I Lakers fanno il proprio dovere e, trascinati dai soliti LeBron James e Anthony Davis, vincono contro gli Atlanta Hawks di un ottimo Trae Young. Ora la risposta toccherà alle prime due della classe ad ovest: i Clippers affronteranno nel big match di serata i Nets, mentre i Jazz se la vedranno con i certamente più abbordabili Pistons. Ad est vincono i Bucks, che annichiliscono i Trail Blazers 134-106 e risalgono in seconda posizione, mentre perdono ancora gli Heat, stavolta contro gli Hornets: con un record di 7-13 Miami resta nei bassifondi della classifica.

Eastern Conference, Bucks a valanga

Vittoria nettissima dei Bucks, che disintegrano i Trail Blazers 134-106, chiudendo la partita già nella prima metà di gara (al riposo Milwaukee era avanti di 23 punti). Visto il controllo totale sul match coach Mike Budenholzer si permette un’ampia rotazione (14 gli effettivi impiegati) e i biancoverdi mandano in doppia cifra 6 giocatori. Ottimi Jrue Holiday e Bobby Portis, autori di 22 e 21 punti, gara onesta di Antetokounmpo, che resta comunque ben distante dai suoi massimi con 18 punti, 6 assist e 4 rimbalzi. In casa Portland è mancata la consueta leadership trascinante di Lillard, che chiude con 17 punti e 7 assist. Vana l’eccellente prestazione di Little: 30 punti.

La stagione degli Heat si conferma stregata: i titolari ora ci sono, lampi del gioco mostrato nella scorsa stagione saltuariamente ricompaiono, ma i risultati latitano. Nonostante i 25 punti di Butler e i 23 di Adebayo gli Hornets si impongono all’overtime e portano a casa un 121-129 che vale il momentaneo 8° posto. Trascinatori di serata Malik Monk (36 punti dalla panchina, proprio career-high) e Devonte Graham (24 punti). Ancora una buona prestazione per LaMelo Ball, che parte in quintetto e chiude con 14 punti e 7 assist.

D’Angelo Russell non basta, senza Towns i Timberwolves si sono persi: sconfitti anche dai Cavaliers, 100-98, restano inchiodati in ultima posizione ad ovest con un’impietoso record di 5-15. Cleveland riassapora quindi il successo dopo avere perso 4 delle ultime 5 partite e puntella il settimo posto ad est.

I Bulls si impongono 110-102 sui Knicks, con uno scatenato Lauri Markkanen che mette la propria firma sulla vittoria con 30 punti, coadiuvato da un LaVine autore di 21 punti. Chicago risale quindi in 9ª posizione, mentre New York manca il successo che l’avrebbe proiettata in piena zona playoff.

Western Conference, Lakers terzi

Tra Hawks e Lakers la gara rimane equilibrata fino al terzo quarto, quando Atlanta ripiana il vantaggio di 4 punti con cui Los Angeles era andata al riposo lungo. Nell’ultima frazione però ci pensa LeBron a risolvere i giochi, salendo in cattedra con 12 punti (dei 21 messi a segno in serata) che scavano il solco decisivo. Onore delle armi per Trae Young, anima e motore degli Hawks, che mette a referto 25 punti e 16 assist. Con questa vittoria i Lakers chiudono la serie di 7 trasferte consecutive (5-2 il parziale) e puntellano il terzo posto in attesa delle gare di Clippers e Jazz di questa notte.

I Rockets si sono ufficialmente riscoperti squadra, ricompattandosi dopo la partenza di Harden e Westbrook: il 136-106 rifilato ai Thunder rappresenta la 6ª vittoria consecutiva per Houston, che vola mandando in doppia cifra 7 giocatori, quasi a voler confermare la ritrovata unità di spogliatoio. Terminata l’era dei solisti, l’impellenza dell’attacco passa dai vari Wall, Oladipo, Wood e Gordon (top scorer di serata, quest’ultimo, con 25 punti). Le due squadre si affronteranno nuovamente in casa dei Thunder, giovedì 4 febbraio.

San Antonio trova nei Grizzlies un’avversaria compattissima, tenace, abile a non concedere riferimenti. Nel 102-133 finale Memphis chiude con ben 10 giocatori oltre i 20′ e 9 di loro in doppia cifra. Non incontenibile come in altre occasioni Ja Morant (13 punti e 8 assist), ma la prestazione del collettivo non può che fare felice coach Jenkins, che si porta in 4ª posizione dietro ai Lakers.

Ancora una sconfitta per i Mavericks, 108-109 contro i Suns, il sesto ko consecutivo per Doncic e compagni. Il fuoriclasse sloveno ha recentemente parlato del momento nero di Dallas, palesando le proprie preoccupazioni riguardo l’atteggiamento remissivo della squadra, ma la risposta non è arrivata: Phoenix cambia passo nella seconda metà di gara, con un Chris Paul che chiude ad un passo dalla tripla doppia (34 punti, 9 rimbalzi e 9 assist).

Sfida di bassa classifica quella tra Pelicans e Kings: la spunta Sacramento 109-118, staccando gli avversari in una quarta frazione dominata in tutto e per tutto (15-31 il parziale dell’ultimo quarto). MVP della partita De’Aaron Fox, magistrale con i suoi 38 punti e 12 assist.

Nba, i risultati della notte

Heat-Hornets 121-129
Hawks-Lakers 99-107
Cavaliers-Timberwolves 100-98
Bucks-Trail Blazers 134-106
Thunder-Rockets 106-136
Bulls-Knicks 110-102
Pelicans-Kings 109-118
Spurs-Grizzlies 102-133
Mavericks-Suns 108-109

Nba, le prossime gare in programma

Mercoledì 3 febbraio
Magic-Raptors, ore 1.00
Nets-Clippers, ore 1.30
Pacers-Grizzlies, ore 2.00
Wizards-Trail Blazers, ore 2.00
Warriors-Celtics, ore 4.00
Jazz-Pistons, ore 4.00