In 3000 hanno deciso di seguire l’Atalanta a Manchester per la terza partita in Champions League della Dea. Questa sera alle ore 21 i nerazzurri scenderanno in campo all’Etihad Stadium contro i campioni d’Inghilterra alla ricerca di un’impresa quasi impossibile: fermare i giganti del Manchester City in casa loro. Sarà Davide contro Golia.

Nelle prime due uscite di Champions i bergamaschi non sono riusciti a conquistare alcun punto, a differenza invece del City che ha vinto entrambe le partite disputate, segnando in tutto 5 gol senza subirne nessuno. All’esordio in trasferta contro la Dinamo Zagabria gli atalantini sono stati travolti dai croati perdendo per 4-0, mentre nel match contro lo Shakhtar Donetsk si sono fatti beffare nel finale subendo il gol del definitivo 2-1 nell’ultimo minuto di recupero, facendosi sorprendere in contropiede mentre stavano producendo gli ultimi sforzi alla ricerca del gol vittoria.

Contro gli ucraini la squadra di Gasperini avrebbe meritato molto di più e veder sfumare anche il pareggio, proprio all’ultimo secondo, ha rappresentato una vera beffa. Alla vigilia del girone era lecito immaginare che l’Atalanta potesse riuscire a giocare quasi alla pari contro Dinamo e Shakhtar, mentre avesse pochissime chance di fare risultato contro il City.

Visto come è iniziato questo girone adesso è più che lecito affrontare la squadra di Guardiola senza fare alcun calcolo, pensando solo a godersi questo palcoscenico internazionale.

Le parole di Gasperini e Guardiola

Alla vigilia del match l’allenatore catalano ha speso belle parole per l’Atalanta ed in particolare per il tecnico piemontese: “È molto bello veder giocare le squadre di Gasperini. Sono coraggiose e rispettano i propri tifosi. A volte prendono qualche rischio e sono certo che sarà così anche martedì sera. Ma ho fiducia e credo pienamente nei miei ragazzi. Finora non siamo stati abbastanza cinici in area di rigore, e abbiamo commesso troppi errori, ma ci stiamo difendendo bene e cercheremo di migliorare dal punto di vista offensivo”.

Guardiola ha poi fornito qualche informazione generica circa le sue possibili scelte di formazione, senza comunque sbottonarsi troppo: “Walker sta meglio e domenica sia lui sia Otamendi si sono allenati. Mendy è molto forte fisicamente, ha un problemino ma non sono preoccupato. Agüero è unico e inarrestabile e avrei potuto farlo giocare anche nel weekend, ma Gabriel Jesus sta attraversando un ottimo momento e ho deciso di far partire lui”.

Gasperini, dal canto suo, si è augurato che i suoi riescano a proporre il loro gioco senza lasciarsi intimorire dall’importanza del palcoscenico: “Per noi è una bella attesa, è un premio essere qua e giocare questo tipo di sfide nonostante il livello di difficoltà sia molto elevato. Nella storia dell’Atalanta è un momento da vivere in modo molto positivo. Speriamo di fare una bella figura contro il Manchester City. Sarà molto importante proporre il nostro gioco, altrimenti saremo in balia dell’avversario. Mi dispiacerebbe toccare poco il pallone”.

Il tecnico ha fatto capire chiaramente di non voler vivere questo evento come se fosse una gioiosa gita fuori porta: “Essere qui oggi è motivo di orgoglio. La partita ha tanti risvolti, sappiamo della loro forza, ma a livello internazionale dobbiamo fare bene, con le nostre caratteristiche, con l’umiltà necessaria. Ma anche con la voglia di disputare una bella gara”.

Durante la conferenza stampa, Gasperini ha anche svelato un retroscena su Guardiola che, pur senza conoscerlo personalmente, ebbe la sensibilità di tendergli una mano quando venne frettolosamente esonerato dall’Inter nel settembre 2011: “È una grandissima persona, prima ancora che allenatore. Ha fatto un gesto inaspettato. Quando sono stato esonerato dall’Inter mi fece chiamare da Estiarte, con cui ci conoscevamo dai tempi di Pescara, e mi invitò a Barcellona per stare qualche giorno con loro. Per me fu un gesto straordinario, di grande sensibilità, perché in quel momento mi regalò qualcosa di bello. Anche per questo lo stimo molto. Detto questo, essere qua è bello, anche se loro sono decisamente pericolosi…

Manchester City-Atalanta: le probabili formazioni

Come già noto, l’Atalanta per questa partita non potrà contare su Duvan Zapata, Palomino e Kjaer. Si tratta di assenze pesanti, che costringeranno il tecnico a schierare Djimsiti in difesa e Muriel in attacco. È chiaro che la presenza dell’ex Siviglia e Fiorentina non rappresenti una diminutio, ma sicuramente l’assenza di Zapata ridurrà sensibilmente i margini di scelta visto che in panchina ci sarà il solo Barrow come alternativa offensiva.

Tenuto conto delle assenze, non è difficile ipotizzare quali saranno le scelte di Gasperini. In porta giocherà Gollini, mentre in difesa ci saranno Toloi, Masiello e il succitato Djimsiti. Sulle due corsie esterne dovrebbero giocare Gosens e Castagne, mentre in mediana dovrebbero venire confermati Freuler e de Roon. In avanti spazio al Papu Gomez alle spalle di Ilicic e Muriel.

Anche nel Manchester City gli assenti sono tre: Laporte, Sané e Zinchenko. Ovviamente, nel caso dei campioni d’Inghilterra, sono molto più ampi i margini di scelta, in grado di garantire in ogni caso una formazione titolare di altissimo livello. In porta dovrebbe giocare Ederson e davanti a lui una linea a 4 composta da Cancelo, Stones, Fernandinho e Mendy. A centrocampo dovrebbero invece giocare De Bruyne, Rodri e Gündogan, mentre in attacco dovrebbero essere Mahrez, Agüero e Sterling a comporre il tridente offensivo. Il senatore David Silva, invece, dovrebbe inizialmente accomodarsi in panchina, tanto per rimarcare quanto sia ampio il ventaglio di scelte a disposizione di Guardiola.

Manchester City (4-3-3) –  Ederson; Walker, Rodri, Fernandinho, Mendy; De Bruyne, Gündogan, Foden; Mahrez, Agüero, Sterling.

Atalanta (3-4-1-2) – Gollini; Tolói, Djimsiti, Masiello; Gosens, de Roon, Freuler, Castagne; A. Gómez; Iličić; Muriel.