Nella notte Nba si registra il ritorno al successo dei Lakers contro i Pacers (Los Angeles arrivava da due sconfitte contro Suns e Kings) e la risposta dei Sixers al successo dei Nets contro i Celtics: nonostante l’assenza di Ben Simmons Philadelphia liquida senza troppi problemi gli Wizards, 101-127, ma si trova a fare i conti con il preoccupante stop di Joel Embiid, uscito per infortunio a metà del terzo quarto. Il candidato MVP ha riportato un problema al ginocchio che sarà valutato nelle prossime ore: le immagini del giocatore che abbandona il campo dolorante fanno temere un lungo stop.

Embiid, si teme un lungo stop

Wizards-Sixers 101-127. Una partita piuttosto lineare per quanto concerne l’aspetto sportivo, con la numero 1 ad Est che conduce senza fatica i destini del match verso un facile successo, ma le attenzioni vengono concentrate tutte sul possibile infortunio di Embiid. Il lungo di Philadelphia, che in 20 minuti di gioco aveva messo a segno 23 punti e 7 rimbalzi, è caduto male dopo una schiacciata, atterrando in torsione sul ginocchio sinistro, senza riuscire a rialzarsi. Doc Rivers non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, posticipando tutte le valutazioni ad esami avvenuti, ma la preoccupazione riguardo la possibilità di perdere il giocatore attualmente in vantaggio nella corsa all’MVP è tangibile.

Lakers-Pacers 105-100. Dopo 2 sconfitte i Lakers riassaporano la vittoria, non senza fatica, contro i Pacers: LeBron James offre una prestazione al di sotto dei propri standard (18 punti), ma l’aiuto giunge dalla panchina. Kyle Kuzma fa registrare 24 punti e 13 rimbalzi da subentrante, togliendo le castagne dal fuoco ai Lakers nell’ultimo quarto di gioco, quando Indiana perde il controllo della partita. Per i Pacers è la 5ª sconfitta nelle ultime 6 e costa il crollo in 10ª posizione ad Est. I Lakers tengono il passo di Jazz e Suns e mantengono la 3ª piazza ad Ovest, in attesa del ritorno di Anthony Davis: il recupero del giocatore prosegue, ma il suo rientro sarà gestito senza affrettare i tempi (dovrebbe stare fuori almeno fino ad aprile).

Jazz-Rockets 114-99. La squadra con il miglior record della lega (28-9) contro una che da questa stagione, ormai, non ha più nulla da chiedere. I Jazz regolano i Rockets senza forzare il ritmo, affidandosi alla consueta solidità offensiva di Mitchell (28 punti e 8 assist) e alla difesa di Gobert. Sulla sponda Houston spiccano i 27 punti di Porter Jr., inutili però ai fini di quella che per i Rockets è la 15ª sconfitta consecutiva.

Grizzlies-Nuggets 102-103. Partita tiratissima, risolta nel finale dal solito Nikola Jokic: dopo avere dominato il match con 28 punti, 15 rimbalzi e 7 assist, il serbo è protagonista della giocata difensiva decisiva, quando sull’ultimo possesso di Memphis fa buona guarda sulla penetrazione di Ja Morant, costringendolo a forzare (e sbagliare) la conclusione. Denver trova così la sua 5ª vittoria consecutiva, proseguendo nella sua opera di risalita ad Ovest, dove si è ora insediata al 5° posto superando i Blazers.

Pelicans-Cavaliers 116-82. Vittoria schiacciante per i padroni di casa, che mettono la testa avanti già nel primo quarto e non si voltano più fino al +34 finale, con i Cavaliers che crollano definitivamente nella terza frazione, terminata 24-9. Ingram ne mette 28, Williamson 23, ma è buona anche la prestazione del nostro Nicolò Melli, che in 19 minuti di gioco chiude con 8 punti, 6 rimbalzi e 3 assist. Deludono i Cavaliers, in cui gli unici guizzi giungono da Sexton, autore di 19 punti.

Bulls-Heat 90-101. La firma sul successo degli Heat è della coppia Butler-Dragic, che prendono per mano Miami nei momenti chiave della gara: costante la presenza di Butler, che contro la sua ex squadra mette a referto 28 punti e 8 assist, mentre è una fiammata la prestazione di Dragic, che realizza 20 dei suoi 25 punti nell’ultima frazione di gioco. Zach LaVine fa il possibile per tenere a galla i Bulls, ma i suoi 30 punti non sono sufficienti. Per Miami è l’8ª vittoria nelle ultime 9 e l’ascesa inesorabile degli uomini di Spoelstra ad Est prosegue: superati i Celtics ora sono in 4ª posizione.

Spurs-Magic 104-77. Gli Spurs continuano ad alimentare le proprie speranze playoff (ora sono in 7ª posizione ad Ovest): il successo ottenuto ai danni dei Magic è una vittoria corale, con 5 giocatori in doppia cifra ma nessuno sopra i 20 punti. Decisiva la prova difensiva degli uomini di Popovich, che limitano il gioco di Orlando tenendo a bada un Vucevic scalpitante (26 punti).

Nba, le prossime partite in programma

Sabato 13 marzo
Thunder-Knicks, ore 20:00

Domenica 14 marzo
Hornets-Raptors, ore 1:00
Nets-Pistons, ore 1:00
Wizards-Bucks, ore 1:00
Hawks-Kings, ore 1:30
Timberwolves-Trail Blazers, ore 2:00
Suns-Pacers, ore 4:00
Nuggets-Mavericks, ore 4:00
Thunder-Grizzlies, ore 19:00
Warriors-Jazz, ore 21:00
Sixers-Spurs, ore 23:30