Lo scorso weekend si è conclusa l’edizione 2020-2021 della Ligue 1, il massimo campionato di calcio francese. A spuntarla è stato il Lille, che ha interrotto dopo tre anni il dominio del Paris Saint-Germain (7 titoli negli 8 anni precedenti). La classifica finale recita dunque Lille campione con 83 punti, PSG secondo a -1 e qualificato alla fase a gironi di Champions League. Il Monaco chiude terzo con 78 punti e dovrà passare per i preliminari di Champions, mentre in Europa League ci vanno Lione (76) e Marsiglia (59). Il Rennes, dopo aver coltivato sogni più nobili nella prima parte della stagione, chiude a quota 58 e parteciperà alla neonata Conference League. Retrocedono in Ligue 2 Nimes e Dijon, mentre il Nantes si gioca la permanenza nella massima serie nello spareggio col Tolosa. A tal proposito, ieri sera si è giocata la gara di andata, che si è conclusa con la vittoria in trasferta del Nantes per 1-2 (ritorno il 30 maggio a campi invertiti).

Ligue 1: il capolavoro di Galtier

L’uomo copertina di questa edizione della Ligue 1 è senza ombra di dubbio Christophe Galtier, allenatore del Lille e autore di un vero e proprio capolavoro. Come spesso accade, nella lunga corsa a tappe ha prevalso la formazione che ha subito meno gol: il Lille non ha segnato moltissimo (64 reti, di cui 16 dell’esperto centravanti turco Yilmaz), ma in 38 gare ha subito solo 23 gol, 5 in meno del PSG, che ha chiuso con 28 reti subite ma ben 86 fatte. Il merito di Galtier e dei suoi ragazzi è stato quello di percepire le debolezze dei parigini in una stagione anomala e di sfruttarle al meglio nei momenti chiave della stagione. Alla fine, ha prevalso chi ha sbagliato di meno e Galtier, che ha concluso nel migliore dei modi il suo ciclo di 4 anni, ha già deciso che meglio di così non potrà fare. Nel suo futuro Lione o Nizza, secondo le indiscrezioni provenienti dalla Francia. “La mia decisione non è legata alla classifica finale della LOSC – le sue parole a Goal.com – se fossimo arrivati ​​quarti o settimi avrei preso la stessa decisione. Non voglio partire con un successo. Me ne vado perché ho deciso che, dopo quattro anni, era ora di partire. Lascio Lille con un risultato incredibile, ho bisogno di qualcos’altro. Non voglio cadere in una routine, come era successo con il Saint-Etienne. La mia decisione non è legata alla paura del futuro del LOSC, vista la situazione generale del calcio francese”. Se il Lille ha chiuso la stagione con la migliore difesa, il merito è anche dell’estremo difensore Mike Maignan, 25enne transalpino che non a caso è stato scelto dal Milan per la sostituzione di Gianluigi Donnarumma.

PSG: stagione in chiaroscuro

È stata una stagione non proprio esaltante per il Paris Saint-Germain, anche se dopo aver vinto 7 titoli in 8 anni ci sta cedere il passo. Dopo un inizio di stagione a singhiozzo, anche per via dei tanti calciatori positivi al Covid, il club dello sceicco Al-Khelaifi ha deciso di esonerare a fine dicembre Thomas Tuchel (che poi si è accasato al Chelsea accompagnando i Blues in finale di Champions League) per via dei rapporti mai ottimali con Leonardo e un’intervista concessa in Germania che non è piaciuta alla proprietà. L’arrivo di Mauricio Pochettino ha ridato entusiasmo all’ambiente, ma non è bastato per far segnare quel cambio di passo che ci si attendeva. Per vincere questa Ligue 1 serviva una rimonta perfetta, invece anche con il tecnico argentino i parigini hanno confermato di non avere vie di mezzo: alla fine il PSG ha vinto anche più gare del Lille (26 contro 24), ma ha pareggiato solo 4 volte e perso 8. Qualche pareggio in più, con un po’ di equilibrio, avrebbe potuto portare al titolo. Ed è anche per questo che ora sotto la Tour Eiffel si interrogano sulla scelta tecnica fatta: Pochettino non sembra proprio sicuro della riconferma e il fantasma di Antonio Conte incombe su di lui. L’argentino potrebbe tornare al Tottenham, o addirittura finire al Real Madrid al posto di Zinedine Zidane.

Capolavoro di Kovac

Vanno fatti tanti complimenti a Nico Kovac, tecnico del Monaco, che dopo diverse stagioni di sofferenza ha riportato i monegaschi nelle parti nobili della classifica. L’inizio di campionato non è stato propriamente tambureggiante, ma la squadra del Principato nel finale di stagione è arrivata addirittura a giocarsela punto a punto per il titolo, cadendo sostanzialmente solo nel match casalingo contro il Lione (2-3) alla quartultima giornata. A proposito del Lione, perdendo l’ultima gara casalinga contro il Nizza (2-3), la squadra allenata da Rudi Garcia non ha approfittato del pareggio concomitante dei monegaschi fallendo l’aggancio alla Champions League. Il divorzio dall’ex tecnico della Roma, annunciato dal diretto interessato, sembra però sia stato indipendente da questo risultato, poiché i rapporti con la dirigenza, Juninho in primis, pare fossero ormai ai minimi storici.

I top scorer della Ligue 1

Si consola con la vittoria della classifica cannonieri Kylian Mbappé, che chiude davanti a tutti con 27 reti. Alle sue spalle, a quota 20, Memphis Depay del Lione e Wissam Ben Yedder del Monaco. Il primo, in scadenza di contratto con il Lione, è alla ricerca di un nuovo ingaggio con un ottimo biglietto da visita, mentre il secondo ha confermato di essere ancora un cecchino d’area di rigore dopo quanto di buono fatto vedere nel recente passato a Siviglia.

Ligue 1: classifica finale e verdetti

Lilla 83 (campione)

PSG 82 (Champions League)

Monaco 78 (Champions League, preliminari)

Lione 76 (Europa League)

Marsiglia 59 (Europa League)

Rennes 58 (Conference League)

Lens 57

Montpellier 54

Nizza 52

Metz 49

Saint-Etienne 46

Bordeaux 45

Angers 44

Reims 42

Strasburgo 42

Lorent 42

Brest 41

Nantes 40 (spareggio)

Nimes 35 (retrocesso)

Dijon 21 (retrocesso)