Nonostante l’emergenza epidemiologica che ha creato qualche problema anche nella NBA, la regular season di quest’anno si sta rivelando davvero avvincente per gli appassionati del basket a stelle e strisce. Con un terzo della stagione praticamente ormai andato, la NBA entra sempre più nel vivo di un finale di stagione che si preannuncia spettacolare e per certi versi incerto per l’esito conclusivo. A oggi, infatti, tra molte conferme non sono mancate anche delle piacevoli sorprese, come il ritorno a certi livelli in termini di qualità e di prestazioni dei Golden State Warriors e dei Chicago Bulls dei giovani. Ma procediamo con ordine e facciamo il punto della situazione attuale in NBA.

NBA: la situazione nelle due Conference

Nella Eastern Conference troviamo al comando i Chicago Bulls, una delle sorprese positive di stagione di cui accennavamo prima, con una squadra solida, formata da giovani parecchio interessanti e ben amalgamati da coach Billy Donovan, bravo a gestirli e a inculcare loro i suoi dettami tattici: non a caso la squadra vanta anche uno dei migliori pacchetti difensivi della Lega. Secondi in classifica i Brooklyn Nets che, nonostante l’assenza fisica prolungata di Kyrie Irving a causa di una serie infinita di contrattempi che lo hanno martoriato in questo avvio di stagione, e quella “mentale” di un James Harden al di sotto dei suoi livelli abituali, ha potuto contare su un Kevin Durant in stato di grazia. Bene anche i Miami Heat di Jimmy Butler e Kyle Lowry, e i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo e Jrue Holiday, rispettivamente terza e quarta nel momento in cui scriviamo. Proprio i campioni in carica, in netta ripresa dopo un inizio di stagione travagliato, sono al momento i rivali più accreditati a Est per i Bulls e in generale per la vittoria finale del titolo.

Nella West Conference comandano invece i Phoenix Suns del trio Chris Paul, Devin Booker e Deandre Ayton: buone prestazioni in attacco insieme a una difesa affidabile, gli hanno consentito di ottenere 31 vittorie e 9 sconfitte, che sono una chiara conferma del buon rendimento della squadra. Dietro, a una sola vittoria, i ritrovati Golden State Warriors guidati in campo da un grande, fino a oggi, Stephen Curry e da un altrettanto devastante Draymond Green, che si sono fatti notare in una squadra comunque bene assortita. Positivo fino ad ora il cammino dei Memphis Grizzlies di Ja Morant, squadra che si fa forza di un certo equilibrio in campo grazie al sapiente mix di esperienza e giocatori giovani in grado di portare freschezza atletica, e degli Utah Jazz, quarti, con un Donovan Mitchell che sembra aver trovato ispirazione quest’anno, ma soprattutto una maggiore continuità anche nell’ambito di una stessa gara. Male fino a ora, invece, i Los Angeles Lakers di LeBron James, che rischiano seriamente di non riuscire a qualificarsi per i playoff neanche quest’anno.

NBA: i risultati della notte

Intanto, nella notte italiana tra venerdì 14 e sabato 15 gennaio si è giocato un nuovo turno della regular season di NBA, con diverse conferme e alcune sorprese. Allo United Center di Chicago, per esempio, si giocava il big match tra i Bulls e i Golden State Warriors, due delle migliori squadre, come scritto prima, della stagione. Alla fine hanno vinto gli ospiti, che hanno visto protagonisti a sorpresa Jordan Poole e il rookie Jonathan Kuminga, al career high con 25 punti, al termine di una gara praticamente senza sbavature, chiusa col punteggio abbastanza clamoroso di 96-138 (42 punti di vantaggio). Bene anche i Miami Heat, che riescono a piegare nell’ultimo quarto gli Atlanta Hawks per 124-118, mentre a Memphis i Grizzlies cadono pesantemente contro gli scatenati Dallas Mavericks, mostruosi soprattutto nell’ultimo parziale che gli ha permesso di chiudere sul punteggio di 85-112. Anche tra Sacramento Kings e Houston Rockets non c’è stata partita, a dispetto di un risultato che potrebbe lasciar pensare diversamente (126-114), così come tra Detroit Pistons e Toronto Raptors (103-87) e tra Philadelphia 76ers e Boston Celtics, con i padroni di casa che hanno avuto la meglio chiudendo sul 111-99. Netto anche il successo in trasferta dei Phoenix Suns sugli Indiana Pacers  (94-112), che dominano fino ad allungare definitivamente nell’ultimo parziale con un netto 18-32. Infine, a San Antonio gli Spurs si sono arresi 109-114 contro i Cleveland Cavaliers, mentre allo Spectrum Center, dopo un match piuttosto equilibrato, gli Charlotte Hornets devono cedere le armi agli Orlando Magic, che firmano un risultato finale di 109-116.

Il programma delle prossime sfide

Domani 16 gennaio 2022 si giocheranno altri interessanti match del campionato di basket professionistico americano, che vedrà il ritorno in campo dei Los Angeles Lakers, in trasferta a Denver, e dei New York Knicks alla State Farm Arena di Atlanta contro gli Hawks. Molta attesa per Boston Celtics – Chicago Bulls, soprattutto in ottica ospiti, con la squadra di coach Donovan che deve riprendersi dopo la batosta interna subita da Golden State. Difficile la trasferta dei Suns, impegnati contro i Detroit Pistons che, dopo quello dei Toront Raptors, mirano anche allo scalpo della capolista della West Conference. Di seguito le prossime partite in calendario:

Milwaukee Bucks – Toronto Raptors

Washington Wizards – Portland Trail Blazers

Atlanta Hawks – New York Knicks

Brooklyn Nets – New Orleans Pelicans

Miami Heat – Philadelphia 76ers

Oklahoma City Thunder – Cleveland Cavaliers

Boston Celtics – Chicago Bulls

San Antonio Spurs – LA Clippers

Denver Nuggets – Los Angeles Lakers

Dallas Mavericks – Orlando Magic

Detroit Pistons – Phoenix Suns