Mentre la Nba si trova a fare i conti con una nuova emergenza Covid, viste le positività riscontrate tra le fila di San Antonio che hanno comportato al rinvio di 6 gare degli Spurs e degli Hornets (Charlotte è stata fermata dal protocollo sanitario per avere giocato contro la squadra di Popovich nella notte di lunedì 15 febbraio), il campionato prosegue, con 10 gare disputate nella notte: spicca il successo dei Jazz in casa dei Clippers, 96-114, nella sfida d’alta classifica nella Western Conference. Utah continua quindi la propria corsa ad ovest, e mantiene il miglior record della lega con 24 vittorie e sole 5 sconfitte.

Tra le gare in programma nei prossimi giorni spiccano due big match: il primo è lo scontro tra Lakers e Nets, il primo stagionale tra le due franchigie, un incontro il cui esito farà da cartina di tornasole riguardo l’effettiva competitività del trio delle meraviglie bianconero, KD-Irving-Harden, contro la favorita al titolo (anche se i Lakers dovranno fare a meno di Anthony Davis, ancora fermo ai box causa infortunio), il secondo è la “rivincita” di Clippers-Jazz (palla a due sabato notte alle 4.00 ora italiana).

Nba, i risultati della notte

Clippers-Jazz 96-114. I Jazz, dominatori della Western Conference con un record di 24-5 erano reduci dall’entusiasmante vittoria contro i Sixers e nella notte è giunta un’ulteriore conferma della consistenza del gruppo di Quin Snyder: Utah si conferma bestia nera dei Clippers, che escono battuti per la 9ª volta negli ultimi 12 incontri tra le due franchigie, e devono arrendersi allo strapotere del duo Gobert-Mitchell, le due guide, difensiva e offensiva, dei Jazz. Tra le fila di Los Angeles regge l’alibi delle assenze: troppo pesanti i forfait contemporanei di Kawhi Leonard (fuori da 3 partite per una contusione alla gamba), Paul George (fuori da 7 partite) e Nicolas Batum. L’occasione della rivincita si presenterà tra poche ore, dal momento che sabato alle 4.00 le due squadre si troveranno nuovamente contrapposte sul parquet dello Staples Center.

Celtics-Hawks 114-122. I Celtics perdono la gara e con questa una posizione in classifica ad est, venendo scavalcati dai Pacers e scivolando al 5° posto. Troppo arrembante il ritmo impresso dagli Hawks, che hanno fatto registrare il loro season-high di tiro dal campo, con una percentuale di realizzazione del 57%. Tatum e Brown si confermano sui loro livelli, con 35 e 22 punti a segno, ma Atlanta continua ad essere forte di un Trae Young in forma strepitosa, autore nell’occasione di altri 40 punti. Ottima la prova di Clint Capela, che segna 24 punti con 13 rimbalzi. Per Danilo Gallinari 25 minuti con 9 punti.

Warriors-Heat 120-112. Gli Heat, una delle squadre più deludenti della stagione rispetto alle aspettative iniziali, erano alla ricerca di una svolta che le 4 vittorie consecutive prima dei due stop contro Jazz e Clippers sembravano aver impresso. Contro gli Warriors gli uomini di Spoelstra fanno però un passo indietro, facendosi rimontare nella seconda parte di gara dopo essere andati al riposo lungo in vantaggio di 15 punti. Sotto la guida di Steph Curry Golden State ha portato la gara all’overtime, assestando il colpo del ko con un 15-7 nei 5 minuti addizionali.

Sixers-Rockets 118-113. I Sixers arrivavano dal deludente ko patito contro i Jazz, ma hanno subito ripreso la propria marcia, consolidando il primato ad est. La gara con i Rockets si è rivelata combattuta fino alla fine, con Houston che si è aggrappata ai 28 punti di John Wall, ma i padroni di casa hanno tenuto il colpo, guidati dalla doppia doppia di Tobias Harris (24 punti e 15 rimbalzi) e dalla tripla doppia sfiorata di Joel Embiid (31 punti, 11 rimbalzi e 9 assist).

