A fine ottobre è stata diffusa da France Football la magica lista dei 30 candidati al Pallone d’Oro 2019. Tanti i nomi altisonanti al suo interno: da Kevin De Bruyne a Sadio Mané, passando per l’astro nascente Kylian Mbappè fino all’eterno Karim Benzema. Fenomeni assoluti pronti anche quest’anno a non sollevare il premio più ambito al mondo.

Molto probabilmente il pallone più ambito verrà recapitato nelle mani di Virgil Van Dijk o Momo Salah, in una sfida tutta Reds. Di conseguenza l’elenco stilato da France Football assomiglia più alla lista di morte di Arya Stark nelle mani dei due giocatori campioni d’Europa in carica con il Liverpool.

Quasi sicuramente, quindi, anche quest’anno il binomio Messi-Ronaldo, che si era impossessato gelosamente del premio dorato e che aveva lasciato solamente le briciole agli avversari negli ultimi 9 anni, verrà spezzato nuovamente. L’ultimo in ordine di tempo a scamparla è stato Modric, che nel 2018 è riuscito nell’ardua impresa di classificarsi davanti ai due extraterrestri del calcio a distanza di 11 anni dall’ultima volta, quando fu Kakà a sollevare il premio.

Ma chi avrebbe alzato il Pallone d’Oro se non fossero esistiti i due marziani?

2008 – Fernando Torres

Il gelo di Mosca, il palo di Anelka, la scivolata di Terry. Nel 2008 Cristiano Ronaldo vinse il suo primo Pallone d’Oro e la sua prima Champions League, ereditando i premi dal campione uscente Kakà. L’annata coincise però con la consacrazione totale del talento di Fernando Torres, meraviglioso bomber del Liverpool e conquistatore degli Europei 2008, autore dell’1-0 in finale ai danni della Germania. El torero sotto la Kop meritava un Pallone d’oro.

2009 – Xavi

La finale di Roma, lo stacco di Messi, la beffa nei confronti di Ronaldo. Il 2009 fu l’anno strepitoso di Lionel Messi, coronato splendidamente con la conquista della sua seconda Champions League. Ma se il folletto argentino non avesse fatto parte del suggestivo Barcellona di Guardiola, forse il Pallone d’Oro se lo sarebbe aggiudicato Xavi Hernandez. Artefice totale dello straordinario Tiki Taka del tecnico catalano, oltre che capitano storico del Barça. Ma se Messi non ci fosse stato, probabilmente neppure la Champions sarebbe nella bacheca dei Blaugrana..

2010 – Iniesta

La favola di Madrid, la doppietta in finale, l’intramontabile Triplete. Eppure Diego Milito, detto El Principe, non comparì nemmeno tra i 23 papabili vincitori del premio più ambito al mondo. Uno smacco tale lasciò impietriti i tifosi nerazzurri, ancor più arrabbiati vedendo persino Wesley Sneijder arrivare solo a ridosso del podio. Fu ancora Lionel Messi a sollevare il Pallone D’Oro, tra le critiche generali di chi avrebbe voluto veder vincere almeno questa volta uno tra Xavi Hernandez e Andres Iniesta.

2011 – Xavi

Lo spettacolo di Wembley, il dominio catalano, lo United di nuovo al tappeto. Anche nel 2011, il Pallone d’Oro fu conquistato dalla Pulce. 73 gol totali in una sola stagione e il momentaneo 2-1 della finale non potevano non essere premiati per la terza volta consecutiva da France Football. Ma se la giuria avesse deciso di premiare l’apice della carriera di Xavi Hernandez, al posto dell’argentino, non ci sarebbe stato nulla da dire.

2012 – Andrès Iniesta

Il silenzio dell’Allianz Arena, la delusione tedesca, la gioia di Didier Drogba. Nel 2012 abbiamo assistito a una delle favole più fortunate del calcio moderno. Il Chelsea di Roberto Di Matteo conquistò in maniera rocambolesca la Champions League ai danni del Bayern Monaco. Dunque la Fifa decise di optare su uno dei vincitori degli Europei? No, neppure questa volta. Fu nuovamente Leo Messi a conquistare il premio, suscitando milioni di perplessità sulla premiazione mancata di Don Andrés Iniesta, beffato all’ultimo respiro come due anni prima.

