Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 6 Giugno 2023
Clamorosa rivoluzione in casa Milan: dopo aver salutato Zlatan Ibrahimovic domenica dopo l’ultima gara di campionato, i rossoneri si separano anche da Paolo Maldini e Frederic Massara. Il direttore dell’area tecnica, ed ex leggenda del club, e il direttore sportivo rossoneri sono stati esonerati dalla proprietà del Milan, nella giornata di ieri, durante l’incontro con Gerry Cardinale. In attesa dell’ufficialità del club (prevista nelle prossime ore), la scelta della proprietà Milan, e in particolare di Gerry Cardinale, è già stata comunicata ai diretti interessati, che non rientrerebbero più nei piani societari. Non ci sono margini per ricucire il rapporto: nell’incontro di ieri non ci sono stati dialoghi o confronti, ma una comunicazione veloce, rapida e netta. Non si è parlato di prospettive, perché di fatto la decisione era già stata presa, e Maldini e Massara hanno solo potuto prendere atto della situazione. La proprietà rossonera da tempo voleva improntare nel Milan un modello di lavoro differente e ora la decisione è stata presa in maniera perentoria. Gli ormai ex dt e ds avevano un contratto in scadenza a giugno 2024 e lasciano il Milan dopo la conquista di uno scudetto lo scorso anno, la semifinale di Champions League persa poi contro l’Inter e la terza qualificazione consecutiva alla coppa europea più prestigiosa al termine di questa stagione. Confermata invece la fiducia al tecnico Stefano Pioli, che però in queste ore starebbe facendo delle valutazioni sul futuro insieme al suo staff.
Un vero e proprio ribaltone, quindi, all’interno del club rossonero, che alcuni giocatori, da Leao a Theo Hernandez a Maignan, avrebbero preso malissimo, come riporta ‘Repubblica’. Lo stesso attaccante portoghese, legatissimo a Maldini, nella tarda serata di lunedì ha pubblicato sui social un tweet con un’emoji che esprime perplessità. Il riferimento alle ultime clamorose notizie societarie, a questo punto, appare scontato.
Come cambia ora il Milan?
Le due figure di Maldini e Massara non saranno sostituite da nuovi dirigenti provenienti dall’esterno ma la rivoluzione rossonera prevede una ridistribuzione dei ruoli all’interno del club. La volontà di Cardinale è quella di gestire la società in prima persona e di essere più presente a Milano di quanto non abbia fatto finora. Più poteri poi nelle mani di Giorgio Furlani, ad dallo scorso novembre, che gestirà il mercato, e ‘promozione’ del capo scouting Geoffrey Moncada, che sarà coinvolto nelle strategie da seguire per conseguire gli obiettivi prefissati dalla proprietà. Cardinale crede nel mercato “alla Moneyball”, ovvero giocatori selezionati in base ai dati: “Tutti li hanno, la differenza è come li utilizzi — ha detto di recente il numero uno di RedBird —. Billy Beane è stato decisivo nel convincermi che il calcio europeo potesse essere una grande opportunità“. Ecco, proprio Beane, guru del player-trading che ha rivoluzionato il baseball ispirando un film di successo con Brad Pitt, è uno dei pilastri cui si appoggerà sempre di più il Milan per il mercato: collabora già con RedBird sul club rossonero e il legame si intensificherà.
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