Una squadra alla ricerca della mai giunta consacrazione europea, un’altra che sta vivendo un momento magico, trascinata da quello che sembra essere il più prorompente nuovo talento calcistico di questo periodo: domani, 11 marzo, alle 21, andrà in scena la gara di ritorno degli ottavi di Champions League tra il Paris Saint-Germain e il Borussia Dortmund di Erling Haaland.

Gara a porte chiuse al Parco dei Principi di Parigi: la decisione è stata ufficializzata nella giornata di ieri dalla prefettura di Parigi, in continuità con le misure annunciate dal Consiglio di Difesa francese atte ad arginare il propagarsi del Coronavirus (la Francia è la seconda nazione europea per incidenza di contagi, dopo l’Italia).

Si riparte dal 2-1 del Signal Iduna Park di Dortmund in favore dei tedeschi, gara in cui il Borussia si era imposto con una prestazione superlativa del proprio centravanti, Haaland, protagonista di un esordio in Champions League da sogno con la casacca giallonera: due reti nell’arco di 8 minuti, una da rapace d’area, una con un eurogol dalla distanza. In mezzo, la marcatura di Neymar, che aveva ribadito in gol con un tap-in sotto porta l’assist dalla destra di Kylian Mbappé.

Il PSG sfida la maledizione Champions

Con oltre un miliardo di euro investiti sul mercato dal presidente Nasser Al-Khelaïfi a partire dal 2011, anno del suo insediamento, il PSG è una delle squadre che più ha speso a livello mondiale per rinforzare i propri ranghi. Dominatori assoluti in Francia, dove i parigini hanno portato a casa, sotto la nuova presidenza, 5 Campionati, 4 Coppe di Francia, 5 Coppe di Lega e 5 Supercoppe, in Europa non sono andati mai nemmeno vicini a raggiungere quello che è il principale obiettivo dichiarato: la vittoria della Champions League. La “missione Champions” è diventata negli anni una vera e propria maledizione per i parigini. Già, perché dalla stagione 2012-13 ad oggi, il PSG non ha mai raggiunto nemmeno le semifinali: quattro eliminazioni ai quarti (dalla 2012-13 fino al 2015-16) e tre eliminazioni consecutive agli ottavi.

Delle ultime debacle almeno due resteranno nella storia della competizione: quella della passata edizione contro il Manchester United, in primis, quando dopo avere espugnato l’Old Trafford per 2-0 (reti di Kimpembe e Mpappé), i francesi sono diventati la prima squadra nella storia della Champions a farsi rimontare un vantaggio di 2 reti ottenute fuori casa nella fase ad eliminazione diretta. A Parigi, infatti, i Red Devils hanno vinto per 3-1, grazie alla doppietta di Lukaku e alla rete di Rashford su calcio di rigore in pieno recupero.

Addirittura clamorosa l’eliminazione nella stagione 2016-17 ad opera del Barcellona, in quella che verrà ricordata come una delle remuntade più incredibili di sempre: la squadra parigina si era imposta con un netto 4-0 casalingo nella gara di andata, incappando però al ritorno nella goleada di Messi e compagni, che al Camp Nou hanno ribaltato le sorti del doppio confronto con un roboante 6-1, 3 gol dei quali sono stati segnati negli ultimi 7 minuti di gioco (doppietta di Neymar, che nella stagione successiva firmerà proprio con il PSG diventando l’acquisto più caro della storia del club, e sigillo finale di Sergi Roberto).

Le eliminazioni del PSG in Campions League negli ultimi anni
2012/13: quarti di finale, Barcellona (2-2/1-1)
2013/14: quarti di finale, Chelsea (3-1/0-2)
2014/15: quarti di finale, Barcellona (1-3/0-2)
2015/16: quarti di finale, Manchester City (2-2/0-1)
2016/17: ottavi di finale, Barcellona (4-0/1-6)
2017/18: ottavi di finale, Real Madrid (3-2/2-1)
2018/19: ottavi di finale, Manchester United (2-0/1-3)

L’uragano Haaland sulla strada dei francesi

Tra maggio e giugno del 2019 la notizia dell’attaccante norvegese che al Mondiale Under 20 aveva segnato 9 gol in una partita (quella tra Norvegia e Honduras) aveva fatto il giro del mondo, ma archiviata come “cronaca di calcio giovanile”, teatro della nascita e del tramonto di innumerevoli talenti calcistici mai sbocciati. Qualche mese più tardi, però, le sirene dei top club europei si accendono su Erling Haaland quando questo ragazzo, a soli 19 anni, si impone nel calcio professionistico realizzando 28 gol in 22 presenze con il Salisburgo.

Ad aggiudicarselo alla fine è il Borussia Dortmund, che a dicembre 2019 paga la sua clausola di rescissione fissata a 20 milioni di euro (più una lauta integrazione, circa 25 milioni di euro totali, destinata all’agente Mino Raiola e alla famiglia del giocatore). Sono bastate 3 partite per fare ricredere chi vedeva in un centravanti così giovane, confrontatosi con un campionato poco competitivo come quello austriaco, un prospetto di talento, ma il cui valore sarebbe stato tutto da dimostrare in una big: tripletta all’esordio in Bundesliga contro l’Augsburg, 5 reti segnate nelle giornate successive che hanno portato il suo bottino a 8 gol in 5 presente. Gol al debutto in Coppa di Germania, in cui ha impiegato solo 21 minuti per bucare la porta del Werder Brema. Non basta? Esordio in Champions League e doppietta infitta al PSG. Nessuno nella storia del club tedesco aveva mai segnato in tutte e tre le competizioni al proprio debutto.

Ora non ci si può più nascondere: i numeri di questo ragazzo sono quelli del potenziale fenomeno mondiale. 91 gol in 149 partite disputate, con una media di 0,61 reti a partita, 8 triplette realizzate in carriera e giocatore più veloce nella storia della Champions a raggiungere i 10 gol segnati, risultato raggiunto a 19 anni e 212 giorni in sole 7 partite disputate (in questa classifica ha preceduto Adriano, che 10 gol li aveva segnati in 11 apparizioni, a 23 anni e 279 giorni, e Manè, in gol per la decima volta all’11a gara in Champions a 26 anni e 46 giorni).

Le partite di Haaland con la maglia del Borussia Dortmund
Tripletta all’esordio nel 5-3 all’Augsburg in Bundesliga
Doppietta nel 5-1 al Colonia in Bundesliga
Doppietta nel 5-0 all’Union Berlino in Bundesliga
Gol nella gara persa 3-2 in Coppa di Germania contro il Werder Brema
No-gol nella gara persa 4-3 contro il Bayer Leverkusen
Gol nel 4-0 all’Eintracht Francoforte in Bundesliga
Doppietta nel 2-1 in Champions League al PSG
Gol nel 2-0 al Werder Brema in Bundesliga
No-gol nella vittoria 2-1 sul Borussia Monchengladbach in Bundesliga

Le formazioni di PSG-Borussia Dortmund

PSG (4-3-3): K.Navas; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat; Gueye, Marquinhos, L.Paredes; Di María, Cavani, Neymar. Allenatore: Thomas Tuchel
Borussia Dortmund (3-4-2-1): Bürki; Piszczek, Hummels, Zagadou; Hakimi, Witsel, Emre Can, R.Guerreiro; Sancho, Brandt; Haaland. Allenatore: Lucien Favre
Arbitro: Anthony Taylor (Inghilterra)