di Simeone da allenatore

In 14 anni da allenatore, Diego Simeone ha vinto due volte la Primera Division in Argentina con l’Estudiantes (Apertura 2006) e River Plate (Clausura 2008), ma è con l’Atletico Madrid che il “cholismo” è diventato filosofia grazie alla conquista di una Liga Spagnola nel 2014. Nello stesso anno conquista anche la Supercoppa Spagnola, mentre l’anno precedente aveva aperto il suo ciclo vincente con la vittoria in Coppa del Re. A livello europeo, storiche le doppiette in Coppa Uefa e Supercoppa Uefa (2012, 2018). Nominato tre volte miglior allenatore della Liga, Simeone conduce l’Atletico Madrid fino a due finali di Champions (mancava da oltre 40 anni), nel 2014 e nel 2016, entrambe perse in favore dei “cugini” del Real Madrid. Nel primo caso, la sconfitta arriva ai supplementari dopo che i Colchoneros sono stati in vantaggio per 1-0 fino al recupero dei tempi regolamentari (risultato finale 1-4); la seconda sconfitta matura ai calci di rigore (1-1 al termine dei supplementari).