È morto a 86 anni Silvio Berlusconi. L’annuncio è arrivato in tarda mattinata dall’ospedale San Raffaele dove era ricoverato da venerdì per essere sottoposto ad “accertamenti programmati” legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo. Quasi certo che i funerali di Stato verranno celebrati nel Duomo di Milano. Tra gli anni 1986 e 2004 e dal 2006 al 2008 Berlusconi è stato presidente del Milan, che ha portato in vetta al mondo dopo averlo salvato dal fallimento, mentre quattro anni fa era diventato numero uno del Monza, riportato in Serie A nel 2022.

L’inizio dell’ascesa di Berlusconi nell’imprenditoria coincide con la nascita nel 1968 di Edilnord e la conseguente costruzione di Milano 2. Sei anni dopo parte l’avventura con le televisioni, con la prima rete privata italiana, TeleMilano, che nel 1976 acquisisce il nome attuale di Canale 5. Il primo approccio al mondo dello sport coincide con l’acquisizione dei diritti per la trasmissione del Mundialito che a San Siro vede in campo Milan, Inter, Santos, Feyenoord e Penarol. Nel 1982 il gruppo si allarga con l’acquisto di Italia 1 dall’editore Edilio Rusconi e di Rete 4 nel 1984 dal gruppo editoriale Arnoldo Mondadori Editore (all’epoca controllato dall’editore Mario Formenton).

La sua storia sportiva è naturalmente legata a doppio filo al Milan, di cui è stato proprietario per 31 anni, dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017. Il Cavaliere, salva dal fallimento il club e lo porta sul tetto del mondo. Il Milan, mai prima di allora nella sua storia, aveva conosciuto successi così grandi: sono stati 29 i trofei vinti in tutto, 26 sotto la presidenza di Berlusconi, 3 con la vicepresidenza vicaria di Adriano Galliani. Gli anni della presidenza Berlusconi a Milanello sono stati gli anni dei grandi giocatori e dei grandi allenatori, passano sulla panchina dei rossoneri tutti i più grandi, Sacchi, Capello, Zaccheroni, Ancelotti e Allegri. Tecnici e giocatori vincenti per un ciclo, quello rossonero, rimasto nella storia per trofei vinti e qualità di gioco. Otto scudetti tra il 1987 e il 2011, cinque Champions League, una coppa Italia, sei supercoppe italiane, due coppe intercontinentali, una coppa del mondo per club. Il suo ciclo vincente sarà caratterizzato infatti dall’acquisto di giocatori di qualità e di esperienza, mix essenziale per portare il club in alto. Tra tutti i giocatori in rossonero spiccano gli olandesi Gullit e Van Basten, poi WeahShevchenko e Kakà: tutti top player che conquisteranno il pallone d’oro. Solo Van Basten conquista il prestigioso premio 3 volte.

Dopo la straordinaria epopea con il Milan, Berlusconi rientra nel calcio insieme al fidato Adriano Galliani acquistano il Monza il 29 settembre 2018. Con Galliani come amministratore delegato e Brocchi allenatore, il Monza vince il Girone C della Serie C1 e conquista subito la promozione in Serie B dopo 20 anni di assenza. Nella prima esperienza in B la squadra non raggiunge i playoff, ma nel 2021/2022, sotto la guida del nuovo tecnico, Giovanni Stroppa, altro ex calciatore del  Milan, raggiunge una storica promozione in Serie A. Questa è l’ultima impresa del presidente più vincente del calcio italiano, che ha segnato in maniera indelebile oltre trent’anni di storia di questo sport.