Archiviate le prime due giornate del campionato di Serie A, siamo giunti alla vigilia di Armenia-Italia, quinta partita delle qualificazioni ad Euro 2020 per gli azzurri. La squadra di Roberto Mancini si presenta a questo appuntamento al comando del Gruppo J con 4 vittorie al suo attivo su altrettante partite disputate fino a questo momento. Per questa trasferta ad Erevan il Ct della nazionale non potrà contare sull’apporto del capitano Giorgio Chiellini, vittima di un grave infortunio alla vigilia di Juventus-Napoli che lo costringerà a restare fuori dai giochi per almeno 6 mesi. Questa rappresenta sicuramente una grave defezione per l’allenatore e per tutto il gruppo, che dovrà fare a meno dell’esperienza e del carisma del suo giocatore più esperto. La speranza del Ct è ovviamente quella di riuscire a recuperarlo in condizioni ottimali per la fase finale degli Europei, che si disputeranno la prossima estate in 12 stadi di altrettanti Paesi diversi.

 

Prima di pensare alla fase finale bisognerà però centrare la qualificazione e per questo motivo il Ct non vorrebbe incappare in passi falsi, anche per poter utilizzare le ultime partite delle qualificazioni per fare qualche piccolo esperimento, che è sempre difficile da inserire nella programmazione quando il primo pensiero deve essere quello di portare a casa il risultato.

 

Fino a questo momento la Nazionale oltre a vincere si è anche distinta per la qualità del gioco espresso, mostrando un’ottima sintonia con l’attuale Commissario Tecnico. Il calcio italiano in questo momento non può contare, come in passato, su un alto coefficiente di talento e su un ricco numero di alternative. Mancini ha fin da subito impostato il lavoro in maniera diversa, scegliendo di seguire un metodo teoricamente più adeguato ad una squadra di club, cercando quindi di far metabolizzare fin da subito ai proprio giocatori degli schemi di gioco e una filosofia propositiva. Altri CT del passato si sono potuti concedere il lusso di assemblare una nazionale partendo dai “blocchi” dei vari club di alto profilo, per poi lavorare effettivamente sul gioco durante il mese di preparazione che precede le fasi finali delle competizioni. Questo è un lusso che Mancini decisamente non può permettersi e per questo motivo sta interpretando il ruolo di Ct un po’ come fece anche Antonio Conte, che scelse e puntò su uno zoccolo duro di 13-14 giocatori, per poi arricchirlo strada facendo.

 

Il percorso dell’Italia nelle qualificazioni

 

L’avventura degli azzurri in queste qualificazioni è iniziata il 23 marzo scorso, giorno della vittoria per 2-0 sulla Finlandia grazie ai gol di Barella e Kean. Tre giorni più tardi la nazionale affrontò e travolse la rappresentativa del Liechtenstein, sconfitta con un netto 6-0 grazie alle reti di Sensi, Verratti, Quagliarella (doppietta), Kean e Pavoletti. 

 

L’8 giugno scorso l’Italia ha invece giocato e vinto in trasferta contro la Grecia, liquidata con un 3-0 maturato tra il 23esimo ed il 33esimo minuto del primo tempo grazie ai gol di Barella, Insigne e Bonucci. L’11 giugno scorso gli azzurri hanno invece dovuto faticare decisamente di più per imporsi sulla Bosnia-Erzegovina, capace di creare diversi grattacapi alla squadra di Mancini davanti al pubblico dell’Allianz Stadium di Torino.

Dopo un primo tempo equilibrato sotto il profilo del gioco, l’Italia è andata al riposo sotto di un gol, firmato dal romanista Dzeko. Nella ripresa gli azzurri sono riusciti a ribaltare il risultato grazie ad Insigne e Verratti, quest’ultimo autore del gol vittoria con un destro all’angolino quando mancavano appena 4 minuti al 90esimo.

 

Grazie a queste 4 vittorie l’Italia guida il Gruppo J con 12 punti davanti a Finlandia (9 punti), Armenia (6), Grecia (4), Bosnia-Erzegovina (4) e Liechtenstein (0).

 

Italia-Armenia: la ultime sulle formazioni

 

Prima di partire alla volta dell’Armenia, gli azzurri hanno disputato solo un paio di allenamenti e per questo motivo Mancini, quasi certamente, si affiderà ai giocatori che gli hanno già regalato delle certezze nelle prime partite ufficiali. È scontato l’impiego del milanista Donnarumma, così come quello di Florenzi ed Emerson, anche per mancanza di alternative sulle corsie esterne, legate all’assenza dell’infortunato De Sciglio. Al suo posto il CT ha convocato l’interista D’Ambrosio, ma difficilmente lo impiegherà dal primo minuto.

 

Per il centro della difesa, complice l’assenza del succitato Chiellini, non ci sono dubbi: giocheranno Bonucci e Romagnoli. A centrocampo, invece, c’è il neo interista Sensi che scalpita, ma molto probabilmente Mancini si affiderà almeno per questa prima partita al terzetto composto da Barella, Jorginho e Verratti. 

 

Prima di partire alla volta dell’Armenia anche Insigne è stato costretto a dare forfait a causa di un problema muscolare, venendo sostituito in gruppo da Vincenzo Grifo del Friburgo. Le certezze in attacco sono rappresentate da Chiesa e Belotti, quest’ultimo particolarmente in forma avendo già disputato i turni preliminari di Europa League con il Torino. C’è ancora qualche dubbio circa il terzo componente del tridente, ma la scelta dovrebbe ricadere sullo juventino Bernardeschi, preferito in questo momento ad El Shaarawy.

 

L’Armenia nelle prime 4 partite si è distinta per un gioco offensivo particolarmente brillante, orchestrato dalla stella Henrikh Mkhitaryan, passato alla Roma proprio nell’ultimo giorno di calciomercato. È lui a guidare i suoi compagni nella rincorsa al sogno di una qualificazione che sembrava impossibile alla vigilia per via della contemporanea presenza nel girone di Italia, Finlandia, Grecia e Bosnia-Erzegovina. Mkhitaryan sarà schierato sulla trequarti campo, con il compito di animare il gioco offensivo della sua nazionale. Accanto a lui quasi certamente ci saranno Barseghyan e Adamyan, mentre l’unico terminale offensivo sarà l’esperto Karapetyan.

 

Italia-Armenia: la probabili formazioni

 

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Romagnoli, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Belotti, Bernardeschi. CT: Roberto Mancini  

 

Armenia (4-2-3-1): Hayrapetyan; Hambardzumyan, Ishkhanyan, Haroyan, Hovhannisyan; Mkrtchyan, Grigoryan; Barseghyan, Mkhitaryan, Adamyan; Karapetyan. CT: Armen Gyulbudaghyants.