Ci stiamo avvicinando alla 3 giorni dedicata alle qualificazioni per gli Europei di calcio 2020 che, per la prima volta nella storia della Uefa, si giocheranno in 12 Paesi diversi, Italia compresa. La decisione di dar vita a questa edizione itinerante è stata presa per celebrare il 60esimo anniversario dalla nascita del torneo.

Gli Europei di calcio: dagli anni 60 ad oggi

Nel tempo la formula degli Europei è decisamente cambiata, basti pensare che alla fase finale della prima rassegna continentale presero parte solo 4 squadre: la Francia (ospitante), la Jugoslavia, la Cecoslovacchia e l’Urss. Fa sorridere ripensare a tutto questo a 59 anni di distanza, anche perché 3 nazionali su 4 adesso non esistono più.

L’Italia, la Germania Ovest e l’Inghilterra rinunciarono spontaneamente a partecipare alla competizione. La prima edizione, per la cronaca, se la aggiudicò l’Urss battendo 2-1 la Francia al termine dei tempi supplementari.

Con il passare del tempo la formula è decisamente cambiata; nel 1980 il torneo è stato esteso ad 8 nazionali, nel 1996 a 16 ed infine, a partire da Francia 2016, è diventato un torneo a 24 squadre.

La Uefa ha scelto questa nuova formula anche per tentare di evitare eliminazioni clamorose durante le qualificazioni, che inevitabilmente finirebbero con l’impoverire il torneo a livello commerciale.

La quinta giornata delle qualificazioni

Nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato si giocheranno le partite della quinta giornata delle qualificazioni ad Euro 2020; in tutto si disputeranno 25 partite suddivise tra i 10 gironi di qualificazione.

Le partite del giovedì

Ad inaugurare gli impegni in campo internazionale sarà alle ore 18 proprio l’Italia di Roberto Mancini, impegnata in trasferta in casa dell’Armenia. Gli azzurri arrivano a questo match a punteggio pieno e andranno a caccia del quinto successo consecutivo. Tutte le altre partite in programma si giocheranno invece la sera, a partire dalle ore 20:45. Sempre per il gruppo J si giocheranno Bosnia ed Erzegovina-Liechtenstein e Finlandia-Grecia.

Tra le altre partite del giovedì spicca Romania-Spagna in programma alle ore 20:45; anche la squadra di Robert Moreno è a punteggio pieno nel Gruppo F e ovviamente punta ad allungare la sua striscia per avvicinarsi quanto prima alla qualificazione matematica.

Armenia – Italia (ore 18)
Bosnia-Erzegovina – Liechtenstein (ore 20:45)
Isole Faroe – Svezia (ore 20:45)
Finlandia – Grecia (ore 20:45)
Gibilterra – Danimarca (ore 20:45)
Irlanda – Svizzera (ore 20:45)
Israele – Macedonia del Nord (ore 20:45)
Norvegia – Malta (ore 20:45)
Romania – Spagna (ore 20:45)

Le partite del venerdì

Il match più interessante della seconda serata è sicuramente quello tra Germania e Olanda. In questo momento a guidare il Gruppo C è l’Irlanda del Nord dell’alto dei suoi 12 punti figli delle 4 vittorie nelle gare di andata e ritorno contro Estonia e Bielorussia. Segue, con 9 punti, la Germania che fino ad ora ha giocato solo 3 match ed infine l’Olanda che ha solo 2 partite al suo attivo: una vinta contro la Bielorussia e una persa contro la Germania. Il ritardo dell’Olanda rispetto alle altre squadre del girone è legato alla partecipazione alla fase finale della Nations League, persa in finale contro il Portogallo.

Ovviamente sia l’Olanda che la Germania hanno ancora ottime possibilità di conquistare la qualificazione al termine di questo girone, ma è altrettanto vero che per gli orange questa è una partita di cruciale importanza. Una nuova sconfitta metterebbe sicuramente molta pressione sulle spalle dei ragazzi di Ronald Koeman, costretti a non fallire più nessun appuntamento e contemporaneamente costretti a sperare che la stessa Germania faccia bottino pieno contro l’Irlanda del Nord.

Cipro – Kazakistan (ore 18)
Estonia – Bielorussia (ore 18)
Austria – Lettonia (ore 20:45)
Galles – Azerbaigian (ore 20:45)
Germania – Olanda (ore 20:45)
San Marino – Belgio (ore 20:45)
Scozia – Russia (ore 20:45)
Slovacchia – Croazia (ore 20:45)
Slovenia – Polonia (ore 20:45)

Le partite del sabato

Tra le partite del sabato sera la gara che merita maggiore attenzione è quella tra il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Serbia del nuovo CT Ljubiša Tumbaković, nominato lo scorso primo luglio al posto di Mladen Krstajic. Anche il Portogallo – come Olanda, Inghilterra e Svizzera – ha disputato solo 2 partite nella prima fase delle qualificazioni per via dell’impegno nella Nations League. Nelle prime due uscite i lusitani hanno raccolto appena 2 punti e proprio la partita contro la Serbia (4 punti in 3 partite) rappresenta una sorta di spareggio. Al comando del Gruppo B c’è infatti l’Ucraina di Shevchenko con 10 punti, che avrà l’occasione di allungare ancora battendo la Lituania.

Cristiano Ronaldo dovrà trascinare i suoi verso la prima vittoria di queste qualificazioni, altrimenti la strada del Portogallo si farà decisamente in salita e si inizierà a palesare all’orizzonte lo spauracchio dei play-off di marzo.

La squadra meno “danneggiata” dalla partecipazione alla fase finale della Nations League è l’Inghilterra che guida il Gruppo A con i sei punti conquistati nelle prime due partite contro Repubblica Ceca e Montenegro. Gli inglesi ospiteranno a Wembley la Bulgaria, fanalino di coda con soli 2 punti portati a casa in 4 partite.

Kosovo – Repubblica Ceca (ore 15)
Inghilterra – Bulgaria (ore 18)
Islanda – Moldavia (ore 18)
Lituania – Ucraina (ore 18)
Francia – Albania (ore 20:45)
Serbia – Portogallo (ore 20:45)
Turchia – Andorra (ore 20:45)