Si è chiusa la regular season di NBA con un’ultima giornata particolarmente intensa che ha visto in campo tutte le 30 squadre, prima quelle a Est, dove il quadro della post season era già definito, poi quelle della Ovest, dove c’era tanto da decidere e ha regalato dei verdetti davvero interessanti. I Clippers, aggrappandosi a Westbrook e Leonard, finiscono quinti nella Western Conference battendo a domicilio i Phoenix Suns in campo però con le riserve per evitare rischi di infortuni ai titolari. I Warriors campioni in carica chiudono sesti e incroceranno la rivelazione Sacramento. Soltanto settimo posto e dunque play-in per i Los Angeles Lakers, che battono Utah e avranno il vantaggio del fattore campo contro Minnesota, capace di battere New Orleans in volata, pur dovendo fronteggiare il caso Gobert che sferra un pugno al compagno di squadra Anderson durante un time out nel secondo quarto e viene spedito negli spogliatoi.

NBA, i risultati dell’ultima giornata di regular season

Boston Celtics-Atlanta Hawks 120-114
Brooklyn Nets-Philadelphia 76ers 105-134
Cleveland Cavaliers-Charlotte Hornets 95-106
Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 121-105
Miami Heat-Orlando Magic 123-110
New York Knicks-Indiana Pacers 136-141
Washington Wizards-Houston Rockets 109-114
Chicago Bulls-Detroit Pistons 103-81
Dallas Mavericks-San Antonio Spurs 117-138
Minnesota Timberwolves-New Orleans Pelicans 113-108
Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 115-100
Denver Nuggets-Sacramento Kings 109-95
Los Angeles Lakers-Utah Jazz 128-117
Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 114-119
Portland Trail Blazers-Golden State Warriors 101-157

Gli ultimi verdetti della notte

A Minneapolis lo scontro diretto tra Wolves e Pelicans non tradisce le attese: è Minnesota a imporsi al fotofinish 113-108 grazie alle prodezze di Edwards che stoppa McCollum, troppo pasticcione nel finale, e poi piazza il gioco da tre punti decisivo nell’altra metà campo. A New Orleans, che dilapida un vantaggio anche di 14 punti, non bastano i 42 di Ingram, 27 nel primo tempo, dimenticato da Coach Green in modo imperdonabile nei minuti decisivi.

I Clippers, sotto 48-53 all’intervallo e 82-86 dopo 36’, hanno alla fine la meglio sui Suns, ma danno l’impressione di essere ancora da lavori in corso, con le rotazioni di Coach Lue piuttosto imprevedibili. Tutto facile invece per i Warriors (sesti a Ovest), che segnano addirittura 157 punti in trasferta a Portland: Golden State pare essere tornata ai suoi livelli in vista dei playoff ed è prossimo ormai al rientro anche Wiggins. I Lakers fanno il loro dovere contro Utah, ma non basta perché saranno impegnati nel turno play-in contro Minnesota, per raggiungere il playoff contro Memphis, che ha chiuso al secondo posto della Western Conference. Intanto i californiani hanno messo sotto contratto Tristan Thompson, centro compagno di squadra di LeBron ai Cavaliers, e Shaquille Harrison, specialista difensivo da sfruttare in rotazione dopo l’ottima impressione data nelle partite con i South Bay Lakers, la squadra di G League. Altre notizie dell’ultima giornata di regular season: Houston si separa da Coach Silas, Detroit da Coach Casey, Miami onora il 42enne Haslem, bandiera della franchigia, prossimo al ritiro, e lui risponde con una prestazione da 24 punti in 25’ contro Orlando.

NBA, regolamento Play-in

Le squadre arrivate al termine della regular season tra la settima e la decima posizione a Est e Ovest non accedono subito alla post-season, ma devono vincere (almeno) un’altra gara per raggiungere i playoff. Il primo giorno vanno in scena le due sfide a Est e a Ovest tra le squadre che si sono piazzate meglio: la gara si disputa sul campo della settima classificata e chi vince accede direttamente ai playoff con la testa di serie numero 7, sfidando quindi la 2ª classificata della propria Conference. Chi perde invece non è fuori, ma ha un’altra chance. Il secondo giorno si affrontano le squadre classificate peggio, quindi la nona e la decima di ciascuna conference sul campo della nona classificata, in uno scontro diretto da dentro o fuori. Chi perde, infatti, conclude definitivamente la propria stagione, mentre chi vince va a sfidare la perdente della partita disputata il giorno prima.

Il terzo e ultimo giorno di gare vedrà quindi scendere in campo la squadra che ha perso la sfida 7°-8° posto e quella che ha vinto invece il testa a testa tra la 9ª e la 10ª. Un’altra doppia sfida da dentro o fuori: chi perde va a casa, chi vince accede ai playoff con la testa di serie numero 8, incrociando quindi la prima classificata della propria conference, completando così il tabellone dei playoff.

Date e accoppiamenti di play-in e playoff

Il play-in comincerà nella notte italiana tra l’11 e il 12 aprile con Miami Heat – Atlanta Hawks e Los Angeles Lakers – Minnesota Timberwolves, mentre il giorno seguente si giocano Toronto Raptors – Chicago Bulls e New Orleans Pelicans -Oklahoma City Thunder. Tra il 14 e il 15 le sfide per stabilire l’ottava testa di serie delle due Conference (le perdenti della 7ª contro l’8ª ospiteranno le vincenti dei confronti tra la 9ª e la 10ª). I playoff poi cominceranno nella notte tra il 15 e il 16 aprile.

Classifica Eastern Conference

1) Milwaukee 2) Boston, 3) Philadelphia 4) Cleveland 5) New York 6) Brooklyn.

Play-in: Miami (7)-Atlanta (8) all’1:30 del 12 aprile, Toronto (9)-Chicago (10) all’1:00 del 13 aprile.

Gare Playoff: Milwaukee contro la peggiore testa di serie vincente del play-in, Boston contro la migliore, Philadelphia-Brooklyn, Cleveland-New York.

Classifica Western Conference 

1) Denver 2) Memphis 3) Sacramento 4) Phoenix 5) Los Angeles Clippers 6) Golden State.

Play-in: Los Angeles Lakers (7)-Minnesota (8) alle 4:00 del 12 aprile, New Orleans (9)-Oklahoma City (10) alle 3:30 del 13 aprile.

Gare Playoff: Denver contro la peggiore testa di serie vincente del play-in, Memphis contro la migliore, Sacramento-Golden State, Phoenix Suns-Los Angeles Clippers.