Le partite della notte in Nba segnano l’aggancio dei Nets alla vetta della Eastern Conference, a seguito del successo di Brooklyn, guidata da uno straripante James Harden (tripla doppia da 40 punti, 15 assist e 10 rimbalzi) in casa degli Indiana Pacers, 115-124 il finale, e il contemporaneo stop dei Sixers, che vedono interrompersi una serie di 6 vittorie consecutive per mano dei Bucks. Ad Ovest bene i Nuggets, vittoriosi sugli Hornets, e i Mavericks, che trovano il colpaccio battendo i Clippers 105-89, consolidando così il proprio 8° posto. Prosegue infine la striscia record di sconfitte dei Rockets, che contro i Warriors perdono la 18ª partita consecutiva, il peggior dato nella storia della franchigia.

Eastern Conference, Nets in vetta

Una tripla doppia di uno strepitoso James Harden, l’11ª stagionale (ad una sola lunghezza dal record di franchigia di Jason Kidd, 12) trascina i Nets alla vittoria 115-124 sui Pacers e all’aggancio alla vetta della Eastern Conference. Contro Indiana non ci sono 2 dei big three, con Kyrie Irving che ha raggiunto Kevin Durant in infermeria a causa di un problema all’inguine (con KD fermo dal 13 febbraio i 3 hanno giocato solo 6 partite insieme), ma basta il Barba ad aggiustare il match: dopo l’ormai solito avvio lento della squadra di Steve Nash, che va sotto 40-25 alla fine del primo quarto, Brooklyn acquisisce il consueto ritmo tambureggiante in attacco e prende il largo fino al 115-124 finale.

Sixers agganciati a 28-13, quindi, a seguito della sconfitta della truppa di Doc Rivers che si arrende all’overtime 105-109 in casa contro i Bucks: dopo essere stato limitato nella propria azione da un ottimo Ben Simmons (tripla doppia da 13 punti, 12 assist e 10 rimbalzi), Giannis Antetokounmpo risolve il match con 10 punti nel supplementare (chiudendo con 32 punti totali oltre a 15 rimbalzi e 5 assist) affossando le speranze dei Sixers, che sono partiti forte, andando al riposo lungo in vantaggio 45-31, perdendosi però col passare dei minuti nella ripresa. Tangibile il mancato apporto di Joel Embiid, che dovrà stare fermo ai box per altri 10 giorni a causa di un problema al ginocchio sinistro: la sua assenza si è fatta decisamente sentire in entrambe le fasi di gioco di Philadelphia. Per i Bucks, che consolidano il 3° posto, è la 5ª vittoria consecutiva.

Prosegue su toni opachi la stagione dei Celtics, sconfitti 117-110 dai Cavaliers, 12ª forza ad Est: per Boston è la 3ª sconfitta nelle ultime 4 sortite. Sono i soliti Tatum e Brown a cercare di spingere i biancoverdi, con 29 e 28 punti a referto, ma la squadra di Brad Stevens incappa in una serrata di buona dei Cavs, meno che modesti in stagione, che trovano in Sexton e Garland (29 e 25 punti) le proprie guide verso un successo che interrompe una serie di 4 sconfitte consecutive per Cleveland.

Tra le squadre con ambizioni playoff ad Est deludono anche Heat e Raptors: Miami viene sconfitta dai Grizzlies, 89-85, in una gara in cui entrambe le squadre mostrano di avere le polveri bagnate, con il solo Jimmy Butler sopra i 20 punti, mentre i Raptors incappano nel 6° ko in serie perdendo 116-112 per mano dei Pistons, squadra col 2° peggior record dell’intera lega, nonostante la serata magica di Norman Powell, che ne segna 43. Tra le fila di Toronto fanno ritorno in quintetto sia Siakam che VanVleet, entrambi rientranti dopo avere superato l’infezione da Covid, ma il top della condizione è comprensibilmente ancora lontano.

Western Conference, Clippers ko

Cadono i Clippers, sconfitti 105-89 dai Mavericks: il protagonista in casa Mavs è sempre lui, Luka Doncic, imprendibile sia dall’arco che in penetrazione, che affossa gli avversari con 42 punti. I Clippers confermano il proprio momento di flessione dopo il buon avvio stagionale: nelle ultime 7 partite la franchigia di Los Angeles ha portato a casa appena 2 vittorie a fronte di 5 sconfitte, mostrando più di una lacuna specie sotto il profilo difensivo. Contro Dallas si salva solo Paul George, con i suoi 28 punti, deludono tutti gli altri. Ben lontano dai suoi migliori standard Leonard, autore di 20 punti.

Successo importantissimo per i Nuggets, 129-104, sugli Hornets, una delle squadre più in forma in questo momento (Charlotte arrivava da una serie di 4 vittorie). Mvp della serata è ancora un solidissimo Nikola Jokic, meno implacabile del solito in fase offensiva con 12 punti, ma autore della 10ª tripla doppia stagionale (la 51ª in carriera) grazie a 10 rimbalzi e 10 assist. Per Jokic è anche la 36ª doppia doppia stagionale su 40 match disputati (il miglior dato dell’intera Nba).

Rockets-Warriors termina 94-108, un ko che per Houston segna il peggior record di sconfitte consecutive nella storia della franchigia. I texani ritrovano il loro centro titolare, Christian Wood, che torna in campo con 21 punti dopo un’assenza di oltre un mese e mezzo a causa di un infortunio alla caviglia, occorsogli il 4 febbraio contro Memphis (gara che ha segnato l’inizio della serie nera), ma il trend non cambia: vince Golden State con una bella prova corale sapientemente orchestrata da Draymond Green (tripla doppia da 16 punti, 12 rimbalzi e 10 assist).

A completare i risultati della notte la vittoria degli Spurs, 99-106 in casa dei Bulls (la squadra di Popovich consolida così il 7° posto ad Ovest) e la sfida tra due franchigie senza ormai grandi ambizioni nelle rispettive conference: Wizards-Kings termina 119-121.

Nba, le prossime gare in programma

Venerdì 19 marzo
Wizards-Jazz, ore 00:00
Knicks-Magic, ore 00:30
Hawks-Thunder, ore 00:30
Trail Blazers-Pelicans, ore 3:00
Suns-Timberwolves, ore 3:00
Lakers-Hornets, ore 3:30