La notte Nba consegna la vittoria dei Suns nel big match contro i Sixers: nonostante una grande prova di Joel Embiid tra le fila di Philadelphia, Phoenix si impone 116-113 trascinata dai 28 punti di Chris Paul. Al successo dei Suns rispondono le altre squadre di testa ad Ovest: successi per i Jazz, che liquidano i Rockets 89-112, e fanno festa anche i Clippers, vittoriosi 117-105 sui Grizzlies. In chiave playoff successi pesantissimi per i Nuggets, 105-106 in casa dei Blazers, e per i Knicks, che contro gli Hawks proseguono la propria striscia positiva con l’8° successo consecutivo.

Nella prossima tornata di partite torneranno subito in campo Suns e Sixers, contro Celtics e Bucks, ma i riflettori sono tutti puntati su Mavericks-Lakers, gara che con ogni probabilità vedrà il rientro in campo di Anthony Davis: fuori da 30 partite, da quando il 14 febbraio si infortunò al polpaccio della gamba destra, il recupero dell’ala grande gialloviola dovrebbe segnare il passo verso il ritorno alla normalità in casa Lakers (che attendono anche LeBron James).

Sixers-Suns, il big match

Prima ad Est contro la seconda ad Ovest, quello tra Sixers e Suns era l’unico scontro di vertice in programma nella notte e non ha deluso le aspettative: ne è uscita una partita equilibrata e tiratissima, chiusa in un finale punto a punto nel quale si è sfiorato il clamoroso colpo di scena. Sul punteggio di 116-113 per i Suns Chris Paul va in lunetta, sbaglia il libero che chiuderebbe la partita e Joel Embiid, autore dell’ennesima prova sontuosa (38 rimbalzi e 17 rimbalzi, anche se pesano le 8 palle perse), raccolto il rimbalzo, tira ad una mano sola a tutto campo, sfiorando quello che sarebbe stato uno dei buzzer beater più clamorosi di sempre.

Il risultato non cambia e a fare festa sono i Suns che restano secondi ad Ovest mantenendo 2 partite di vantaggio sui Clippers: copione classico, con CP3 in regia (28 punti e 8 assist per lui) e Devin Booker e Mikal Bridges nel ruolo di co-protagonisti (i due giocatori mettono a segno rispettivamente 19 e 18 punti). Dopo la vittoria all’overtime contro i Bucks Phoenix procede al meglio nel proprio giro ad Est, che proseguirà affrontando tra poche ore i Celtics e nei prossimi giorni Nets e Knicks.

La situazione nella Western Conference

Alla vittoria dei Suns rispondono le altre due contendenti per il primato nella costa ovest, Jazz e Clippers: nessun problema per Utah, che passeggia 89-112 sul campo dei Rockets, ultima forza della conference. Altra ottima prova in uscita dalla panchina per Jordan Clarkson, autore di 22 punti, che insieme ai 19 punti e 18 rimbalzi di Rudy Gobert indirizza la gara su un binario sicuro per i Jazz. Bene anche i Clippers, alla 10ª vittoria nelle ultime 11, che ancora senza Kawhi Leonard, (che resterà fuori ancora almeno una settimana a causa di un problema al piede destro), superano i Grizzlies 117-105.

In ottica playoff è pesantissimo il successo ottenuto dai Nuggets sul campo dei Blazers (diretti concorrenti per l’obiettivo). Il 106-105 finale, nel quale Nikola Jokic contribuisce con 25 punti e 9 rimbalzi, fa salire Denver in 4ª posizione e rappresenta la seconda partita consecutiva persa da Portland con un distacco di un punto: un momento sfortunato per i Blazers che scivolano al 6° posto e vedono avvicinarsi pericolosamente i Mavericks. Dallas fa infatti il proprio dovere contro i Pistons, regolati 127-117 in un match in cui è il solito Luka Doncic a fare da mattatore con 30 punti e 10 rimbalzi.

Steccano invece i Warriors, che si arrendono 118-114 ai Wizards: Steph Curry ritorna sulla terra dopo le medie stratosferiche tenute nelle ultime partite (miglior striscia di 11 partite in carriera sotto il profilo realizzativo, con 5 gare sopra i 40 punti e una sopra i 50 nelle ultime 6) e Golden State non ingrana. Al contrario Washington gira a mille, grazie soprattutto ad un Bradley Beal da 29 punti e 10 rimbalzi, e agguanta la 6ª vittoria consecutiva. Fuori dalla zona playoff successo dei Kings, 128-125 sui Timberwolves.

La situazione nella Eastern Conference

Cadono i Nets, 114-103 sul campo dei Raptors: onore al merito di Toronto, che si impone grazie ad una convincente prova corale (27 punti per Siakam, 25 per Anunoby, 17 per VanVleet) ma hanno certamente contribuito le ormai consuete assenze tra le fila di Brooklyn. Fuori Kevin Durant (il cui rientro secondo quanto riportato da Steve Nash è previsto per la prossima settimana), a lui si è aggiunto anche James Harden, vittima di una ricaduta dell’infortunio alla coscia riportato nella partita contro i Knicks. L’obiettivo è naturalmente quello di averlo al massimo della condizione per l’inizio dei playoff, ma in casa Nets ora si fa strada il problema di rodaggio dei Big Three, che da inizio stagione hanno giocato insieme appena 7 partite (286 minuti complessivi).

Sorridono i Knicks, che nonostante si trovino di fronte degli Hawks capaci di mandare in doppia cifra tutto il quintetto (con Capela, Young e Bogdanovic sopra i 20 punti), confermano il proprio momento magico imponendosi 137-127 (per New York è l’8ª vittoria consecutiva), trascinati da uno strepitoso Julius Randle, che chiude con 40 punti, 11 rimbalzi e 6 assist. Ancora ai box a causa del problema al piede destro Danilo Gallinari. In chiave playoff successo importantissimo anche per gli Heat, che mai avevano battuto gli Spurs con così ampio margine (20 punti): le firme sul 107-87 finale sono di Bam Adebayo (23 punti), Jimmy Butler ( 18 punti e 11 assist) e Tyler Herro (22 punti dalla panchina).

Provano a tenere la scia i Pacers, che mantengono la 9ª posizione vincendo 122-116 contro i Thunder (28 punti per Caris LeVert e 29 per Malcolm Brogdon) e completa il quadro delle partite andate in scena nella notte Cavaliers-Bulls 121-105.

Nba, le prossime gare in programma

Venerdì 23 aprile
Magic-Pelicans, ore 1:00
Celtics-Suns, ore 1:00
Bucks-Sixers, ore 1:00
Spurs-Pistons, ore 2:30
Bulls-Hornets, ore 3:00
Mavericks-Lakers, ore 3:30