La partita dell’anno è alle porte: stasera alle 21, allo stadio da Luz di Lisbona, PSG e Bayern Monaco si sfideranno per la conquista della Champions League 2019-20. Il miglior attacco, quello dei bavaresi (che hanno segnato 42 gol in 10 partite), contro la migliore difesa, quella dei parigini (appena 5 le reti incassate dalla squadra di Tuchel nel percorso fino alla finale, con 7 clean sheet su 10 gare disputate).

Sopratutto, però, sarà il confronto tra due filosofie societarie diametralmente opposte: ammonta a circa 633 milioni di euro il salatissimo conto speso dal presidente del PSG, Nasser Al Khelaifi, per allestire una parata di campioni nella quale gli acquisti di Neymar e Mbappè, costati rispettivamente 222 e 180 milioni di euro, sono le punte di diamante; di contro il Bayern, a cui per comporre il suo undici titolare sono bastati “solo” 95 milioni. Giocatori cresciuti nel vivaio (Kimmich, Alaba, Muller), parametri zero (Lewandowski e Goretzka) e una programmazione radicata, hanno dato vita ad una squadra che in questa Champions ha conosciuto solo la vittoria (10 vittorie nelle 10 partite sin qui disputate).

Quello che accomuna le due contendenti è una idea di gioco simile: pressing nella metà campo avversaria, spiccata propensione al gioco d’attacco, velocità di manovra. Il titolo di regina d’Europa si giocherà, quindi, su questi elementi. Chiunque vincerà completerà il triplete, dal momento che entrambe le squadre hanno già portato a casa campionato e coppa nazionale in patria. 8 i precedenti tra le due, con 5 vittorie del PSG e 3 del Bayern.

La partita, che sarà trasmessa su Sky Sport Uno, Sky Sport Football e Sky Sport Calcio Uno, oltre che in chiaro su Canale 5, sarà arbitrata dal fischietto italiano Daniele Orsato, alla prima finale di una coppa europea (era stato quarto uomo nella finale di Europa League della scorsa stagione tra Chelsea e Arsenal).

Come arriva il PSG

Cinque vittorie e un pareggio nel girone A, chiuso al primo posto davanti a Real Madrid, Bruges e Galatasaray, il Borussia Dortmund agli ottavi di finale (2-1 per i tedeschi all’andata, 2-0 per i francesi al ritorno), l’Atalanta ai quarti (2-1) e la netta vittoria 3-0 in semifinale con il Lipsia. Questo il cammino del PSG verso la prima finale di Champions della propria storia. Una storia che sino a questo momento ha consegnato alla bacheca dei parigini due soli trofei internazionali, ovvero la Coppa delle Coppe del 1995 e un’Intertoto nel 2001.

Inseguito per anni a suon di milioni e con scarsi risultati (il PSG non aveva mai raggiunto una finale e non arrivava in semifinale da oltre 20 anni), il grande salto nell’olimpo delle grandi d’Europa sembra essere finalmente possibile: dopo un’inattività di oltre 4 mesi i parigini sono tornati in campo vincendo la Coppa di Francia contro il Saint-Etienne, ingranando sempre di più col passare dei giorni e delle partite disputate in Champions.

Forte di un attacco stratosferico, composto da un Neymar in stato di grazia, Mbappé che sembra ristabilito dopo l’infortunio col Saint-Etienne e un Di Maria superlativo contro il Lipsia (e con Icardi pronto a subentrare a partita in corso), Tuchel sembra avere abbastanza chiara quella che sarà la strada da intraprendere. Gli unici dubbi di formazione sono legati all’impiego di Verratti a centrocampo, con l’italiano che ha giocato uno scampolo di partita in semifinale e dovrebbe farcela, e Keylor Navas, uscito a partita in corso nella gara contro l’Atalanta per un fastidio muscolare, che dovrebbe essere sostituito da Sergio Rico.

Come arriva il Bayern Monaco

La sintesi è chiara: il Bayern in questa Champions ha sempre e solo vinto. Nel cammino verso la finale di Lisbona, l’11ª nella storia del club (al pari del Milan, solo il Real Madrid ha fatto meglio con 16 apparizioni), gli uomini di Hansi Flick si sono classificati primi nel girone B davanti a Tottenham, Olympiacos e Stella Rossa, hanno eliminato il Chelsea negli ottavi di finale (3-0 all’andata e 4-1 al ritorno), distrutto il Barcellona con un già storico 8-2 nei quarti e superato il Lione per 3-0 in semifinale.

Un’eventuale vittoria in finale segnerebbe la conquista della sesta Champions League/Coppa dei Campioni della storia dei bavaresi e del loro secondo triplete dopo quello completato nel 2013, il tutto con una modalità che non è mai riuscita a nessuna squadra, ovvero vincendo tutte le gare del torneo continentale.

I tedeschi ripartiranno dai fondamentali che ne hanno fatto una corazzata inarrestabile: pressing asfissiante, corsa, verticalizzazioni fulminanti e un Robert Lewandowski che con ogni probabilità non ha pari al mondo in questo momento. 15 gol in 9 partite in Europa per il polacco, che ha segnato ogni volta in cui ha messo piede in campo, ed è a -2 dal record di Cristiano Ronaldo con 17 reti segnate in un’unica edizione di Champions (il portoghese lo siglò, però, avendo due partite a disposizione in più dell’attaccante del Bayern). Vincendo la coppa il numero 9 centrerebbe inoltre un clamoroso en plein personale, essendosi classificato al primo posto della classifica marcatori delle tre manifestazioni vinte dal Bayern (Bundesliga, Coppa di Germania e l’eventuale Champions).

Sarà naturalmente lui a guidare l’attacco dei tedeschi e ai suoi lati agiranno il suo gemello del gol di questa stagione, Serge Gnabry, con Perisic a sinistra e Muller alle spalle del polacco. Lewandowski e Gnabry hanno già fatto registrare il nuovo record di gol segnati da una coppia in una singola edizione di Champions (24 reti) e alle loro spalle la squadra gira come un orologio. L’unico dubbio di Flick potrebbe essere l’impiego di Pavard, quasi completamente recuperato, che però dovrebbe partite dalla panchina.

PSG-Bayern Monaco, le probabili formazioni

PSG (4-3-3): Sergio Rico; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat; Paredes, Marquinhos, Herrera; Di Maria, Mbappé, Neymar.

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Alaba, Davies; Goretzka, Thiago Alcantara; Gnabry, Müller, Perisic; Lewandowski. All. Flick.