A 3 giorni dal temine della regular season, che si concluderà ufficialmente con la tornata di partite del 16 maggio, si sta ormai delineando il quadro delle squadre qualificate ai playoff e di quelle che dovranno invece passare dal play-in tournament. Tutto definito nella sponda Est, con gli Hawks e i Knicks che hanno raggiunto Sixers, Nets, Bucks e Heat ai playoff, mentre Celtics, Hornets e Pacers disputeranno il play-in (e Washington è ad un passo dall’aggregarsi al trio). Tutto più incerto ad Ovest, invece, dove la vittoria dei Lakers sui Rockets tiene aperta la classifica: Jazz, Suns, Clippers e Nuggets sono già ai playoff, Blazers, Mavericks e Lakers cercheranno di evitare il play-in (con le prime due squadre che hanno una vittoria di vantaggio sui gialloviola).

Hawks ai playoff, Celtics al play-in

Hawks-Wizards 120-116. Il primo nuovo verdetto della notte Nba passa da Atlanta, dove gli Hawks battendo in rimonta i Wizards hanno strappato il pass per i playoff, 4 anni dopo l’ultima partecipazione. Trascinatore di serata è stato lo stesso che ha trascinato la stagione (non il solo, ma sicuramente uno dei principali artefici di questo successo), Trae Young, autore di 33 punti. Tra le fila dei Wizards, Westbrook ne fa 34 con 15 assist ma, dopo il record all time in questa statistica infranto pochi giorni fa, non va in tripla doppia. Washington resta comunque ad un passo dalla conquista del play-in, ultimo posto per la post season disponibile ad Est.

Cavaliers-Celtics 102-94. La sconfitta dei Celtics fa felice i Knicks, che grazie al ko dei biancoverdi vedono riaprirsi le porte dei playoff dopo un digiuno di ben 9 anni. Per Boston un’altra mazzata, in un finale disastroso (5 sconfitte nelle ultime 7) che ha compromesso l’accesso ai quarti di conference, almeno dal portone principale. Sebbene contrapposti ad una squadra che non aveva ormai più nulla da chiedere alla stagione, e che arrivava da 11 sconfitte consecutive, i Celtics si sono trovati in grave emergenza di organico, con il solo Tatum presente tra i titolari, e si sono dovuti arrende ai Cavaliers. La squadra di Brad Stevens disputerà il play-in.

Lakers-Rockets 124-122. Privi di Anthony Davis e LeBron James i Lakers non si arrendono al destino che li vede ad un passo dal play-in, e vincono con un canestro di Kyle Kuzma a 6” dalla fine di una partita che tiene accese le speranze di accesso diretto ai playoff. I Mavericks e i Blazers mantengono però un vantaggio di una vittoria e per evitare il mini torneo Los Angeles sarà quindi obbligata a vincere entrambe le partite restanti (contro i Pacers e i Pelicans, entrambe fuori casa) e sperare che almeno una delle due davanti commetta un passo falso.

Jazz-Trail Blazers 98-105. I Lakers spingono ma i Blazers superano anche l’esame Jazz, squadra col miglior record della lega, mantenendo il vantaggio di una partita. Utah non era certamente al meglio della condizione (pesante l’assenza di Donovan Mitchell, senza il quale la capolista ad Ovest ha un record di 8-6), ma a Portland va riconosciuto il merito di chi, con un finale di stagione di assoluto livello, sta raddrizzando una stagione che si era messa male. Quinto successo consecutivo, nono nelle ultime dieci, e ora i playoff sono vicinissimi per Lillard e compagni: con 30 punti tondi il numero 0 chiude la sua 6ª partita consecutiva sopra i 30; McCollum e Carmelo Anthony fanno il resto con 26 e 18 punti.

Mavericks-Pelicans 125-107. Situazione analoga a quella dei Blazers anche per i Mavericks, costretti a vincere per mantenere la vittoria di vantaggio sui Lakers. Missione compiuta per Dallas, che risolve la pratica senza troppa fatica affidandosi ai 33 punti (con 8 rimbalzi e 8 assist) di Luka Doncic e ai 27 punti di Tim Hardway Jr., mentre i Pelicans devono fare i conti con una sconfitta che sancisce l’eliminazione dalla corsa play-in. Scarso impiego di Nicolò Melli, che contro la sua ex squadra trascorre in campo 8′, contribuendo solo con un rimbalzo recuperato.

Nets-Spurs 128-116. Dopo 18 partite di assenza James Harden ritorna in campo dimostrando di essersi pienamente ristabilito dall’infortunio che lo aveva costretto ai box: ad attestarlo è una prestazione di assoluto livello, nella quale, ben amministrato da Steve Nash (che fa partire il giocatore dalla panchina, per gestirne l’impiego a gara in corso), mette a referto 18 punti, 11 assist e 7 rimbalzi in 26 minuti di gioco. Un segnale incoraggiante per Brooklyn, che consolida il secondo posto ad Est. Sconfitta non irrimediabile per San Antonio che, 10ª ad Ovest, resta comunque ad un passo dalla conquista del play-in, avendo 2 gare di vantaggio sui Kings con 3 partite ancora da disputare contro le già qualificate Knicks e Suns (questi ultimi da affrontare due volte in back to back il 15 e il 16 maggio).

Nba, le prossime partite in programma

Hornets-Clippers, ore 1:00
Pacers-Bucks, ore 1:00
Heat-Sixers, ore 1:30
Knicks-Spurs, ore 1:30
Hawks-Magic, ore 1:30
Bulls-Raptors, ore 2:00
Timberwolves-Nuggets, ore 2:00
Grizzlies-Kings, ore 2:00
Suns-Trail Blazers, ore 4:00