2013 – Frank Ribery

Il ritorno a Wembley, la caduta degli Dei, il sogno infranto di Klopp. Il 2013 incoronò finalmente campione d’Europa il Bayern Monaco, dopo le 2 finali perse in 3 anni. Un successo meritato, costruito dai senatori del club. Ma questa volta non fu Lionel Messi a soffiare il premio a uno dei bavaresi, bensì il suo acerrimo rivale Cristiano Ronaldo, vittorioso per la seconda volta. Delusione amara perché il nostro cuore sa bene che quel Pallone d’Oro sarebbe dovuto andare all’affascinante Francone Ribery, giunto solamente terzo nella solita farsa di fine anno.

2014 – Manuel Neuer

Il derby di Lisbona, la cocente sconfitta del Cholo, la “Decima” del Real Madrid. Fu il 2014, più precisamente il 93′, a fermare i sogni di gloria dell’Atletico Madrid. Fu Ronaldo ad aggiudicarsi il suo terzo Pallone D’Oro. La valutazione però non tenne conto dello straordinario Mondiale della Germania di Joachim Low. Il massimo esponente della patria tedesca fu Manuel Neuer, portierone del Bayern, degno successore di Gigi Buffon. Fu senza dubbio il suo anno, tutti lo osannavano come il nuovo Benji Price. Ma i misteriosi criteri della Fifa assegnarono il premio al vincitore della Champions, contrariamente alle 2 edizioni precedenti.

2015 – Neymar Jr

L’incubo di Berlino, l’illusione di Morata, la quinta Champions Blaugrana. Indubbiamente il Barcellona meritò di vincere tutto nel 2015. Vedere alzare, per la quinta volta, il trofeo dorato dalle mani di Leo Messi non fece quindi scalpore. Ma ipotizzando che l’argentino non avesse fatto parte della propria compagine, chi del Barcellona avrebbe meritato il Pallone d’Oro? Sicuramente Neymar Jr. L’asso brasiliano ha più volte subito l’immenso impero costruito dalla Pulce nelle file Blaugrana, apparendo ripetutamente come la sua ombra. Chissà se con la maglia del Psg riuscirà a prendersi ciò che gli spetta.

2016 – Antoine Griezmann

Il fascino di San Siro, il rigore decisivo di CR7, le lacrime di Simeone. A sigillare i 9 anni di dominio ci ha pensato Cristiano Ronaldo. Conquistò praticamente tutto, persino l’Europeo con il suo Portogallo. Nel 2016 è stato l’icona del calcio mondiale e nulla può scalfire tale onore. Ma riproponendo la domanda usata con Leo Messi, se Ronaldo avesse pensato solo alla f**a, chi avrebbe vinto il Pallone d’oro? Guardando le due finali disputate, decisamente Antoine Griezmann, sconfitto nella finale di San Siro e clamorosamente “inchiappettato” dal gol di Èder a Parigi. Maledetta traversa!

2017 – Neymar Jr

La finale di Cardiff, l’inutile eurogol in acrobazia di Mario Mandzukic, l’ennesima delusione europea per la Juve. Anche Cristiano Ronaldo conquista il quinto Pallone d’oro eguagliando il rivale Messi e lasciando ancora una volta a bocca asciutta Neymar Jr. Quell’anno l’asso brasiliano del PSG, seppur con una distanza dalla vetta di quasi 600 voti, salì, come due anni prima, sul terzo gradino del podio dietro il binomio marziano CR7-Messi.

Per fortuna, come già ripetuto più volte all’interno dell’articolo, nel 2018 il regista croato del Real Madrid spezzò una maledizione decennale che sembrava non avesse una fine. Luka Modric, però, quest’anno non fa nemmeno parte della lista dei 30 candidati alla vittoria finale, un evento inedito e alquanto strano.