Domani, domenica 17 novembre 2019, alle ore 23 si giocherà la finalissima del Mondiale U17 tra il Brasile padrone di casa ed il Messico. I verdeoro andranno a caccia del quarto trofeo della loro storia, che gli permetterebbe di avvicinare la Nigeria che in questo momento è in testa all’albo d’oro di questa speciale classifica con 5 trionfi. Il Messico, con due successi al suo attivo, punterà a vincere per agganciare proprio il Brasile.

Anche questa volta l’Italia non è riuscita a fare troppa strada in questa competizione che si tiene con cadenza biennale dal 1985. Solo 8 volte gli azzurri sono riusciti a qualificarsi, ottenendo il miglior risultato nel 1987 quando chiusero al quarto posto alle spalle di Costa d’Avorio, Nigeria e Urss. Quest’anno la squadra allenata da Carmine Nunziata si è fermata ai quarti di finale venendo sconfitta 2-0 proprio dal Brasile padrone di casa.

Il cammino delle finaliste

Prima di eliminare l’Italia nei quarti, il Brasile si è imposto 3-2 negli ottavi sul Cile grazie alla doppietta di Kaio Jorge, attaccante classe 2002 del Santos, ed al gol decisivo di Diego Rosa, che in patria paragonano a Ramires. Con lo stesso punteggio i padroni di casa hanno battuto anche la Francia in semifinale al termine di una clamorosa rimonta.

Il primo tempo della partita si è infatti chiuso sul 2-0 per la Francia grazie ai gol di Arnaud Muinga (Psg) e Nathanaël Mbuku del Reims, che proprio a partire da quest’anno ha iniziato a far parte in pianta stabile della rosa della prima squadra, arrivando a collezionare fino ad ora 5 scampoli di partita prima di partire alla volta del Brasile per questa competizione. Mbuku è un giocatore molto interessante, dotato di un’accelerazione impressionante, sul quale la federazione francese ripone grandi speranze per il futuro prossimo.

Nella ripresa sono arrivati i gol di Kaio Jorge e Gabriel Veron a pareggiare i conti, che hanno così permesso al subentrato Lazaro di completare la rimonta con un gol segnato ad un minuto dal 90esimo grazie ad una potente conclusione di sinistro sul primo palo.

La fase a gironi è invece stata decisamente meno stressante per il Brasile, che ha battuto 4-1 il Canada, 3-0 la Nuova Zelanda e 2-0 l’Angola. Molto più complesso, invece, il percorso del Messico nella fase a gironi, nella quale se l’è vista con Paraguay, Italia e Isole Salomone. I messicani hanno pareggiato 0-0 contro il Paraguay, perso 2-1 contro gli azzurri e infine rifilato un 8-0 alla nazionale delle Isole Salomone.

Proprio grazie a quest’ultimo risultato sono riusciti a conquistare la qualificazione agli ottavi risultando la migliore tra le terze classificate nei 6 gironi all’italiana. 

Questo percorso un po’ incerto nel girone non sembrava promettere nulla di buono, eppure il Messico è riuscito a ribaltare tutti pronostici arrivando fino in fondo nel torneo. Negli ottavi i messicani hanno eliminato il Giappone imponendosi per 2-0, nei quarti la Corea del Sud con il punteggio di 1-0 e in semifinale l’Olanda, battuta 4-3 ai rigori dopo l’1-1 maturato al termine dei tempi regolamentari e supplementari. 

L’Olanda, già campione d’Europa in carica, è partita con i favori del pronostico al pari del Brasile, ma adesso dovrà accontentarsi di disputare solo la finalina per il 3°/4° posto contro la Francia. In ogni caso, dunque, qualsiasi sarà l’esito di questa finale di consolazione, anche questa volta, come avvenuto nelle ultime 9 edizioni, ci sarà una squadra europea sul podio del mondiale under-17.

La finale tra Francia e Olanda è in programma alle ore 19 italiane all’Estadio Bezerrão di Gama, lo stesso impianto che ospiterà 4 ore più tardi anche la finale tra Brasile e Messico.

I giocatori che si sono messi in evidenza

Nella finalina tra Francia e Olanda ci sarà una sfida nella sfida. Le due nazionali lotteranno per salire sul podio, mentre Sontje Hansen e il succitato Nathanaël Mbuku si contenderanno la palma di miglior bomber di questo mondiale. Entrambi non sono dei numeri 9, bensì dei trequartisti o in alternativa degli attaccanti esterni. Si tratta di due giocatori alti solo 170cm, che hanno nello spunto in velocità il loro reale punto di forza, oltre a capacità tecniche già eccellenti nonostante la giovane età. 

Hansen al momento non ha ancora esordito tra i professionisti, ma è il punto di forza dell’Ajax U19. Ad una partita dal termine di questo torneo l’olandese guida la classifica marcatori con 6 gol al suo attivo, uno in più del francese.

Il giocatore simbolo del Messico è invece Efraín Alvarez, 17enne nato negli Stati Uniti e attualmente in forza ai Los Angeles Galaxy, che ha però scelto di giocare per la nazionale del suo Paese d’origine. Nonostante la sua giovane età, nell’ultima stagione della MLS ha diviso lo spogliatoio con Zlatan Ibrahimovic, disputando diverse partite con la prima squadra. Si tratta di un centrocampista/trequartista di grandi prospettive che lo stesso Ibrahimovic non ha esitato a definire “il miglior talento per distacco della MLS”. È lui l’uomo simbolo e trascinatore di questo Messico, per il quale ha segnato 4 gol in questo mondiale.

A quota 4 reti c’è anche il brasiliano Kaio Jorge, attaccante del Santos che può già vantare qualche apparizione in prima squadra nonostante i 17 anni di età. Il giocatore più quotato del Brasile è però Talles Magno – a quota 3 gol nel torneo – un attaccante in grado di giocare sia come prima punta che sull’esterno. A differenza del connazionale Kaio Jorge, Talles Magno gioca già stabilmente in prima squadra con il Vasco da Gama e in patria viene considerato un sicuro crack. Altro giocatore molto interessante del Brasile è Yan Couto, terzino destro di proprietà del Coritiba che in patria paragonano ad un certo Dani Alves, che è poi anche il suo giocatore di riferimento.