La Ligue 1 riprenderà il prossimo 10 gennaio, quando inizierà il lungo weekend della prima giornata di ritorno. Il massimo campionato francese è giunto al giro di boa lo scorso 21 dicembre con la 19a giornata, l’ultima del girone d’andata. Fin qui è stato un vero e proprio monologo del Paris Saint Germain, manco a dirlo, inseguito sostanzialmente solo dall’Olympique Marsiglia. Lilla, Lione e Monaco sono infatti troppo distanti per impensierire i campioni di Francia in carica.

Ligue 1: chi può fermare il PSG?

Con una partita da recuperare il PSG di Thomas Tuchel si sta confermando incontrastato dominatore della Ligue 1 2019-2020. Trascinati da Mbappé (11 reti), Icardi (9) e Neymar (8) i parigini si trovano attualmente in vetta con 45 punti (48 in caso di vittoria nel recupero). Unica squadra a non aver mai pareggiato (3 invece le sconfitte rimediate fin qui), i campioni di Francia non conoscono mezze misure, a conferma del gioco sempre propositivo predicato dal loro allenatore. Non mancano però le delusioni all’interno della lunga rosa del PSG, con Cavani spesso fermo ai box e indiziato di lasciare la Francia già a gennaio, alla stregua di Kurzawa e Ander Herrera. Chi sta facendo la differenza soprattutto in termini di assist è Angel Di Maria, 31enne argentino che si sta esprimendo probabilmente al suo top di carriera.

A sette punti dalla vetta insegue il Marsiglia di André Villas-Boas, tecnico portoghese che, pur non avendo una rosa di primissimo ordine, ha messo alle proprie spalle formazioni sulla carta maggiormente attrezzate. Oltre al bomber Dario Benedetto (7 gol), stanno trascinando i marsigliesi il “solito” Payet, Radonjic, Sanson, Sarr e l’esperto olandese Strootman. Un altro giocatore che si è messo particolarmente in evidenza nelle fila dell’OM è il difensore giapponese Hiroki Sakai, che grazie alle sue prestazioni si è meritato il prolungamento di contratto fino al 2022.

Rennes gradita sorpresa

Al terzo posto della Ligue 1, al termine del girone d’andata, c’è il Rennes allenato da Julien Stéphan. Ottimo il lavoro svolto fin qui dall’ex centrocampista, che ha fin qui dato fastidio a formazioni più attrezzate grazie all’agonismo mostrato in campo e all’ottima preparazione delle partite. Stéphan ha rivitalizzato elementi come Niang, ex centravanti del Milan, che ha messo a segno fin qui 8 reti in 18 partite. Non ci son tantissimi talenti nella rosa del Rennes e alcuni dei giocatori migliori sono attualmente ai box per infortunio, come Grenier. Comunque sia il collettivo sta dando ottime risposte sul campo e la squadra merita ampiamente la posizione di classifica occupata.

Scendendo in graduatoria troviamo il Lilla di Christophe Galtier, che ha nel nigeriano Osimhen il suo alfiere più pericoloso in fase offensiva (10 reti in 18 partite). In questa prima parte di stagione si è distinto anche il centrocampista Ikone, mentre a dare esperienza alla difesa ci pensa il portoghese Fonte, 36 anni. Il Lilla, inoltre, può recriminare per qualche punto lasciato per strada a causa di alcuni episodi sfortunati.

La rinascita del Monaco

In risalita il Monaco, attualmente 7° con 28 punti. L’inizio di stagione della squadra allenata da Leonardo Jardim è stato assai difficoltoso, in linea sostanzialmente con la passata stagione, nella quale è arrivata una salvezza all’ultima giornata. Con il passare delle giornate, però, l’allenatore ha trovato la quadratura del cerchio e ora i monegaschi si trovano a ridosso della zona Europa. Vero e proprio trascinatore è il 29enne Ben Yedder, prelevato dal Siviglia e confermatosi anche nel campionato francese (attualmente è in vetta alla classifica cannonieri) un cecchino quasi infallibile con 13 reti in 16 partite. Bene anche il russo Golovin, anche se dal suo talento tutti si attendono sempre qualcosa in più, in primis i supporters del club del Principato.

Delusione Lione

Deludente, fin qui il Lione di Rudi Garcia, prossimo avversario della Juventus agli ottavi di finale di Champions League. Attualmente 12° con 26 punti, l’Olympique ha iniziato la stagione sostanzialmente bene, ma il solo Dembele (10 reti in 18 partite) non può bastare per giocarsela nelle parti alte della classifica. Dal tecnico ex Roma, che è subentrato il 14 ottobre al brasiliano Sylvinho che aveva conquistato solamente 9 punti nelle prime 9 di campionato, la piazza si attendeva anche un gioco maggiormente arioso e una fase difensiva più ermetica, ma fin qui le prestazioni sono ben al di sotto delle premesse, sebbene ci sia stato comunque un evidente miglioramento rispetto alla precedente gestione tecnica.

Alti e bassi per il Bordeaux di Paulo Sousa

Altalenante, invece, la corsa del Bordeaux di Paulo Sousa, tecnico che ama sempre portare innovazioni nelle squadre in cui allena. Fino a qualche settimana fa sembrava che i “girondini” potessero davvero lottare per le primissime posizioni, ma ora sono scivolati al 13° posto in virtù di soli 4 punti conquistati nelle ultime 5 uscite. La rosa non è oggettivamente attrezzata per l’Europa e alla fine se la salvezza tranquilla era l’obiettivo di inizio stagione, dalle parti di Bordeaux possono essere contenti così. In caso contrario, servirebbero importanti investimenti nel mercato di gennaio. Investimenti che non sembrano proprio essere all’orizzonte.