Gianluca Vialli si è spento a Londra all’età di 58 anni. A pochi giorni dalla morte di Pelé e Sinisa Mihajlovic, il calcio mondiale perde un altro dei protagonisti della storia recente di questo sport. L’ex attaccante nato a Cremona, ha giocato in carriera con le maglie di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Negli ultimi anni era tornato da protagonista nello staff azzurro dell’amico Roberto Mancini, ma di recente era stato costretto a lasciare l’incarico per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Gianluca Vialli: uno dei più forti di sempre

Vialli, infatti, lottava dal 2017 contro un tumore al pancreas che sembrava avergli dato tregua dopo il primo ciclo di cure. Negli ultimi tempi, invece, il male è tornato prepotentemente e ogni sforzo medico è risultato vano. Con Gianluca se ne va un personaggio di grande carisma, che si è fatto apprezzare durante la sua carriera come leader dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Combattente e trascinatore, Vialli rimarrà negli annali come uno dei più forti attaccanti della storia del calcio italiano e della nazionale azzurra.

Per almeno un paio di decenni è stata una vera icona del movimento calcistico nostrano. Storico lo scudetto conquistato nel 1991 con la maglia della Sampdoria, con cui sfiorò la Coppa dei Campioni un anno dopo (sconfitta a Wembley contro il Barcellona per 1-0). Nel 1995 il bis tricolore con la Juventus e nella stagione successiva la rivincita in Champions League con la vittoria all’Olimpico di Roma sull’Ajax. Nel finale di carriera la parentesi al Chelsea, dove si è fatto apprezzare anche come allenatore: 1 EFL Cup e 1 FA Cup (trofei già vinti anche da calciatore dei Blues), 1 Charity Shield, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Europea.

Dal 2011 stella dello Juventus Stadium

Dall’8 settembre 2011, il giorno dell’inaugurazione dell’impianto, è stato inserito tra le stelle dello Juventus Stadium, a conferma del fatto che per i bianconeri Gianluca è stato e sarà sempre una leggenda.