I Miami Heat sono la prima finalista di conference della stagione. Il punto decisivo nel 4-1 con cui gli uomini di Spoelstra hanno liquidato i Milwaukee Bucks, la squadra con il miglior record nella regular season dell’intera Nba, è giunto nella notte con un netto 103-94, frutto di una splendida prova corale (6 giocatori sopra i 12 punti) e il consueto apporto da leader di Jimmy Butler. I Lakers superano Houston in gara 3, grazie alla consueta prestazione monstre dei suoi due fuoriclasse, LeBron James e Anthony Davis, e si portano in vantaggio per 2-1 nella serie.

Nelle partite di lunedì i Clippers si sono portati sul 2-1 contro i Nuggets, rimediando allo scivolone della scorsa settimana con cui Denver aveva pareggiato la serie, mentre i Boston Celtics hanno ritrovato la via della vittoria, convincente e mai in discussone (111-89), dopo la doppia sconfitta patita per mano dei Raptors: ora la serie si trova sul 3-2 per i Celtics.

A est: colpo fatale a Milwaukee, Heats in finale

Miami Heat – Milwaukee Bucks 103-94 (4-1)

Nella storia non era mai successo che una squadra ribaltasse uno 0-3 ai playoff e i Milwaukee Bucks – privi del proprio uomo di punta, Giannis Antetokounmpo, ancora fermo per l’infortunio alla caviglia destra – non si sono sottratti alla regola. La squadra con il miglior rendimento stagionale, concreta pretendente al titolo, va fuori dai giochi, eliminata da un team, i Miami Heat, che ha saputo compattarsi nel momento più duro, tirando fuori risorse da grandissima squadra.

Molti dei meriti di questa, che è una vera impresa, vanno riconosciuti a Erik Spoelstra, coach che ha saputo costruire una maglia difensiva tra le più concrete e convincenti di questa postseason. Merito dell’ottima organizzazione in difesa se Miami ha limitato una squadra che aveva il 76% di partite vinte tra quelle disputate in questa stagione. Gli altri ringraziamenti, naturalmente, vanno al condottiero e uomo simbolo della rinascita degli Heat, Jimmy Butler. Tutti aspettavano Giannis, ma la scena se l’è presa lui, con una serie condotta su standard da fuoriclasse. L’ultima meraviglia in gara 5, nella quale ha suonato la carica con una doppia doppia (17 punti e 10 rimbalzi) e l’autorità del capopopolo. Continuando su questo regime per Miami nessun obiettivo è precluso.

Boston Celtics – Toronto Raptors 111-89 (3-2)

Era una partita fondamentale: la statistica vuole che sul 2-2 chi vince gara 5 si aggiudica il passaggio del turno l’82% delle volte. L’ha vinta Boston, che ha rimesso in carreggiata l’inerzia di una serie che sembrava avere preso una piega nettissima in favore di Toronto, vincente nelle ultime 2 sortite (tra cui quella pesantissima di gara 3, nella quale aveva trionfato con una tripla sulla sirena a mezzo secondo dalla fine).

I Celtics hanno rialzato la testa, rimettendo ordine nel gioco e ripartendo dai fondamentali: difesa ed evitare forzature. Gli uomini di Brad Stevens hanno tenuto Toronto lontana dal ferro, limitando i Raptors a 35 miseri punti a metà partita (i Raptors hanno tirato con un disastroso 1/11 dal campo nelle prime battute di gioco). Il resto lo hanno fatto Jaylen Brown, autore di 27 punti e Jayson Tatum, granitico con i suoi 18 punti e 10 rimbalzi. Il match point, per raggiungere in finale di conference Miami, potrebbe arrivare già questa sera a mezzanotte e mezza.

A ovest: Harden non basta, Lakers avanti 2-1

Los Angeles Lakers – Houston Rockets 112-102 (2-1)

Houston non riesce a confermarsi sui livelli di gara 1, sopratutto a livello difensivo: in fase realizzativa è sempre ottima la prestazione offerta dai magnifici due in maglia rossa, coi 30 punti di Russel Westbrook e la tripla doppia sfiorata da un gigantesco James Harden (36 punti, 9 rimbalzi, 9 assist), ma contro due come LeBron e Davis segnare non basta, è necessario contenerli. I Rockets non ci sono riusciti – o meglio ci sono riusciti per 3 dei 4 quarti di gara – e i due giganti in maglia gialloviola hanno preso in mano le redini della partita.

Coadiuvati da un Rajon Rondo superlativo in impostazione (9 assist e 21 punti per lui) i Lakers hanno cambiato passo nell’ultima frazione di gioco. A fine partita sono 36 i punti messi a segno da LeBron e 26 quelli di Davis, autore oltretutto di 15 rimbalzi. Houston lascia il campo con la consapevolezza di avere tenuto il campo da grande squadra fino all’ultimo quarto (alla fine del terzo la gara vedeva i Lakers in vantaggio 82-80).

Los Angeles Clippers – Denver Nuggets 113-107 (2-1)

Kawhi Leonard e Paul George prendono per mano i Clippers e mettono la firma sulla vittoria del 2-1 su Denver. L’allungo decisivo giunge nella quarta frazione di gioco, quando i due uomini simbolo di Los Angeles imprimono il cambio di passo decisivo, propiziando un parziale di 14-4 che affonda le speranze dei Nuggets, ottimi fino a quel momento.

Denver aveva tenuto il campo per tutta la partita, guidata da un’altra straordinaria prestazione di Nikola Jokic, che sebbene acciaccato ha messo a referto 32 punti e 12 rimbalzi, che hanno tenuto attaccati alla partita i Nuggets. I Clippers, però, hanno due fuoriclasse: Leonard si riscatta dalla prestazione opaca offerta in gara 2 con 23 punti e 14 rimbalzi, Paul George segna 32 punti. Tanto basta alla squadra di Doc Rivers per portarsi sul 2-1.

Nba, le prossime partite

Giovedì 10 settembre
Boston Celtics (3) – Toronto Raptors (2), ore 00.30
Denver Nuggets (1) – Los Angeles Clippers (2), ore 3.00
Venerdì 11 settembre
Hoston Rockets (1) – Los Angeles Lakers (2), ore 1.00