In una 35ª giornata di Premier League caratterizzata dagli scivoloni più o meno fragorosi di tutte le prime della classe, l’unica a sorridere è il Manchester City. Non tanto per il roboante 5-0 con cui ha annichilito il Brighton (per la squadra di Guardiola è la seconda “manita” consecutiva, dopo quella inflitta al Newcastle nella giornata precedente), quanto per la sentenza di appello emanata dalla Corte di Arbitrato dello Sport, che ha accolto il ricorso dei legali del City riguardo l’esclusione dalle coppe europee per 2 anni, a seguito della violazione dei parametri del fair play finanziario. La sentenza riabilita i Citizens, che potranno regolarmente prendere parte alla Champions League 2020/21, ma dovranno pagare una multa di 10 milioni di euro.

Un successo extra-campo, che segna in maniera determinante questa e le prossime stagioni degli azzurri di Manchester: allontana innanzitutto le voci che vedevano come sicuro partente Pep Guardiola, qualora non avesse potuto disputare le coppe, e al contempo ridimensiona di due terzi la pena pecuniaria richiesta in prima istanza (che ammontava a circa 30 milioni di euro).

Rientra nei ranghi canonici, quindi, l’assegnazione dei posti europei in base alla posizione ottenuta in Premier a fine stagione (in caso di diversa sentenza sul caso City la classifica non avrebbe tenuto conto dei Citizens, “abbassando” i piazzamenti validi per la qualificazione alle coppe): le prime 4 si qualificano alla Champions League, la quinta all’Europa League, insieme alle vincitrici di FA Cup e League Cup (ma dal momento che la detentrice del titolo della League Cup è il City, già qualificata alla Champions, anche il sesto posto in Premier darà diritto all’Europa League).

In questo senso, la 35ª giornata sembra una corsa a chi sbaglia di più: poco male per il Liverpool, autore di una prova piuttosto opaca in casa col Burnley (1-1 il finale, che interrompe una striscia di 25 vittorie consecutive dei Reds ad Anfield), decisamente più grave il bilancio per Chelsea e Leicester: se il 3-0 subito dal Chelsea per mano dello Sheffield United (doppietta di McGoldrick e gol di McBurnie) è una sorpresa (la squadra di Lampard aveva ottenuto 5 vittorie nelle ultime 6 gare disputate), la batosta 4-1 rimediata dal Leicester sul campo del Bournemouth è addirittura clamorosa. I padroni di casa, terzultimi, non vincevano da inizio febbraio e nelle ultime 9 avevano conquistato appena 2 punti. Le Foxes si sgretolano nel secondo tempo, quando in vantaggio per 1-0, in virtù del gol di Vardy, si fanno raggiungere e superare in due minuti, al 66′ e al 67′. Il crollo si completa sul finale di gara, con l’autorete di Evans e la rete di Solanke per il 4-1 finale.

Con 3 punti difficili da pronosticare, specie per il modo in cui sono maturati, la squadra di Eddie Howe si porta a quota 31, restando pienamente in corsa per la salvezza; il Leicester resta a 59 e si vede agganciare da un Manchester United che potrebbe addirittura centrare il sorprasso, se non si unisse alla giornata nera delle prime facendosi rimontare al 96′ in casa dal Southampton, che trova con Obafemi il gol del 2-2 finale.

Sorride quindi il Wolverhampton, vittorioso per 3-0 sull’Everton di Carlo Ancelotti, che grazie ai 3 punti conquistati sale a quota 55. Appena a ridosso dei Wolves lo Sheffield a 54 e il Tottenham, che si porta a 52 punti vincendo il North London Derby con l’Arsenal: la squadra di Mourinho rimonta immediatamente con Son il vantaggio Gunners messo a segno da Lacazette al 16′, e porta la zampata decisiva per la vittoria con Alderweireld all’81’.

Giornata di grazia per Michail Antonio: sono tutti suoi i 4 gol con cui il West Ham abbatte il Norwich e lo condanna ad essere la prima retrocessa in Championship di questa stagione.

