Il suo nome quasi sicuramente non vi dirà nulla, eppure è stato uno dei giocatori tesserati dall’Inter a poche settimane dalla vittoria del Triplete. Stiamo parlando di Ben Greenhalgh, centrocampista (o attaccante, nessuno l’ha mai capito realmente) inglese, classe ’92. Sicuramente non sinonimo di rinnovamento o talento, ma uno dei tanti oggetti misteriosi gravitati attorno alla galassia nerazzurra.

Sì, perché il buon Ben altro non è che il vincitore di Football’s Next Star, il programma televisivo andato in onda a inizio 2010 in Inghilterra. Una sorta di Campioni in salsa britannica, che aveva come unico obiettivo finale quello di individuare un calciatore (tra 20.000 partecipanti alle selezioni) che avrebbe vinto un contratto professionistico con l’Inter della durata di 6 mesi.

La finale, andata in onda su Sky1 il 14 febbraio del 2010 (per intenderci 10 giorni prima che l’Inter di Mourinho vincesse a Milano l’andata degli ottavi di Champions contro il Chelsea), ha visto uscire trionfante il giovane centrocampista, unico in grado di convincere delle proprie abilità la giuria d’eccezione, composta da tre campioni del calibro di Patrick Vieira, Marco Materazzi e Lucio.

Vinto il programma, Greenhalgh viene portato a Milano, dove si allena con i nerazzurri per alcuni mesi. Una sorte molto simile a quella che toccò ai giovani Spagnoli, Borriello e Arrieta, con la differenza che a fine prova il giocatore di Orpington riuscì a strappare un contratto di un anno.

Nel dubbio che potesse essere un nuovo clamoroso campione pronto a esplodere, la dirigenza dell’Inter decise di girarlo in prestito al Como, che in quella stagione militava in Lega Pro.

Sulle sponde di uno dei laghi più belli d’Italia Ben dimostra di saperci fare, concludendo la stagione con 8 reti in 12 presenze. Non un pessimo bottino per un esordiente che fino a ieri giocava al Welling United in Non-League.

Terminata l’esperienza italiana, il ragazzo decide di tornare in patria, dove ad accoglierlo ci sono buone offerte da parte di diversi club. Lui però decide di tornare al Welling United, club che lo aveva lanciato. Da quel momento inizia un girovagare senza fine in Inghilterra, che lo vede vestire le maglie di squadre “prestigiosissime”, del calibro di Ebbsfleet United, Maidstone United e Concord Rangers. Certo, la grande occasione arriva con il passaggio all’Inverness, squadra di massima divisione scozzese, ma dopo appena 6 presenze ricomincia il tour a giro inverso: Maidstone, Concord, Maidstone e infine Concord, dove gioca ancora oggi.

Proprio in questi giorni Ben ha deciso di tornare a parlare della sua avventura, svelando alcuni retroscena.

“Dopo l’Inter, mi sono state fatte offerte in serie B e C, ma era un brutto periodo per il calcio italiano nelle leghe minori, c’erano scandali per le partite, scarse presenze e molti club non potevano pagare i loro giocatori. Dovevo correre il rischio?

Dopo aver passato 12 mesi in Italia con i nerazzurri, sono tornato in Inghilterra e ho iniziato ad allenarmi con la squadra riserve del Brighton e Hove Albion, ma la mia carriera avrebbe preso una piega diversa se non fossi riuscito a vincere il programma.

Harry Redknapp, che era il manager del Tottenham nel 2010, mi avrebbe offerto un contratto di due anni se non fossi stato incoronato vincitore dello show. Ricordo che Jamie (Redknapp) mi disse dopo aver vinto lo spettacolo di avere suo padre (Harry) al telefono pronto a trattare un possibile accordo. Se non avessi vinto lo spettacolo, mi avrebbe proposto con un accordo di due anni. Ad oggi mi sarebbe piaciuto aver preso quella strada perché sarei rimasto in Inghilterra, giocando a calcio dove volevo e sarebbe stato più facile.

Ma non potevo rifiutare l’Inter. Essere parte di qualcosa all’Inter e allenarmi con la squadra che ha vinto la Champions League con Mourinho è stato qualcosa che non riesco nemmeno a raccontare”.

Oggi Ben, nonostante conduca una carriera calcistica più che dignitosa, si è dato al mondo del golf, lasciando pensare a tutti i suoi fan che avrebbe potuto ritagliarsi una buona visibilità in quello sport.

In realtà recentemente ha fatto anche sapere che l’Adidas l’ha messo sotto contratto come controfigura di alcuni campioni negli spot pubblicitari.