Si è conclusa la Liga Spagnola 2019-2020, di cui si è giocata ieri sera la 38ª e ultima giornata. Il massimo campionato di calcio iberico ha così emesso gli ultimi verdetti in chiave europea e per le retrocessioni nella Liga 2. Il Real Madrid aveva già conquistato nel penultimo turno il titolo di campione di Spagna per la 34esima volta nella sua storia, con Zinedine Zidane che ha festeggiato il suo 11° trofeo sulla panchina dei Blancos. Alle spalle dei madridisti (87 punti), si piazza il Barcellona che rifila una manita all’Alaves chiudendo a quota 82 punti. Si qualificano alla fase a gironi della Champions League anche Atletico Madrid e Siviglia, entrambe a quota 70 punti.

Liga: le qualificate in Europa League

Il Villarreal, già qualificato alla fase a gironi di Europa League, viene raggiunto dalla Real Sociedad, che ha consolidato il 6° posto a 56 punti dopo il pareggio in casa dei Colchoneros (1-1). Ai preliminari approda, invece, il Granada, che chiude al settimo posto dopo aver rifilato un poker all’Athletic Bilbao, che non avrà la chance di ottenere il pass europeo con un’eventuale vittoria della Coppa del Re, visto che la storica finale di quest’anno contro la Real Sociedad è stata rinviata a data da destinarsi (probabilmente nel prossimo anno) per permettere alle due formazioni basche di disputarla con la presenza del pubblico. Per il Granada di Diego Martínez Penas è il coronamento di una stagione davvero ottima e nella quale il rendimento è stato, a parte qualche inciampo, costante. Rimane invece clamorosamente fuori dalle coppe europee il Getafe, a lungo anche terzo in classifica, che nell’ultimo turno ha perso 1-0 in casa del Levante, rimanendo così a 54 punti: la prossima avversaria dell’Inter in Europa League è letteralmente crollata e, nelle undici gare disputate dalla ripresa del campionato, è stata capace di vincere solo una volta, in casa contro la Real Sociedad.

Le tre retrocesse

Dopo Espanyol e Maiorca, precipita nella serie B spagnola anche il Leganes, che non riesce ad approfittare del pari del Celta Vigo in casa del fanalino di coda, impattando nel derby contro i campioni dei Real Madrid per 2-2. Vanificata così la rimonta importante compiuta nelle ultime settimane dalla squadra del messicano Javier Aguirre.

Messi capocannoniere, Benzema secondo

Si consola con il titolo di Pichichi il numero 10 del Barcellona Leo Messi, miglior marcatore della Liga per la settima volta in carriera. È stata una stagione strana quella dei blaugrana, che dopo essere stati primi fino alla sosta forzata, sono letteralmente crollati alla ripresa spianando la strada verso il titolo al Real Madrid. Tra crisi tecnica, societaria e finanziaria, il Barça sta attraversando il periodo più difficile della sua storia recente e non è bastato nemmeno avere tra le proprie fila il migliore al mondo. Messi ha chiuso il campionato con 25 reti e ben 21 assist, piazzandosi nella classifica cannonieri davanti a Karim Benzema, attaccante francese del Real Madrid che a 32 anni è stato protagonista di una stagione super con 21 reti all’attivo. Troppe volte dato per finito, l’ex Lione ha dimostrato che chi vorrà prenderne il posto al centro dell’attacco Merengue dovrà sudare anche l’anno prossimo le proverbiali sette camicie. Sul podio con 18 reti il centravanti del Villarreal, Gerard Moreno.

Chiude con 13 reti una vecchia conoscenza del calcio italiano, il croato Ante Budimir (Maiorca) che ha vestito in passato le maglie di Crotone e Sampdoria. Delude il portoghese Joao Felix: per assicurarsi quello che molti hanno già definito “il nuovo Ronaldo” l’Atletico Madrid ha speso oltre 120 milioni di euro, ma la prima stagione nella Liga è stata ben al di sotto delle attese. Tra difficoltà di ambientamento e alcuni infortuni, il lusitano non è andato oltre le 6 marcature.

Miglior attacco e miglior difesa della Liga

Il miglior attacco della Liga 2019-2020 è quello del Barcellona, che ha messo a segno qualcosa come 86 reti (oltre a Messi si segnalano le 16 di Suarez), ma a primeggiare è, come spesso accade nelle competizioni lunghe, la migliore difesa. È il Real Madrid a prevalere anche in questa graduatoria, con soli 25 gol subiti in 38 partite, a conferma che Zidane è riuscito a far tornare i Blancos una formazione solida ed equilibrata in linea con il detto “meglio vincere cinque volte 1-0 che una sola volta 5-0”. Solo due gol in più ha subito l’Atletico Madrid di Simeone, tecnico tradizionalmente molto attento alla fase difensiva, ma dall’altra parte non c’è stato un apporto importante dall’attacco (solo 51 gol, 12 dei quali messi a segno dall’ex juventino Morata).