Premier League, 36ª giornata: apre Chelsea-Norwich

Contro un Norwich matematicamente retrocesso, il Chelsea avrà l’imperativo di riprendere la marcia verso la Champions che la sconfitta con lo Sheffield ha complicato. Sarà una volata a 3, con i Blues a 60 che dovranno guardarsi dalla risalita di Leicester e Manchester United, staccate di un solo punto, a 59.

Premier League, 36ª giornata: le partite di mercoledì 15 luglio

Il Wolverhampton, sesto a quota 55 e distante 4 punti dalla quarta-quinta posizione, trova sulla sua corsa all’Europa League un Burnley in un ottimo momento di forma, reduce da 5 risultati utili consecutivi.

Vinta ormai la partita più importante, quella in tribunale, il Manchester City, matematicamente sicuro della seconda posizione, non ha più nulla da chiedere a questo campionato: potrebbe approfittarne il Bournemouth, attualmente terzultimo a 31 punti, a 3 punti dalla salvezza, che proverà a bissare il colpo a sorpresa già riuscitogli nell’ultimo turno contro il Leicester.

Il Newcastle ospita il Tottenham che, salito a 52 punti, ora intravede la qualificazione all’Europa League. Qualificazione che, a causa della sconfitta nel derby, si complica invece per l’Arsenal: l’avversaria di giornata è un Liverpool che tiene ancora viva la possibilità di infrangere il record di punti in Premier (100), ma che per farlo dovrà vincere tutte le ultime 3 gare in calendario. In caso di sconfitta, ai Gunners resterebbe un’unica via per l’Europa: la vittoria dell’FA Cup (di cui si disputeranno le semifinali, Arsenal-Manchester City e Manchester United-Chelsea, tra sabato e domenica).

Premier League, 36ª giornata: le partite di giovedì 16 luglio

L’Everton, ormai in vacanza, riceve tra le mura amiche un Aston Villa che con 30 punti è penultimo, in una partita da dentro o fuori per i Villains. Incrocio che promette scintille tra Leicester e Sheffield United: le Foxes sono state agguantate dallo United e un ulteriore passo falso potrebbe significare scivolare fuori dalla zona Champions; lo Sheffield, che nelle ultime 4 partite ha portato a casa 10 punti, ha nel mirino il sesto posto del Wolverhampton, distante un solo punto, a 55.

Il Manchester United che cercherà di approfittare dell’incontro insidioso per il Leicester, facendo risultato sul campo di un Crystal Palace senza stimoli. A chiudere il programma delle partite di mercoledì sarà Southampton-Brighton, gara in cui gli ospiti saranno chiamati a conquistare i punti necessari per la salvezza matematica.

Premier League, 36ª giornata: venerdì 17 luglio c’è West Ham-Watford

Uno spareggio salvezza a tutti gli effetti quello tra West Ham e Watford: entrambe le squadre sono appaiate a 34 punti, a +3 sulla zona retrocessione. Vincere, quindi, potrebbe valere mezza salvezza, perdere comporterebbe rischi più che concreti di un finale di stagione col cuore in gola. Contendenti che giungono all’impegno in un buono stato di salute: gli Hammers hanno conquistato 7 punti nelle ultime 4 gare, il Watford arriva da 2 vittorie consecutive.

Premier League, il programma della 36ª giornata

Martedì 14 luglio
Chelsea-Norwich, ore 21.15
Mercoledì 15 luglio
Burnley-Wolverhampton, ore 19.00
Manchester City-Bournemouth, ore 19.00
Newcastle-Tottenham, ore 19.00
Arsenal-Livepool, ore 21.15
Giovedì 16 luglio
Everton-Aston Villa, ore 19.00
Leicester-Sheffield United, ore 19.00
Crystal Palace-Manchester United, ore 21.15
Southampton-Brighton, ore 21.15
Venerdì 17 luglio
West Ham United-Watford, ore 21.00