Grazie ad un’altra prova maiuscola di Chris Paul (28 punti e 10 assist) i Suns vincono la sfida di vertice ad Ovest contro i Clippers e conquistano matematicamente i playoff (sono i terzi qualificati alla post-season dopo i Jazz e i Nets), 11 anni dopo l’ultima partecipazione. Non sono ancora a rischio play-in, ma la sconfitta dei Lakers coi Wizards (il 4° ko nelle ultime 5 gare per i gialloviola) complica le cose per gli uomini di Frank Vogel, tra le cui fila è tornato Anthony Davis ma continua ad essere assente LeBron James. Tutto facile per Sixers e Jazz, che passeggiano su Hawks e Kings; successi importantissimi in chiave playoff per Nuggets, Knicks, Heat e Celtics. Ecco il dettaglio delle gare della notte.

I Suns blindano il 2° posto

In palio tra Suns e Clippers c’era il secondo posto in solitaria ad Ovest e un biglietto per i playoff come terza squadra matematicamente qualificata dopo i Jazz e i Nets: a spuntarla sono stati i Suns, 109-101, al termine di una gara nella quale il fattore decisivo, per l’ennesima volta in stagione, è stato Chris Paul. Il playmaker di Phoenix ha illuminato il parquet con un’altra prova superlativa in regia, combinando 28 punti a 10 assist (per lui è la 215ª gara con almeno 20 punti e 10 assist, 5° all time in questa statistica), a cui si sono aggiunti i 21 punti di Devin Booker per indirizzare i destini del match.

Buona prova dei Clippers, ancora privi di Kawhi Leonard, che mandano in doppia cifra tutto il quintetto titolare ma non riescono a portare la testa avanti in nessun frangente della partita nonostante un considerevole 52% dal campo. Bene Paul George (25 punti, 10 rimbalzi e 4 assist), ma non basta. La squadra di Tyronn Lue rimane in terza posizione e, sebbene resti una formalità, la qualificazione matematica ai playoff è rimandata.

Così nella western conference

Anthony Davis è completamente recuperato (26 punti per lui) ma i Lakers, ancora distanti dal proprio potenziale, incappano in un’altra sconfitta, la 4ª nelle ultime 5, e in 5ª posizione ad Ovest vedono ora avvicinarsi i Mavericks. I gialloviola cedono il passo 116-107 in casa dei Wizards che, con 9 vittorie nelle ultime 10, sono sempre più lanciati versi la conquista di un play-in che sembrava ormai sfumato dopo la disastrosa prima parte di stagione: decisivo il break di 16-2 nella terza frazione di gioco, dal quale Los Angeles non è stata in grado di riprendersi. A prendersi la scena è nuovamente Russell Westbrook, che con 18 punti, 18 rimbalzi e 14 assist chiude la propria 13ª tripla doppia nel mese di aprile (record all-time in Nba), la 30ª in stagione e la 176ª in carriera, mettendo nel mirino il record di sempre di Oscar Robertson, ora a -5.

In chiave post-season, è importante il successo dei Nuggets, 114-112 sui Pelicans, che inanellano il 6° successo nelle ultime 7 senza Jamal Murray. La sua assenza viene compensata da Michael Porter Jr., autore di 28 punti, ma il primo violino resta Nikola Jokic, che aggiunge 32 punti, 7 rimbalzi e 8 assist alla propria stagione. Sua la stoppata (molto contestata visto un potenziale fallo sull’attaccante) su Zion Williamson a 2”2 dalla sirena, che ha preservato il vantaggio di Denver dal potenziale canestro del pareggio di New Orleans.

Con un netto 109-130 i Blazers trovano sul campo dei Grizzlies una vittoria che fa morale in un momento complicatissimo (prima dei successi contro Pacers e Grizzlies Portland arrivava da una serie di 7 sconfitte in 8 gare che ne avevano compromesso il cammino playoff): merito dei trio McCollum-Powell-Lillard, autori di 26, 24 e 23 punti, che sfruttano una serata opaca di Memphis in entrambe le metà del campo.

Nessun problema per i Jazz, che confermano il proprio primato nella Conference asfaltando in trasferta i Kings 105-154, facendo segnare il massimo punteggio realizzato in una singola partita nella storia della franchigia. Bogdanovic chiude con 24 punti, Clarkson con 23 e i Kings incassano la 12ª sconfitta nelle ultime 15.

Così nella Eastern Conference

Era un crocevia determinante per la definizione delle posizioni playoff e ad aggiudicarsi lo scontro diretto tra Celtics e Hornets sono stati i biancoverdi, 120-111. Boston era chiamata a rialzare la testa dopo la fragorosa sconfitta contro i Thunder (che dopo 14 sconfitte consecutive avevano trovato il successo proprio contro la squadra di Brad Stevens) e ha risposto presente guidata dai 38 punti di Jaylen Brown e dai 35 di Jayson Tatum. Tra le fila di Charlotte non bastano i 25 punti di Devonte Graham.

Tengono il passo dei Celtics gli Heat (le due franchigie, in lotta per il 6° posto, hanno lo stesso record di 33-30) che si aggiudicano il confronto con gli Spurs, altra pretendente playoff ma ad Ovest: a mettere la firma sul 116-111 finale per Miami sono Jimmy Butler (29 punti) e Bam Adebayo (21 punti e 11 rimbalzi). San Antonio esce dal parquet col rammarico di avere dilapidato un vantaggio di 7 punti in chiusura del terzo quarto, arrendendosi nel finale nonostante la tripla doppia di Dejounte Murray (22 punti, 10 rimbalzi e 11 assist) e restando così inchiodata in piena zona play-in in coabitazione coi Grizzlies (31-10).

Sorridono i Knicks, che contro i Bulls conquistano la 10ª vittoria nelle ultime 11 (113-94 il finale) vedendo sempre più vicina la conquista dei playoff, che a New York mancano da 8 stagioni. Mattatore di serata Julius Randle, con i suoi 34 punti e 7 rimbalzi, che domina su una Chicago azzoppata dall’assenza di Zach LaVine. La compagine newyorkese si porta così in 4ª posizione in solitaria staccando gli Hawks, crollati 127-83 sul campo dei Sixers in un match segnato già dalla prima frazione di gioco: il 37-17 alla fine del primo quarto indirizza la partita in direzione di Philadelphia e Atlanta non si rialza più.

Ormai fuori da tutto e senza obiettivi, la sfida tra Cavaliers e Magic termina 104-109: 7ª sconfitta nelle ultime 8 per Cleveland, che resta in 13ª posizione ma vede riavvicinarsi gli avversari di giornata.

Nba, le prossime gare

Venerdì 30 aprile
Pacers-Nets, ore 1:00
Pistons-Mavericks, ore 1:00
Rockets-Bucks, ore 2:00
Timberwolves-Warriors, ore 2:00
Nuggets-Raptors, ore 3:00
Thunder-Pelicans, ore 3:00