Dopo alcuni giorni di tira e molla i calciatori del Barcellona hanno rotto gli indugi: Lionel Messi e soci hanno annunciato la disponibilità a ridurre i propri compensi del 70%. E non è tutto, perché i giocatori del club catalano propongono il supporto ad altre iniziative volte a dare una mano ai blaugrana e al movimento calcistico in generale, in questo momento di emergenza.

La ‘Pulce’, il portiere tedesco Ter Stegen, ma anche Luis Suarez e gli altri hanno pubblicato sui propri profili social il messaggio con cui annunciano la “decurtazione del 70% dello stipendio durante il periodo di emergenza”. Insomma, fino a quando non si tornerà a giocare a calcio, i giocatori del Barcellona percepiranno solamente il 30% del compenso pattuito in sede di firma dei rispettivi contratti. La comunicazione pone sostanzialmente fine alla querelle di cui hanno scritto nelle passate settimane i media spagnoli, secondo cui i tesserati blaugrana non erano disposti a trattare un taglio degli emolumenti, anche a costo di rischiare un contenzioso di fronte al Tribunale del Lavoro. “La nostra volontà – aggiungono i calciatori del club catalano – è sempre stata questa, capiamo il momento. Il nostro silenzio era dovuto al fatto che la nostra priorità era trovare una soluzione adatta”.

Il Barcellona sulla scia della Juventus

Non è dato sapere se l’esempio della Juventus abbia dato una spinta, ma di sicuro si è parlato anche in Spagna della decisione dei tesserati bianconeri, che hanno rinunciato sostanzialmente alle restanti quattro mensilità da qui al termine della stagione. Capitan Chiellini e soci hanno convenuto con il club di Andrea Agnelli che fosse il caso di rinunciare a qualcosa come 90 milioni di euro (10 milioni derivano solo dal taglio subito da Cristiano Ronaldo) in favore della società torinese che, come tutte le altre, non sta incassando nulla in questo periodo di stop per l’emergenza coronavirus. Il comunicato ufficiale della Juve, che ha sostanzialmente anticipato anche l’AIC, il sindacato calciatori presieduto da Damiano Tommasi, è stato accolto con grande favore dal mondo pallonaro italiano quasi nella sua interezza ed è inevitabile che la notizia sia rimbalzata anche nella Penisola Iberica.

Il comunicato di Messi e soci

Il comunicato dei calciatori del Barcellona, giunto probabilmente a sorpresa, esattamente come quello dei bianconeri, almeno per quanto si era scritto e detto nei giorni scorsi, intende chiarire anche che Messi e soci non si sono mai opposti all’eventualità del taglio degli stipendi.

“Si è scritto e si è detto molto sulla prima squadra del Barcellona in riferimento agli stipendi dei giocatori durante questo periodo di Stato di Allarme. Prima di tutto – sottolineano i tesserati del club catalano – vogliamo chiarire che la nostra volontà è sempre stata quella di applicare un ribasso degli stipendi che percepiamo, perché capiamo perfettamente che si tratta di una situazione eccezionale e siamo i primi che abbiamo sempre aiutato il club quando ce lo ha chiesto. Incluso molte volte che lo abbiamo fatto di nostra iniziativa, in altri momenti che ritenevamo necessari o importanti.
Pertanto, non smette di sorprenderci che all’interno del club c’erano quelli che cercavano di metterci sotto la lente d’ingrandimento e cercavano di aggiungere su di noi pressione per fare qualcosa che noi sempre sapevamo che avremmo fatto. Da parte nostra, è arrivato il momento di annunciare che, a margine della decurtazione del 70% dei nostri stipendi durante lo Stato d’Allarme, daremo un contributo affinché i dipendenti del club possano riscuotere il 100% del loro stipendio fino a quando durerà questa situazione. Se non abbiamo parlato finora è perché la priorità per noi era trovare soluzioni che fossero reali per aiutare il club, però anche coloro che sarebbero stati maggiormente colpiti da questa situazione.
Non vogliamo lasciarvi senza mandare un affettuoso saluto e un incoraggiamento a tutti i culé (come vengono chiamati i supporters del Barcellona) che stanno vivendo momenti tanto difficili, così come a tutti coloro che aspettano pazientemente la fine di questa crisi a casa. Usciremo da tutto ciò molto presto e lo faremo tutti insieme. Visca el Barça i visca Catalunya!”.

Insomma, come emerge dalla seconda parte del comunicato dei calciatori blaugrana, oltre al taglio dei loro ingaggi, gli stessi contribuiranno di tasca loro affinché il club non debba applicare decurtazioni anche agli stipendi degli altri dipendenti del club, che riscuoteranno quindi l’intero compenso fino a quando durerà questa situazione di crisi. Inoltre, Messi e soci rispondono anche a chi si chiedeva come mai in queste settimane non ci sia mai stata una presa di posizione pubblica sul tema, sottolineando come il silenzio fosse giustificato da una riflessione interna volta ad individuare la soluzione migliore per tutti.

Taglio stipendi in Spagna: il Real Madrid resiste

Sulla stessa lunghezza d’onda del Barcellona c’è l’Atletico Madrid, mentre al Real per ora non se ne parla. Secondo quanto riferiscono i media spagnoli, nel clan di Florentino Perez c’è ottimismo sulla possibilità di portare a termine la stagione, ragion per cui la questione ingaggi non viene per ora presa in considerazione. Inoltre, sottolineano i giornalisti di AS, la situazione finanziaria dei Blancos è nettamente migliore rispetto a quella dei catalani: grazie alla politica oculata delle ultime stagioni, in cui gli acquisti non sono mai stati “scellerati”, il Real può permettersi di pagare i propri dipendenti per intero anche se non si tornasse più in campo.