Il 3 giugno è sicuramente una delle date che i tifosi della Juventus cancellerebbero volentieri dal calendario: nel 2017, infatti, la squadra allenata da Massimiliano Allegri perde la finale di Champions League a Cardiff contro il Real Madrid, mentre a Torino in Piazza San Carlo un gruppo di malviventi causa una calca che porterà a 1.500 feriti e tre morti.

Si gioca al Millennium Stadium di Cardiff la finale della 62a edizione della Champions League tra la Juventus e il Real Madrid. I campioni d’Italia, dopo aver perso la finale del 2015 contro il Barcellona, sono convinti di potersi prendere la rivincita contro un’altra squadra spagnola. Il cammino dei bianconeri, infatti, è stato a tratti esaltante in una stagione nella quale Allegri si inventa il 4-2-3-1 che esalta le qualità dei suoi attaccanti e affida le chiavi del gioco al duo Pjanic-Khedira.

Il cammino di Juventus e Real Madrid

La Juve vince il gruppo H nel quale è inserita con Siviglia, Lione e Dinamo Zagabria totalizzando 14 punti. Agli ottavi di finale i torinesi incappano nel Porto, formazione che viene battuta 2-0 in trasferta e poi 1-0 a Torino. Ai quarti c’è il rematch della finale di Berlino, ma stavolta è la Juve ad avere la meglio sul Barcellona: dopo il 3-0 allo Stadium (Dybala scatenato), il fortino di Allegri mantiene lo 0-0 al Camp Nou e consegna alla Vecchia Signora la semifinale. Contro il Monaco, la Juve fatica tanto e non quanto possano dire in realtà i risultati delle due partite: dopo il 2-0 nel Principato, al ritorno è vittoria per 2-1 tra le mura amiche.

In finale, i campioni d’Italia trovano i campioni d’Europa uscenti del Real Madrid, con la squadra di Zinedine Zidane che passa il girone eliminatorio da secondo. Poi, i Blancos eliminano nell’ordine: Napoli, Bayern Monaco (ai tempi supplementari) e Atletico Madrid.

Juventus-Real Madrid in finale dopo 19 anni

Juve e Real Madrid si ritrovano di fronte in finale dopo 19 anni, ma l’ultima precedente risale alla semifinale della Champions 2014-2015, quando i bianconeri eliminano CR7 e soci, raggiungendo il Barça nell’ultimo atto. Massimiliano Allegri, contrariamente alle scelte fatte in semifinale, lascia fuori Cuadrado e manda in campo un difensore di ruolo in più scegliendo Barzagli. Il 4-2-3-1 diventa sostanzialmente 3-4-1-2 con Dani Alves sulla linea dei centrocampisti e Dybala a supportare le punte Mandzukic e Higuain. Zidane, invece, lascia in panchina il fenomeno gallese Bale in favore di Isco.

Il primo tempo è sostanzialmente equilibrato, con la Juventus che confeziona al 12° una prima occasione da gol con Pjanic. Al 20° è il Real Madrid a passare in vantaggio: ripartenza veloce degli spagnoli, con Ronaldo che batte Buffon su assist di Carvajal. Dopo qualche minuto di sbandamento, la Juventus reagisce e al 27’ Mandzukic pareggia con una rovesciata che sorprende Navas e che al termine della stagione vincerà il premio quale gol più bello della competizione.

Nell’intervallo, il crollo bianconero: leggende metropolitane hanno parlato per mesi di presunte liti nello spogliatoio, ma la verità è che Allegri è stato costretto da una rosa ristretta a mandare in campo alcuni elementi – Mandzukic e Pjanic su tutti – con acciacchi fisici acuiti dai primi 45 minuti di battaglia. È così che nella ripresa si vede in campo una sola squadra e, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, il Real passa in vantaggio con Casemiro al 61’, che trova anche una deviazione sfortunata di Khedira. Al 64’ Ronaldo chiude i conti con la rete del 3-1 infilandosi in una difesa bianconera che si scioglie come il burro.

La reazione della Signora è affidata ad Alex Sandro, che sfiora il gol di testa, ma all’84’ Cuadrado (subentrato a Barzagli) si fa espellere spegnendo le ultime speranze bianconere. Nel recupero arriva il poker spagnolo con il subentrato Marco Asensio che batte Buffon su assist di Marcelo.

Juventus-Real Madrid 1-4 : il tabellino

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Barzagli (dal 22′ s.t. Cuadrado), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (dal 26′ s.t. Marchisio); Dani Alves, Dybala (dal 33′ s.t. Lemina), Mandzukic; Higuain. (Neto, Benatia, Lichtsteiner, Asamoah). All. Allegri.
REAL MADRID (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Ramos, Varane, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos (dal 44′ s.t. Morata); Isco (dal 38′ s.t. Asensio); Benzema (dal 33′ s.t. Bale), Ronaldo. (Casilla, Nacho, Danilo, Kovacic). All. Zidane.
ARBITRO: Brych (Germania).
MARCATORI: Ronaldo (R) al 20′, Mandzukic (J) al 27′ p.t.; Casemiro (R) al 16′, Ronaldo (R) al 19′, Asensio (R) al 45′ s.t.
ESPULSO:  Cuadrado (J) per doppia ammonizione.
AMMONITI: Dybala (J), Ramos (R), Carvajal (R), Kroos (R), Alex Sandro (J), Pjanic (J).

La tragedia di Piazza San Carlo

La notte del 3 giugno 2017 passa alla storia anche per la tragedia consumatasi in Piazza San Carlo, a Torino, proprio durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Nella piazza erano stati installati due maxischermi per consentire ai tifosi bianconeri rimasti in città di assistere alla partita in diretta. Durante il match, però, un gruppo di malviventi utilizzò l’espediente tristemente noto dello spray al peperoncino per aprirsi la strada tra la folla e rubare più oggetti di valore possibili. Si scatenò così il panico e nel tentativo di fuga i presenti crearono una calca che provocò 1.500 feriti e tre morti. Una donna è morta dopo 12 giorni di agonia in ospedale, una seconda ha perso la vita dopo 18 mesi (era rimasta tetraplegica), mentre la terza vittima è un uomo deceduto a due anni e mezzo dall’episodio che gli aveva causato l’amputazione di un piede.