Si conclude sabato 21 dicembre il mini torneo che aggiudica il Mondiale per Club, ex Coppa Intercontinentale. In programma alle 15:30 la finale per il 3° e 4° posto tra Monterrey e Al Hilal, mentre a seguire, alle 18:30, sarà assegnato il trofeo tramite la finale per il 1° e il 2° posto che vede contrapposte, come da pronostico, Liverpool e Flamengo.

Il Flamengo è entrato in competizione direttamente in semifinale, affrontando e battendo l’Al Hilal di Sebastian Giovinco, vecchia conoscenza del calcio italiano così come l’allenatore Mircea Lucescu. Dopo il vantaggio illusorio per i sauditi firmato da Al Dawsari, il club brasiliano ha rimontato la gara con tre reti firmate da De Arrascaeta, Bruno Henrique e dall’autorete di Albulayhi. Si è interrotto dunque in semifinale il sogno dello juventino Giovinco, il cui Al Hilal ai quarti aveva eliminato i tunisini dell’Espérance.

Il Liverpool di Jurgen Klopp, invece, in semifinale ha superato non senza fatica i messicani del Monterrey. I Reds hanno messo la partita immediatamente in discesa andando in vantaggio all’11’ con Keita, ma al 14’ il pari di Funes Mori ha scompaginato i piani del tecnico tedesco, costretto a mandare in campo alcuni dei titolari risparmiati per l’occasione. Dopo alcuni brividi per Alisson, la vittoria del Liverpool è arrivata al 91’ con la rete del brasiliano Firmino. Ora l’atto finale, per il quale gli inglesi partono indubbiamente con i favori del pronostico.

Liverpool-Flamengo: la rivincita dopo 38 anni

Non è la prima volta che Liverpool e Flamengo si contendono il Mondiale per club. Le due compagini si sono infatti già affrontate nel 1981, quando il trofeo si chiamava Coppa Intercontinentale. Entrambe le squadre si presentarono alla manifestazione da debuttanti assolute: il Liverpool per via di rinunce alla partecipazione, mentre il Flamengo era reduce dalla prima vittoria in Copa Libertadores. Allora furono proprio i brasiliani ad aggiudicarsi la coppa con un netto 3-0: autori delle reti João Batista Nunes de Oliveira, detto più semplicemente Nunes (doppietta) e Adílio. L’uomo del match fu però tale Arthur Antunes Coimbra detto Zico, che nel 1983 sarebbe stato poi acquistato dall’Udinese.

I tifosi del Liverpool si aspettano dunque che Salah e compagnia riescano a vendicare la sconfitta rimediata 38 anni fa. Almeno sulla carta, i Reds partono favoriti, ma le difficoltà incontrate in semifinale contro il Monterrey hanno riportato gli inglesi con i piedi per terra. Klopp si è lamentato molto del fitto calendario che ha preceduto questa manifestazione e che ha portato il Liverpool ad arrivarci con risicate forze psico-fisiche. Il Flamengo, da parte sua, sogna di approfittare di qualche appannamento dei britannici per bissare il successo del 1981.

La rivincita di Gabigol

Se il Liverpool può contare dalla sua parte su una rosa stratosferica, che è per la maggior parte quella che lo scorso anno ha conquistato la Champions League, il Flamengo è fresco di conquista della Copa Libertadores e vola sulle ali dell’entusiasmo. Seppur non sia andato in gol in semifinale, il trascinatore dei brasiliani è tale Gabriel Barbosa Almeida detto Gabigol. Il centravanti ancora di proprietà dell’Inter ha sostanzialmente consegnato la Champions sudamericana ai suoi, ribaltando con una doppietta nel finale il gol di vantaggio fino ad allora maturato dal River Plate nella gara dello scorso 23 novembre.

Lasciata l’Italia con solo 9 presenze e una rete – da qui lo storpiamento del suo nomignolo in  Gabi-un-gol – Gabriel Barbosa è passato senza lasciare traccia al Benfica e in seguito è rientrato al Santos, club che lo aveva lanciato nel grande calcio. Dopo le 18 reti in 35 presenze con i bianconeri, l’Inter lo ha prestato al Flamengo, club con cui è letteralmente rinato mettendo a segno in campionato qualcosa come 25 gol in 29 partite. Si frega le mani il cassiere dei nerazzurri, dunque, che a gennaio contano di cedere il calciatore a titolo definitivo incassando un buon tesoretto per le prossime operazioni in entrata.

Jurgen Klopp contro Jorge Jesus

Insomma, la finale del Mondiale per club tra Liverpool e Flamengo potrebbe essere tutt’altro che una gara scontata. Se da una parte c’è un vero e proprio guru del calcio mondiale, Jurgen Klopp, dall’altra c’è un Jorge Jesus che si conferma tecnico molto esperto e che sa far rendere al massimo le squadre che allena. Dopo i buoni risultati ottenuti in Portogallo con Benfica e Sporting, Jesus ha avuto una breve parentesi all’Al Hilal, per poi sposare il progetto del Flamengo che lo ha portato a salire sulla vetta più importante del Sudamerica. Se il Flamengo salisse anche su quella mondiale, buona parte del merito sarebbe proprio del suo allenatore.