Magic-Knicks 107-89. Nonostante la sconfitta i Knicks mantengono la 6ª posizione ad est (14-16), ma si trovano a fare i conti con uno stop fragoroso, che stona con le buone prestazioni offerte in questa prima parte di stagione. “Avevamo una buona opportunità – ha commentato amareggiato Randle a fine gara – ma non l’abbiamo saputa sfruttare. Passeremo oltre, riguarderemo a quanto fatto e correggeremo gli errori”. Mattatore di serata è stato Nikola Vucevic, che con 16 punti e 17 rimbalzi ha fatto registrare la 20ª doppia doppia stagionale, insieme a Terrence Ross, autore di 30 punti.

Wizards-Nuggets 130-128. I Wizards confermano il proprio buon momento vincendo la 3ª partita consecutiva. Determinanti i 25 punti e 10 rimbalzi di Bradley Beal, sempre più in aria di All-Star Game, e la tripla doppia di Russell Westbrook (12 punti, 12 assist, 13 rimbalzi). In casa Denver non riesce il miracolo alla coppia Murray-Jokic (35 e 33 punti) e i Nuggets restano in 7ª posizione con 15 successi e 13 sconfitte.

Bulls-Pistons 105-102. Chicago vince, risalendo al 9° posto, e la firma sul successo è del solito Zach LaVine, autore di 37 punti. Fa addirittura meglio, sulla sponda opposta, Jeremy Grant, che ne segna 43 ma predica nel deserto: la situazione in casa Pistons è sempre più critica, con l’ultimo posto ad est, il secondo peggior record della lega (8-20) e il mercato che vede Blake Griffin sempre più lontano da Detroit, con Miami e Oklahoma City in testa alle probabili destinazioni (ma sono almeno 7-8 le franchigie potenzialmente interessate al giocatore).

Timberwolves-Pacers 128-134. Continua il momento nero dei Timberwolvers, ultimi ad ovest, in grave crisi di risultati e falcidiati dalle assenze: ultimo in ordine di tempo il forfait di D’Angelo Russell, fermo dallo scorso scorso 9 febbraio, che dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico al ginocchio sinistro e dovrà stare fermo dalle 4 alle 6 settimane. Vane le ottime prestazioni di Towns (30 punti e 10 rimbalzi) e Rubio (20 punti e 13 assist) contro la solidità di Indiana, che con soli 8 uomini in rotazione porta a casa un successo che vale il 4° posto ad est. Sugli scudi Domantas Sabonis, autore di una tripla doppia da 36 punti, 17 rimbalzi e 10 assist.

Pelicans-Trail Blazers 124-126. I Blazers si presentavano all’appuntamento da quarti ad ovest, una posizione figlia dal momento di forma straripante di Damien Lillard, che aveva segnato 30 o più punti in 4 delle ultime 5 partite disputate. Nella notte passata il numero 0 si è nuovamente superato, mettendo a segno 43 punti (11 nell’ultima frazione di gioco con il solito impatto determinante nel clutch time) guidando i Blazers alla loro 6ª vittoria consecutiva. Vani in casa Pelicans i 36 punti di Zion Williamson e i 21 di Lonzo Ball e brutte notizie giungono dall’infermeria, con lo stop di Steven Adams.

Grizzlies-Thunder 122-113. Grizzlies vincono e , pur restando in 9ª posizione ad ovest, avvicinano i Warriors e i Nuggets. In questa partita Memphis ha mandato 6 giocatori in doppia cifra: spiccano Grayson Allen e Jonas Valanciunas con 22 punti ciascuno e Ja Morant, che mette a segno la sua prima tripla doppia stagionale (15 punti, 12 assist, 11 rimbalzi).

Nba, i prossimi incontri

Venerdì 19 febbraio
Bucks-Raptors, ore 1:30
Kings-Heat, ore 4:00
Lakers-Nets, ore 4:00

Sabato 20 febbraio
Magic-Warriors, ore 1:00
Cavaliers-Nuggets, ore 1:00
Celtics-Hawks, ore 1:30
Sixers-Bulls, ore 1:30
Pelicans-Suns, ore 2:00
Grizzlies-Pistons, ore 2:00
Rockets-Mavericks, ore 2:00
Bucks-Thunder, ore 2:00
Timberwolves-Raptors, ore 3:00
Clippers-Jazz, ore 4:00