Il Real Madrid è campione d’Europa per la 15ª volta nella sua storia. I Blancos hanno tenuto fede alla propria tradizione battendo in quel di Wembley il Borussia Dortmund di Ivan Terzic. Nuovo record per Carlo Ancelotti, tecnico degli spagnoli che mette nella sua personalissima bacheca la Champions League numero 7, 2 conquistate da giocatore e 5 da allenatore. Tra la prima “coppa dalle grandi orecchie” conquistata da Carletto da tecnico nel 2003 e quest’ultima sono passati ben 21 anni. In questo lasso di tempo si dice che il calcio sia cambiato molto, ma nulla è cambiato per l’allenatore italiano, che non ha perso la sua abitudine a vincere.

Ancelotti dopo il nuovo record

“Non ci si abitua mai a vincere – le parole di Ancelotti al termine della gara – . Nel primo tempo abbiamo sofferto tanto, nella ripresa abbiamo fatto meglio. Questo è un sogno che continua. Tutto molto bello, aver vinto cinque Champions non è importante quanto passare serate come queste – ha proseguito -. Sembra un sogno questa seconda parte della mia carriera a Madrid, speriamo di non svegliarci. Il presidente Perez era molto felice, è la chiave di tutto questo e con questo successo supera Bernabeu e si conferma un grande presidente”.

Real Madrid campione d’Europa: commento e statistiche

Nel primo tempo è stato il Borussia Dortmund a giocare meglio, visto che il Real Madrid non è riuscito a portare nemmeno un pericolo verso l’indirizzo della porta tedesca. Buona la pressione e la riaggressione da parte della squadra di Terzic, che ha chiuso tutte linee di passaggio per gli avanti Blancos e soprattutto ha ingabbiato Bellingham, letteralmente impalpabile nella prima frazione di gioco. I gialloneri hanno fatto sostanzialmente il Real, ripartendo velocemente e mettendo a dura prova la tenuta della retroguardia spagnola. I pericoli più importanti per Courtois sono arrivati al 21’ con Adeyemi e poi al 23’ con Fullkrug, che ha colpito un palo interno dopo essere partito in sospetto fuorigioco. Prima dell’intervallo, due interventi dell’estremo difensore merengue, che però si fa trovare pronto, nonostante il lungo periodo di inattività alle spalle.

Nella ripresa, con il calo dei ritmi il Real ha preso le misure ai tedeschi con Carvajal che prima ha fatto le prove al 49’, poi 10 minuti più tardi ha trovato il gol di testa su angolo magistralmente battuto da Toni Kroos. La rete dei Blancos manda in tilt il Borussia Dortmund, che fatica ad uscire dai propri 30 metri rimediando il secondo gol al 68’ con Vinicius, abile a depositare in rete al termine di un’azione partita da un clamoroso errore in costruzione da parte dei gialloneri. C’è ancora tempo per un gol di Fullkrug, ma la sua incornata arriva da posizione di fuorigioco e la marcatura viene giustamente annullata. Nel finale, girandola di cambi per Ancelotti e sostanzialmente normale amministrazione.

Riassumendo la gara con le statistiche, nel primo tempo il Borussia Dortmund ha collezionato 8 tiri totali, contro i 2 del Real. Il calo tedesco nella ripresa è certificato dai numeri finali, con 12 tiri dei teutonici, 3 dei quali nello specchio, contro i 13 delle Merengues, che in 6 occasioni hanno impegnato l’estremo difensore avversario Kobel. Quanto agli xG, ovvero gli expected goal, inutile il vantaggio del Dortmund (2.10 contro 1.24), mentre gli spagnoli hanno capitalizzato meglio il possesso palla (54%) e i passaggi riusciti (505 contro 355). Il Real prevale anche nei palloni recuperati, ovvero 35 contro 30.

Borussia Dortmund-Real Madrid 0-2: il tabellino

Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Maaatsen; Sabitzer, Emre Can (35′ st Malen); Sancho (42′ st Bynoe-Gittens), Brandt (35′ st Haller), Adeyemi (27′ st Reus); Fullkrug. A disp.: Meyer, Lotka, Wolf, Nmecha, Ozcan, Sule, Moukoko, Watjen. All.: Terzic.

Real Madrid (4-3-1-2): Courtois; Carvajal, Rudiger, Nacho, Mendy; Valverde, Kroos (40′ st Modric), Camavinga; Bellingham (40′ st Joselu); Rodrygo (45′ st Militao), Vinicius (49′ st Vasquez). A disp.: Lunin, Kepa, Fran Garcia, Ceballos, Guler, Diaz, Tchouameni, Alaba. All.: Ancelotti.

Arbitro: Vincic (Slovenia)

Marcatori: 29′ st Carvajal, 38′ st Vinicius

Ammoniti: Schlotterbeck, Sabitzer, Hummels (D); Vinicius (R)

Espulsi: nessuno