Si sta definendo il cammino delle finali di conference ad est, dove nella notte i Miami Heat hanno centrato la vittoria che vale il 3-1 sui Boston Celtics. La squadra di Spoelstra allunga grazie sopratutto all’incredibile exploit di Tyler Herro, che con 37 punti segna il proprio career high: una prestazione leggendaria, con cui supera il precedente record di 27 punti per un rookie degli Heat, detenuto da Dwyane Wade. Solo un giocatore nella storia della Nba è stato in grado di realizzare più di 37 punti ai playoff a meno di 21 anni: Magic Johnson nel 1980. Gli Heat si portano quindi ad una sola vittoria dalle seste NBA Finals della loro storia, le prime dal 2014.

Nell’altra finale, ad ovest, si ripete il copione ormai classico in questi playoff: ad un passo dal baratro i Denver Nuggets risorgono. Contro i Lakers gli uomini di Mick Malone mettono in campo una prestazione matura, consistente, priva delle sbavature che nel finale di gara-2 erano costate la sconfitta. Il 114-106 finale in favore di Denver riapre la serie, ora sul 2-1 per i Lakers, a cui non è bastato il consueto gigantesco LeBron, autore di una tripla doppia con 30 punti, 10 rimbalzi e 11 assist.

Miami Heat-Boston Celtics 112-109 (3-1)

Gli Heat ritrovano la via maestra dopo lo scivolone di gara-3, che era costato la seconda sconfitta in questi playoff, e lo fanno usando la bussola che ha guidato i loro passi sino a questo punto: gioco organico e collaborazione. In una squadra che ha fatto del collettivo il proprio punto di forza, nel ruolo di prima donna si sono avvicendati nelle varie partite Jimmy Butler e Bam Adebayo, con il massiccio contributo di Goran Dragic. In questa occasione l’uomo della provvidenza è un insospettabile – non fosse altro per la sua condizione di rookie – Tyler Herro. Sebbene autore di una post season in costante crescendo, era difficile immagine una serata in cui la guardia potesse mettere a segno 37 punti dalla panchina, una prestazione che si piazza, per tempistiche ed età del giocatore, tra quelle dei mostri sacri della Nba.

È Herro a risolvere il finale di gara, con una precisione glaciale al tiro che tiene Miami avanti di due possessi. Il resto lo fanno i veterani, Butler (24 punti), Dragic (22 punti) e Adebayo (20 punti), che orchestrano la manovra di Miami nelle due fasi di gioco, apportando constante pressione sul gioco dei Celtics, che pagano il conto perdendo 19 palloni, bilancio molto pesante che risulterà determinante a fine partita.

Boston sembrava avere ritrovato unità dopo il confronto successivo alla batosta di gara-2, ma perde di lucidità in questo quarto atto della serie: Tatum si sveglia tardi, deflagrando con 28 punti nel secondo tempo dopo un primo tempo horror (0 punti, 3 palle perse, 6 errori al tiro), Jaylen Brown e Kemba Walker ne segnano 21 e 20. Non abbastanza per arginare l’argento vivo di Miami: ora per i biancoverdi ogni partita sarà vittoria o a casa.

Denver Nuggets-Los Angeles Lakers 114-106 (1-2)

Nelle parole di Mick Malone “Per qualche strano motivo questa bolla ci piace tanto”, pronunciate col sorriso a commento dell’attitudine dei suoi Nuggets a risorgere quando messi con le spalle al muro, c’è la consapevolezza di averlo fatto di nuovo. Dopo le già storiche rimonte contro Jazz e Clippers, gara-3 della serie coi Lakers ha tutti i tratti di essere un nuovo capitolo della saga “i Nuggets non muoiono mai”. Sarebbe stata una condanna andare sullo 0-3, ma la storia si è ripetuta: i soliti strepitosi Jamal Murray (28 punti e 12 assist) e Nikola Jokic (22 punti e 10 rimbalzi) hanno guidato la truppa con due doppie doppie, trovando inoltre la collaborazione di un Jerami Grant da 26 punti. “Penso che dovremmo essere noi avanti 2-1, perché gara-2 avremmo potuto vincerla – il commento di Murray a fine gara-. L’abbiamo fatto in questa, ora pensiamo alla prossima”.

Sulla sponda Lakers c’è rammarico e consapevolezza di avere calato il ritmo proprio quando si sarebbe potuto affondare il colpo di grazia. Anthony Davis chiude una prestazione più che dignitosa (27 punti), ma ben lontana dagli standard superlativi tenuti nelle prime due gare. L’unico a tenere in piedi i suoi è il solito LeBron James, che mette a segno la 26ª tripla doppia in carriera ai playoff (solo Magic Johnson ha fatto meglio con 30). “Denver ha giocato meglio di noi per tre quarti, è stata più aggressiva – le parole di LeBron -. Ci abbiamo messo più energia nel 4° periodo, siamo migliorati in difesa, ma ogni canestro che sbagliavamo suonava come la sirena finale”.

Nba, le prossime partite

Venerdì 25 settembre
Denver Nuggets-Los Angeles Lakers, ore 3.00 (gara-4)
Sabato 26 settembre
Boston Celtics-Miami Heat, ore 2.30 (gara-5)
Domenica 27 settembre
Los Angeles Lakers-Denver Nugget, ore 3.00 (gara-5)
Lunedì 28 settembre
Miami Heat-Boston Celtics, ore 1.30 (eventuale gara-6)