Nemmeno il tempo di “digerire” la tre giorni di full immersion europea che è già tempo di Serie A. Dopo l’anticipo di ieri sera tra Cagliari e Genoa terminato 3 a 1 per i sardi, il sabato di campionato si apre alle ore 15 con l’Udinese di Igor Tudor, che ospita il Brescia di Corini, reduce dalla rocambolesca sconfitta casalinga per 3-4 contro il Bologna. Alle 18, invece, ecco la Juventus protagonista, impegnata tra le mura amiche dell’Allianz Stadium contro un Hellas Verona che non ha alcuna intenzione di interpretare il ruolo di “vittima sacrificale”.

Juventus-Hellas Verona: non sarà ampio turnover

Chi pensava che la partita contro l’Hellas Verona di oggi fosse l’occasione per vedere all’opera tutti coloro che finora sono stati utilizzati meno da Maurizio Sarri, si sbagliava di grosso. La Juventus, reduce da due pareggi esterni consecutivi, seppur molto diversi, contro Fiorentina e Atletico Madrid, vuole assolutamente tornare alla vittoria, per evitare che l’Inter di Antonio Conte possa metter in atto una sorta di “mini fuga”. A Torino, però, arriva un Hellas Verona che finora ha ampiamente dimostrato di meritare il palcoscenico della Serie A. La squadra di Juric, infatti, ha collezionato quattro punti in tre partite disputate (pareggio casalingo, in dieci uomini, contro il Bologna e vittoria esterna con il Lecce), mettendo in evidente difficoltà il Milan nell’ultima giornata di campionato e uscendo sconfitto dal Bentegodi solo a causa di un calcio di rigore realizzato da Piatek. Lo sa bene Maurizio Sarri, che nella conferenza stampa di ieri non ha accolto con particolare entusiasmo la possibilità di attuare una rotazione massiccia. «Vediamo se la rotazione sarà ristretta perché stanno tutti bene o se servirà qualcos’altro. Qui abbiamo la fissa del turnover, in Inghilterra le squadre fanno 7-8 partite in più, eppure le squadre giocano con 14 giocatori. La squadra ora deve trovare un’organizzazione forte, e in questa fase iniziale si trova solo con la continuità» ha dichiarato con grande sicurezza il tecnico bianconero.

Con quattro partite da disputare nei prossimi dieci giorni, però, è inevitabile pensare a qualche cambio, già a partire dall’estremo difensore. In porta, infatti, potrebbe essere arrivato il momento di Gianluigi Buffon, che ha disputato l’ultima partita ufficiale in maglia bianconera proprio contro l’Hellas Verona, il 19 maggio del 2018, prima di trascorrere il suo unico anno nella Capitale francese con il PSG. Nonostante ciò, ancora nulla è deciso, come ha fatto intendere lo stesso Sarri. In difesa calano le quotazioni di Demiral, che potrebbe però giocare uno spezzone di partita: con ogni probabilità, sarà ancora la coppia Bonucci-De Ligt a guidare il reparto arretrato. Per quanto riguarda i terzini, il tecnico della Juventus, nella speranza di recuperare in fretta Mattia De Sciglio, non ha escluso la possibilità di far riposare Alex Sandro e arretrare Cuadrado, vero mattatore nel match del Wanda Metropolitano. In mezzo al campo si va verso un solo cambio: uno tra Ramsey e Rabiot dovrebbe sostituire Khedira, che dopo quattro partite da titolare ha bisogno di rifiatare. In attacco, con Cristiano Ronaldo intoccabile, è ballottaggio argentino Higuain-Dybala, con il secondo al momento favorito sul primo. Dopo il turno di “riposo” in Champions League, sulla destra tornerà ad agire Federico Bernardeschi, chiamato all’immediato riscatto dopo un periodo sottotono, sia con la maglia bianconera che con quella azzurra della Nazionale.

In casa Verona, invece, grande occasione da titolare per Di Carmine. Pazzini, non ancora al meglio, partirà dalla panchina. Stando alle indicazioni di Juric in conferenza stampa, dovrebbe essere confermata in gran parte la formazione che ha messo in difficoltà il Milan di Giampaolo nell’ultima giornata di campionato.

Juventus-Verona: probabili formazioni

Juventus (4-3-3): Buffon; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Danilo; Ramsey, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Dybala, Ronaldo. Allenatore: Maurizio Sarri.

Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Veloso, Amrabat, Lazovic; Verre, Zaccagni; Di Carmine. Allenatore: Ivan Juric.

Udinese-Brescia: tre punti a testa, ma Corini già trema

Udinese-Brescia delle ore 15 aprirà ufficialmente questo sabato di Serie A. Allo Stadio Friuli di Udine arrivano due squadre alla disperata ricerca di punti: entrambe, infatti, hanno collezionato una sola vittoria (al match d’esordio) e due sconfitte, ma nonostante ciò la situazione dei due allenatori appare decisamente diversa. Igor Tudor, confermato sulla panchina dell’Udinese dopo essere subentrato a Davide Nicola lo scorso 20 marzo, sente la propria posizione al sicuro. Dopo la vittoria casalinga contro il Milan all’esordio, è poi arrivato lo scivolone contro il Parma (1-3). Nell’ultima giornata disputata, invece, ecco l’immeritato K.O. per 1-0 contro la nuova Inter di Antonio Conte, in una partita fortemente condizionata dall’espulsione di De Paul avvenuta già nel primo tempo. Fin qui, dunque, un cammino giudicato in maniera positiva quello percorso dalla squadra di Tudor, ma una sconfitta interna contro il Brescia di Corini potrebbe cambiare repentinamente le carte in tavola. Nonostante lo stesso numero di punti conquistati, la situazione dell’allenatore del Brescia sembra invece essere molto diversa rispetto a quella del suo collega. Dopo la clamorosa rimonta casalinga patita contro il Bologna, in molti hanno messo in discussione l’operato dell’ex capitano del Palermo, che ha tuonato in conferenza stampa: «Prendo atto che vi siete dimenticati di un anno di lavoro, prendo atto che vi siete dimenticati che abbiamo fatto tre punti in tre partite e che abbiamo messo sotto il Bologna per cinquanta minuti». Intanto su Brescia aleggia lo spettro di Stefano Pioli, pronto a rimettersi in discussione dopo essersi dimesso dalla Fiorentina lo scorso 9 aprile.

Udinese-Brescia: probabili formazioni

Udinese (3-4-2-1): Musso; Becao, De Maio, Samir; Larsen, Jajalo, Mandragora, Sema, Fofana, Pussetto; Lasagna. Allenatore: Igor Tudor.

Brescia (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Cistana, Chancellor, Mateju; Bisoli, Tonali, Romulo; Spalek; Aye, Donnarumma. Allenatore: Eugenio Corini.