I Nets rispondono ai Sixers spazzando via i Pelicans 111-139, riprendendosi così il primato in solitaria ad Est: senza James Harden, fermatosi nella gara precedente contro i Knicks, la squadra di Steve Nash sorride per il ritorno in campo dopo 23 partite di assenza di Kevin Durant, subito protagonista con 17 punti e 5/5 dal campo. Ad Ovest si conclude all’overtime la sfida tra le prime della classe Suns-Jazz: Booker e Mitchell infiammano la contesa con 35 e 41 punti e alla fine sono i Suns a spuntarla 117-113, ma Utah mantiene comunque la testa della classifica. In chiave playoff è pesantissimo il successo 101-99 dei Celtics sui Knicks, precedentemente appaiate al 7° posto ad Est. Sconfitta a sorpresa per i Mavericks, che cadono 102-93 sul campo dei Rockets: determinante il contributo del rientrante John Wall, autore di 31 punti.

I Nets riprendono la vetta

Nets-Pelicans 139-111. I Nets erano chiamati a rispondere alla vittoria dei Sixers che, nella tornata di gare precedente, avevano superato i Celtics, riagganciando la vetta in coabitazione proprio con Brooklyn: missione compiuta senza grossi patemi, con i Pelicans regolati grazie ad un’accelerazione tra il secondo e il terzo quarto. Continua l’avvicendamento dei Big Three tra le fila della squadra di Nash, che perde James Harden a causa di un indurimento del muscolo posteriore della coscia destra (problema che lo ha costretto ad abbandonare il campo dopo 4 minuti contro i Knicks e che lo terrà lontano dal parquet per 10 giorni), ma recupera Kevin Durant.

Il tecnico di Brooklyn non forza la mano e opta per l’estromissione di KD dal quintetto iniziale (per il giocatore è il secondo start dalla panchina in carriera) e la strategia paga: Durant entra in partita col giusto ritmo, senza acuti ma con grande concretezza, collezionando 17 punti e il 100% dal campo. In una serata nella quale i bianconeri mettono in rotazione 13 effettivi a spiccare sono il solito Kyrie Irving (24 punti) e LaMarcus Aldridge, ben gestito sotto il profilo del minutaggio con i suoi 23 minuti in campo e autore di 22 punti.

Nba, le altre partite ad Est

Nella Eastern Conference, oltre che sul ritorno in campo di Kevin Durant, gli occhi erano tutti puntati su Celtics-Knicks, incrocio cruciale per la definizione dei valori ad Est in chiave playoff: le squadre si presentavano alla sfida con identico record, 25-26, appaiate al 7° posto, e a trovare la zampata che stacca l’avversaria sono stati i Celtics. A decidere la partita, conclusasi 101-99 per Boston, è stata la tripla di Marcus Smart allo scadere, a cui è seguita la mancata risposta di Alec Burks. Per i biancoverdi si conferma l’ormai consueto gioco a tre tra Jayson Tatum (25 punti e 10 rimbalzi), Jaylen Brown (32 punti e 10 rimbalzi) e Marcus Smart (17 punti e 9 assist).

Perdono una posizione gli Hawks, scavalcati al 4° posto dagli Hornets, che vincono senza problemi 102-113 in casa dei Thunder: Atlanta arrivava dalla strepitosa performance al tiro contro i Pelicans (20/31 da 3, di cui 11/11 nel terzo quarto), ma contro i Grizzlies non riesce a ripetersi, cedendo agli avversari il pallino del gioco: tra le fila di Memphis il man of the match è Grayson Allen, autore di 11 punti consecutivi nel terzo quarto e 30 totali (nuovo massimo in carriera).

Nei piani bassi della classifica tornano al successo i Wizards, che regolano i Magic 116-131, interrompendo una striscia di 4 ko consecutivi. Per Washington risulta decisiva la performance dall’arco, con 19 triple a bersaglio che rappresentano il nuovo massimo stagionale. Ancora una tripla doppia, la 20° stagionale, fatta registrare da Russell Westbrook (23 punti, 14 rimbalzi e 15 assist): per il giocatore è la 166ª tripla doppia in carriera, che lo proietta in 2ª posizione all time in questa statistica, dietro al solo Oscar Robertson a 181.

Ai Suns la super sfida con i Jazz

Suns-Jazz 117-113. Ad incrociarsi erano le prime due della classe ad Ovest, entrambe vittoriose in 9 delle ultime 10 sortite, e la partita non ha disatteso le aspettative: un match tiratissimo, giocato a viso aperto da entrambe le squadre, risolto soltanto all’overtime in favore dei padroni di casa. Phoenix è partita forte, trascinata da un Devin Booker attivissimo nella metà campo offensiva (saranno 35 i punti per lui a fine gara), andando al riposo lungo sul +13.

I Jazz sono stati però in grado di risalire la china e riportarsi in partita centrando con Donovan Mitchell la tripla del pareggio a 10 secondi dalla sirena: il giocatore di Utah ha provato a prendere per mano i suoi, mettendo a referto 41 punti e 8 rimbalzi, coadiuvato da un Rudy Gobert che ha confermato il proprio enorme peso in difesa (16 punti e 18 rimbalzi). Ma Utah si è dovuta arrendere ai Suns nel momento in cui Chris Paul ha alzato il ritmo: con 16 punti (dei suoi 29 totali), segnati tra l’ultimo quarto e il supplementare, CP ha messo la propria firma sul momento più caldo del match.

Nba, le altre partite ad ovest

I Nuggets consolidano il proprio status di 4ª forza ad Ovest centrando la 7ª vittoria consecutiva nel 106-96 rifilato agli Spurs: partita mai in discussione, con Denver che concede il +2 agli avversari alla fine del primo quarto ma vince i restanti 3. Decisivo il contributo di Nikola Jokic, che si ferma ad un passo dalla 13ª tripla doppia stagionale (25 punti, 10 assist e 9 rimbalzi), e di Michael Porter Jr., in doppia doppia con 18 punti e 10 rimbalzi. Gli Spurs incassano così la 4ª sconfitta consecutiva, restando attualmente fuori dalla zona playoff: sono al 9° posto.

Sconfitta a sorpresa per i Mavericks, che cadono 102-93 a Houston contro i Rockets: il rientro di John Wall (31 punti per lui) dona nuovo spirito ai padroni di casa che regolano Doncic e compagni, decisamente sotto tono rispetto agli standard degli ultimi tempi (i Mavericks arrivavano da 5 successi consecutivi). Brutta prestazione del nostro Nicolò Melli, che parte in quintetto ma in 24 minuti sul parquet mette a registro appena 2 punti e 3 rimbalzi. Bene i Pacers, che senza Sabonis vincono sul campo dei Timberwolves 137-141. Sugli scudi TJ McConnel, che colleziona 19 punti e 15 assist in uscita dalla panchina.

Nba, le prossime partite

Venerdì 9 aprile
Raptors-Bulls, ore 1:30
Heat-Lakers, ore 1:30
Thunder-Cavaliers, ore 2:00
Mavericks-Bucks, ore 3:00
Clippers-Suns, ore 4:00
Kings-Pistons, ore 4:00
Jazz-Trail Blazers, ore 4:00