Siamo alla vigilia dell’ultimo atto della Supercoppa di Spagna che quest’anno, per la prima volta, ha visto impegnate 4 squadre: a sfidarsi in finale domani, domenica 12 gennaio 2020 alle 19, ora italiana, al King Abdullah Sports City di Gedda in Arabia Saudita, saranno Real Madrid e Atletico Madrid. Già lo scorso anno la Federazione spagnola decise di rompere il primo tabù, prevedendo una finale secca invece che un doppio confronto con partite d’andata e ritorno. L’obiettivo era quello di seguire l’esempio del calcio italiano, che ormai da anni ha stabilito che la finale di Supercoppa si debba giocare all’estero per promuovere la Serie A oltreché per monetizzare grazie agli sponsor.

Quella dell’anno passato tra Barcellona e Siviglia è stata la prima Supercoppa giocata lontano dalla Spagna, precisamente a Tangeri, in Marocco. Sul campo la spuntarono i catalani rimontando con Piqué e Dembélé all’iniziale vantaggio di Sanabria. Questo cambio di location fruttò 3 milioni di euro a testa alle due finaliste.

La nuova formula della competizione

Ingolosita dal cambiamento, la Federazione spagnola ha deciso un’ulteriore riforma prevedendo a partire da quest’anno una Final Four, alla quale far partecipare la squadra vincitrice del campionato, la seconda classificata nella Liga, la vincitrice della Coppa del Re e la squadra perdente in finale. In ragione del fatto che l’anno passato il Barcellona ha vinto il campionato e contemporaneamente perso la finale di Coppa del Re contro il Valencia, alla truppa si è unito anche il Real Madrid che ha chiuso la scorsa stagione al terzo posto in classifica, arrivando dietro all’Atletico.

Questa nuova competizione a quattro squadre ha comportato enormi introiti sotto il profilo economico. La Federazione ha previsto un premio per la partecipazione commisurato al bacino di utenza: al Real e al Barcellona sono andati dunque 6,8 milioni di euro solo per la partecipazione al torneo, così come l’Atletico ne ha incassati 4 ed il Valencia 2,5. Non è tutto, però, perché è stato previsto anche un ulteriore premio di 8,9 milioni di euro per le due semifinaliste perdenti e uno di 12 milioni per le finaliste. Una cifra enorme, che ridimensiona notevolmente l’accordo firmato dalla Figc nel 2018, con il quale ha ottenuto dai sauditi la cifra di 22,5 milioni di euro da spalmare nel triennio che terminerà l’anno prossimo.

Le semifinali Valencia-Real Madrid e Barcellona-Atletico Madrid

Le due semifinali della Supercoppa di Spagna sono state decise con un sorteggio, che ha sicuramente favorito il Real Madrid, accoppiato al Valencia. La squadra di Zidane ha strapazzato quella di Albert Celades vincendo per 3-1 senza particolari difficoltà. Le marcature sono state aperte da Kroos al 15esimo con un gol segnato direttamente da calcio d’angolo, approfittando di un momento di distrazione del portiere Domenech. Al 39esimo è arrivato il raddoppio di Isco e al 65esimo il gol del definitivo ko da parte di Modric con un chirurgico esterno destro a giro. Nel recupero è infine arrivato il gol della bandiera per i valenciani con Parejo, che ha trasformato un calcio di rigore.

Decisamente più avvincente, invece, la sfida tra Barcellona e Atletico Madrid. I blaugrana nel primo tempo hanno dominato il gioco creando occasioni da gol e nascondendo il pallone agli avversari con il loro possesso palla ottimamente orchestrato. A grande sorpresa, però, a sbloccare il risultato è stato l’Atletico dopo appena 17 secondi dall’inizio del secondo tempo grazie ad una rapida ripartenza culminata con la rete del vantaggio firmata da Koke, appena gettato nella mischia al posto di Herrera.

La reazione del Barcellona è stata carica di furia agonistica. In pochi minuti i catalani hanno ribaltato il risultato grazie ai gol di Messi (al quale è stata anche annullata una seconda rete per un fallo di mano) e Griezmann. A 15 minuti dal fischio finale il Barça ha trovato il gol del 3-1 con Piqué, annullato successivamente dal Var per un fuorigioco davvero millimetrico di Vidal. 

A 9 minuti dal fischio finale il Barcellona ha commesso una grave leggerezza difensiva, quasi incomprensibile visto il vantaggio, permettendo a Vitolo di ritrovarsi da solo davanti a Neto, che ha sbagliato il tempo dell’uscita e regalato agli avversari un calcio di rigore, poi trasformato da Morata. Poco dopo l’arbitro González González, uno dei più esperti della Liga, ha commesso un clamoroso errore negando un secondo rigore all’Atletico non punendo un solare fallo di mano di Piqué su un cross dalla fascia destra.

La rabbia dell’Atletico per il torto subito si è però trasformata in gioia poco dopo, quando Correa ha segnato la rete del definitivo e clamoroso 3-2 per i colchoneros, approfittando ancora una volta della linea difensiva ballerina del Barcellona.

La finale Real-Atletico

Per la prima volta nella storia del calcio spagnolo, a giocarsi la vittoria della Supercoppa di Spagna saranno due squadre che nella scorsa stagione non hanno vinto né il campionato né la coppa. Sarà inoltre la seconda volta nella storia nella quale le due principali squadre di Madrid si contenderanno questo titolo: l’unico precedente risale al 2014 e a vincere fu l’Atletico di Simeone grazie alla vittoria per 1-0 firmata da Mario Mandzukic nella partita di ritorno dopo l’1-1 del Bernabeu.

Complessivamente sarà il derby numero 296 della storia. Le vittorie del Real sono state 152, contro le 75 dell’Atletico; 68, invece, il numero dei pareggi. Sarà complessivamente la nona volta che il derby madrileno metterà in palio un trofeo. Il bilancio in questo caso è favorevole all’Atletico Madrid che nella stracittadina ha vinto 4 Coppe del Re, 1 Supercoppa Europea e 1 Supercoppa di Spagna. Il Real, dal canto suo, ha vinto una Coppa del Re oltre alle due finali più importanti: le due di Champions League disputate nel 2014 e nel 2016.

In stagione queste due squadre si sono già affrontate in campionato a fine settembre; venne fuori una partita molto tattica e spigolosa, terminata sul punteggio di 0-0.

Real Madrid-Atletico Madrid: le probabili formazioni

Per questo match Zidane non potrà contare su giocatori molto importanti, quali Asensio, Bale, Benzema e Hazard. Nell’Atletico, invece, non ci saranno Diego Costa e Poveda. 

Real Madrid (4-3-2-1) – Courtois; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Casemiro, Kroos, Valverde; Rodrygo Goes, Isco; Jovic.

Atletico Madrid (4-4-2) – Oblak; Trippier, Filipe, Gimenez, Lodi; Saul, Thomas, Herrera, Correa; Joao Felix, Morata.